Details
Nothing to say, yet
Nothing to say, yet
The water of liberation disappeared from Piazza 4 Novembre last year and has now reappeared in Largo Francotosi, restored and flowing uninterrupted. The fountain is dedicated to the fallen for freedom and has a granite structure with water flowing down the sides. The front of the fountain bears the inscription of the National Liberation Committee, while the back lists the names of the fallen soldiers. The creator, Riccardo Gironi, was an art teacher and a member of the Legnano Artistic Association. He also had a brief political career. The fountain symbolizes the liberation from Nazi-Fascist oppression. www.redigio.it E la storia continua. L'acqua della liberazione era scomparsa da Piazza 4 Novembre agli inizi dello scorso anno, siamo nei giorni Renove, ora ricompare a poche decine di metri di distanza, in largo Francotosi, a ridosso nel nuovo parco, restaurata, con l'acqua ritornata a fluire ininterrotta. E' la fontana dedicata ai caduti per la libertà, una sorta di sarcofago con una piccola struttura fontana in granito di orite da anzola lucido, da cui zampire il trasparente liquido che scende ai lati, sommontata da un arco a tutto sesto, sostenuto da pilastri semplici. La pubblicazione «Parole scolpite» di Dario Rondanini e Nicola Gagliardi fornisce alcune informazioni sulla fontana, tra cui le sue dimensioni, 109x69x21 centimetri. L'autore non segnalato sul cartiere informativo, Riccardo Gironi, nato a Legnano nel 1909 e scomparso prematuramente nel 1953. La fontana arreca sulla facciata anteriore la scritta «Comitato di liberazione nazionale 25 aprile 1945-25 aprile 1946 Legnano ai suoi figli caduti per la libertà» mentre sulla facciata posteriore è inciso «Corpo volontario della libertà 101 e 182 brigate Garibaldi S.A.P., brigata Carroccio, caduti, fucilati 6, eliminati 20», in combattimento 27. La prima delle due date riguarda il giorno della liberazione, che per Legnano coincise con il momento in cui il C.E. Comitato di liberazione nazionale, uscì dalla clandestinità e Anacleto Tenconi, venne nominato sindaco. Di un anno più tardi, l'inaugurazione della fontana. L'ideatore, Riccardo Gironi, fu docente di materie artistiche, diplomato all'Accademia di Brera, fu uno dei cinque pittori della cosiddetta Scuola di Legnano e figura tra i fondatori dell'Associazione Artistica Legnanese nel 1947. All'attività artistica, Gironi affiancò, nel dopoguerra, quella politica. Arrivò a ricoprire la carica di assessore ai lavori pubblici e, per pochi giorni, fu a capo del comune, come ci dice la moglie signora Vanda e la figlia Tiziana. Di fede socialista, come il padre, Gironi emise in quella fontana, oltre alla sua sapienza disegnativa, classica di stampo moderno, il sentimento di un popolo appena uscito dall'oppressione nazifascista.