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The transcription discusses the life and achievements of Ester Martini Cuttica, a patriotic figure from Legnano who played a significant role during the Austrian domination of Lombardy. Cuttica was not only involved in the liberation of Italy from Austrian rule but also worked towards women's emancipation. She was arrested and imprisoned for her participation in a revolt, but continued her political activities after being released. Cuttica died in 1898 and a commemorative plaque was placed on the house where she lived. The plaque was later relocated to the courtyard of a new building. It is suggested that the local administration should recover and relocate the plaque to a more accessible and visible location. www.redigio.it e la storia continua Legnano, Ester Martini Cuttica, luminosa figura di patriota legnanese, ricorre quest'anno, il centenario della morte, la lapide commemorativa in suo onore. Sono passati cento anni dalla morte della legnanese Ester Martini Cuttica, patriota del risorgimento, che ebbe molta parte nelle vicende lombarde durante il drammatico periodo della dominazione austriaca. Legata da vincoli di amicizia a Mazzini e ai fratelli Cairoli e molto apprezzata dallo senso Garivaldi, che le indirizzò un attestato autografo di ammirazione, la Cuttica era una figura straordinaria di donna, non solo quale animosa cospiratrice dei morti di liberazione d'Italia dal gioco austriaco, ma anche per la sua attività a favore della emancipazione della donna, come risulta dall'epistolario e dal carteggio presentato e commentato sul numero 3 del 1936 delle Memorie di Società Arte e Storia del professor Luigi Manfredi, molto noto anche per essere stato il primo preside dell'Istituto Carlo dell'Acqua di Legnano. Ester Martini Cuttica nacque a Milano il 9 agosto del 1807. Nella sua casa di via Pontaccio si radunavano i patrioti milanesi capitanati da Piolti e Bianchi e qui si preparò lo scurtonato moto del 6 febbraio 1853 che doveva poi costare la vita e la libertà a tanti generosi lombardi. Verso la fine dello stesso anno, anche Ester Cuttica fu arrestata con l'accusa di essere stata parte attiva della preparazione della sommossa e fu internata nella fortezza di Mantua per circa 4 anni, durante i quali la polizia austriaca tentò con ogni mezzo di strapparle qualche confessione sulle organizzazioni del piano di insurrezione che era stato preparato da Eugenio Grizio e a quale dovevano partecipare 5.000 uomini che però si ridussero a pochi centinaia. Da qui il fallimento. I patrioti italiani speravano anche nella ribellione dei soldati ungheresi che l'Austria aveva arruolato di forza. Tutto ciò era stato studiato e preparato in casa della Cuttica. Ecco perché gli austriaci volevano in particolare sapere da lei i nomi dei componenti della giovane Italia che parteciparono e dovevano costituire il contingente del colpo di mano. Nemmeno il ricatto che si avesse parlato avrebbero potuto rivedere sui quattro bambini, valse a strapparle qualche informazione. Innacerono perfino di uccidere gli stessi figli. Nel 1857 fu amministriata e poteva tornare in famiglia, trasferendosi a Regnano, dove riprese l'attività politica, cooperando alla lotta contro gli austriaci. Fu sua l'idea dell'offerta di un anello da parte delle donne italiane a Giuseppe Garibaldi per finanziare le iniziative patriottiche. Esther Martini Cuttica si tenne in contatto anche con il dottor Saule Banfi, valente chirurgo, era medico condotto a Regnano e fervido patriota, già arrestato nel marzo del 1848 e poi rilasciato. Saule Banfi nel 1858 prestò la sua opera di chirurgo anche sul campo di Battaglia a Magenta, dove diresse a un reparto sanitario. I suoi figli Enea e Febo fondarono nel 1879 l'agenda tesile denominata appunto Filatura Banfi, che in seguito a vari passaggi divenne poi cotonificio di Angeli Frua. Esther Martini Cuttica, che era rimasta legata da vincoli di amicizia con la famiglia Banfi, morì a Regnano l'8 aprile del 1898 all'età di 92 anni, felice di aver potuto vedere la realizzazione del suo sogno e dell'ideale per il quale aveva tanto lottato e sofferto, un'Italia libra e unita. La rapide commemorativa in suo onore Sulla facciata della casa dove la Cuttica vise l'ultimo periodo della sua vita in corso Italia, angolo via Bertone Giussano, il 28 novembre 1909, dello stesso giorno in cui fu inaugurato il nuovo palazzo municipale, fu collocata una rapide in suo ricordo. Alla cerimonia intervenne anche il prefetto di Milano, senator Parni Scardi, numerose autorità locali e del circondario, nonché rappresentanti e compagniere oltre a un imponente concorso di popolo. Il discorso commemorativo fu tenuto dall'onorevole avvocato Innocenzio Cappa, autore anche dell'epigrafa e della rapide. Esther Martini Cuttica, nobile, ostera, eroica donna lombarda, dall'anima malzignamente italica, per quattro anni prigioniera dell'Austria, per tutta la vita innamorata di patria e libertà, qui vise e qui sofferse, qui attese, qui fu lieta, della patria redenta allo straniero. Nata in Milano nel 1807, morta in Legnano nel 1898, o donne italiane, quanta virtù! Qual esempio? Dopo la demolizione della casa, la rapide fu rimossa e poi spostata nel cortile interno del nuovo edificio dove si trova tuttora. Sarebbe osticabile che, cogliendo l'anniversario del centenario della morte di questa patriota, l'amministrazione comunale recuperasse questa targa commemorativa per ricollocarle in un luogo pubblico accessibile e visibile ai legnanesi e ai visitatori della nostra città. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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