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www.resigio.it e la storia continua In 1998 la chiesa di San Pietro, ristrutturata, è stata consacrata dal cardinale Martini nel 25° di elevazione a parrocchia. L'edificio parrocchiale del rione Canazza è ora funzionale e accogliente. www.resigio.it Edicata a San Pietro e realizzata al centro del popolose rione della Canazza, con la recente ristrutturazione, è diventata la più bella e funzionale delle chiese moderne di Regnano. Domenica 27 settembre 1998. Ha avuto luogo la consacrazione e dedicazione del rinnovato tempio. All'inizio degli anni 60 era sorta impedente la necessità di dotare il quartiere di un luogo di culto che, in vista dell'espansione urbanistica, poteva aspirare al riconoscimento di una nuova parrocchia. Il territorio faceva parte della comunità del Santissimo Redentore e richiedeva in ogni caso un centro comunitario, sociale e religioso, con funzioni aggregatrici e formative specie per la gioventù. Si pensò così di realizzare, insieme ad altre strutture, un salone polifunzionale nel quale, nei giorni festivi, si potessero celebrare le sante messe. Nel marzo del 1972 ebbero inizio i lavori del complesso su progetto degli architetti fratelli Lattis di Milano. Le opere procedette ero spedito, tanto che l'anno successivo tutto era stato compiuto e la Curia elevò a parrocchia questo centro parrocchiale con un territorio di quasi 3.000 abitanti. L'edificio, pur avendo un aspetto dignitoso come luogo di culto, aveva una sistemazione provvisoria, in attesa di poter costruire una chiesa più razionale. L'impulso decisivo della trasformazione del salone parrocchiale in un tempio vero e proprio si deve al Terzo Parroco Don Lucio Galbiati, che si assunse il compito di dar mano ad opere di ristrutturazione dell'edificio, che ormai era adattato a chiesa parrocchiale nel rione Canassa. Il progetto fu affidato all'architetto Edmondo Porta di Lattate. Nel 1997 si potrebbero realizzare i lavori e l'anno successivo, fissare al 27 settembre la data di inaugurazione e consacrare il tempio da parte del Cardinale Martini, nel venticinquesimo anniversario di costituzione della nuova parrocchia. Il primitivo salone polifunzionale è diventato l'aula principale della chiesa, mentre un'avuletta laterale, separata da vetrate e porte scorrevole di nuova realizzazione, serve da estensione per grandi avvenimenti religiosi e per le feste feriali, essendo dotata di un proprio attare in legno con elementi scultori realizzati dall'intagliatore Oreste Riva di Palazzolo Milanese. L'aula principale della chiesa, rettangolare con l'attare collocata al centro della parete più lunga, costituita da un'unica grande vetrata suddivisa in tre settori, è pensata in modo da proiettare idealmente verso il rione le celebrazioni liturgiche che si svolgono nella Casa di Dio. Anche l'abside, infatti, è esterna, realizzata con blocchi di cemento e col pavimento di verde naturale. Ma la vera originalità architettonica è costituita dalle vetrate policrome che fanno da sfondo scenografico l'attare e raccontano visivamente episodi della vita di San Pietro. A sinistra, la rete del pescatore al quale Gesù affiderà la missione di edificare la sua chiesa. Nel settore di centro, la raffigurazione del sacro e santo sepulcro aperto, l'annuncio delle ressurrezioni di Cristo fatta da Pietro nel giorno di Pentecoste. E una grande croce realizzata in struttura muraria e sormontata come pala d'attare da una maestosa icona a crocifisso, opera di un monaco di un santuario greco, a quale fa da contrapunto un'altra icona conefisata alla Madonna, quella della tenerezza, con bambino, collocata sulla parte accanto del battistero. La terza vetrata, quella di destra, rappresenta la strada romana a Ciotoli che conduce alla città degli uomini come annuncio del Vangelo. Le vetrate ideate dallo scultore Sandro Leonardi di Milano sono state realizzate artigianalmente dalla vetreria Sant'Omae di Spezzano, in provincia di Bergamo. Dello stesso artista, realizzati in pietra rosa di finale, sono anche l'originale e artistico battistero, all'alto dell'ingresso della chiesa, l'ambone e l'attare. Quest'ultimo rega scolpiti i cinque pani e i due peci del miracolo di Gesù e altre simbologie che alla tradizione biblica si ispirano ai rilievi scultori del basamento, quelli dell'ambone, raffiguranti Pietro, prigioniero, liberato dal Signore, e la catena spezzata dall'acqua che scende a cascata per purificarci dal male. La zona della mensa eucaristica è sormontata da un vasto lucernario, mentre un sistema di cellule fotoelettriche accompagna, con l'accensione e lo spegnimento di luci, gli spostamenti del celebrante, accentrando così l'attenzione dei fedeli che sono disposti in semicerchio attorno all'attare. Sulla parete di sinistra spicca una via crucis, linea, opera di un artista di Ortigrei. La facciata della chiesa, essenziale nelle sue linee moderne in mattoni rossi e blocchi di cemento sabbiato, è impreziosita da formelle con basso rilievi simbolici, simili a quelle delle catacombe paleocristiane, ed elementi marmorei in giallo oro di Vicenza, che richiamano le ville del Palladio. Artistico è il portale in Olmo, con due basso rilievi scultori raffiguranti a sinistra il Cristo, che tama Pietro alla guida della sua chiesa, e a destra la crocifissione dell'Apostolo col popolo in preghiera. L'ingresso è completato da una bustola con porta in vetro soffiato e lavorato a mano. La ristrutturazione dell'edificio, costata circa 800 milioni di lire, ha conferito alla chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro un aspetto decisamente piacevole, dotando finalmente il quartiere Canazza di una struttura religiosa, accogliente e funzionale. Questa è la chiesa di San Pietro in Legnano. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org