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www.readyjoe.it E la storia continua. E' una storia molto particolare, perché la conoscenza della vostra manifestazione, che non siamo noi a farla parlare, ma in questo caso la manifestazione è un modo di capire quale è stato e tutti i pensanti, tutti i personaggi che hanno fatto i suoi pensanti, i vari anni che loro hanno andato con la storia dei vostri fan. Vi lascio la parola, raccomandate e rientrati, hanno tenuto questo speranza, hanno organizzato il momento come la messa con il suo collettivo, perché è esso il loro lavoro, non fai se neanche solo per mettere a un tavolo un livello di questo tipo, i personaggi sono ragionistici, sono stati veramente bravi. Rientrati, vi lascio la parola. Benvenuti, buonasera a tutti. Cominciamo da quando è nata sicuramente il fatto della scena del Carroccio, ovvero probabilmente da da prima si spiegava la memoria della battaglia del Lenano, ma nel 1935, durante il periodo fascista, si decide di rifare anche la scena del Carroccio. Nel 1935, quando vediamo questa pagina, che era la prima pagina della copertina del regolamento, il secondo periodo storico è il primo paglio. Questo paglio non era deciso solo da stagio 3, questa è la caratteristica, ma da diverse gare, e l'attività del regolamento città, che erano state scelte per costituire una comunità nazionale, delle forze politiche di diverse epoche, infatti erano comunistiche, cittistiche, autocomunistiche, e tutti ne hanno in emessa. Ero determinato dagli ordini del paglio, che erano tre, erano il consiglio, l'assemblea e il magistrato. Ci sono dei nomi simili a quelli che ancora adesso corrono, ma la modalità di elezione e di operare era molto diversa da adesso. Perché era vero, perché lo politico lo strutturava diversamente, e tutti quello che era. Poi c'è stata un'aperta, quindi c'è stata un'interruzione per il segreterio medico, e nel 1952, con l'iniziativa della Comunità del Mese, si riprese con la scena del Carroccio. Grazie a tutti. Ecco qui vediamo il manifesto ufficiale della ripresa, quindi anche dopo il fermo per il segreterio medico, nel 1952 si riprese sempre con l'organizzazione di tante gare, incontri dove si parla di paglio, spettacoli teatrali, e infine il Carrozzello Storico, che vedete sicuramente ha una grande importanza. Sopra questo manifesto, come vedete, ci sono due messaggi, uno del sindaco Gianora Centoni, che governa nell'emergenza. Grazie. Allora, cita il messaggio. Il Carrozzello Storico rievoca e legnalmente commemora un fatto etico, che onoreva un bar di tutti e di cui legnano il teatro nel 1976. La nostra città non vuole più affinistrarsi al dovere della storica rievocazione. Quindi un messaggio molto peggio, diciamo con i suoni giustamente istituzionali, che il sindaco Gianora cedeva al sindaco di Legnano. Ora vi faccio una donata, che vi leggerai brevemente il messaggio, dell'allora presidente della Comunità Legnanese, Diego Radini. Ecco dunque, il messaggio recitava così. La Sagra del Carrozzo, originata dalla famiglia legnanese, corrisponde alla naturale tendenza del popolo di rioni legnanesi ad accoltarsi in gara d'aspetto alla Maestà del Carrozzo. Essa costituisce veramente un singolo fraterno per il nostro popolo lavorioso. Ecco, questo è un messaggio veramente che contiene molto legnano e nell'ultimo senso devo dire che è un po' lo spirito reale di Legnano. A questo punto ne faccio la mia donata. Divideteci un po' i compiti. Anche i compiti del 1952, gli organi 20 e gli organizzatori 53 e siamo denominati il consiglio, il comitato tecnico e il comitato finanziario. Esisteva poi un collegio dei magistrati che era il 3° ed il 2° del Consiglio. Diciamo che ci sarebbe la vicenza di poter approfondire questi momenti, però c'è veramente una strata interminabile. Ci accontentiamo di aver fatto questi scendi per arrivare ai giorni nostri. Giorni nostri in cui, ripassiamo ancora te. Dunque, facciamo un piccolo passo indietro. I rappresentanti dell'Inte, che appena c'è stato l'Inta, erano la costituita dei magistrati, il sindaco in carica, il supremo magistrato, il presidente della paniglianese e il grammaire come collegio dei capitani. Quali sono stati i loro compiti? I loro compiti sicuramente se lo possono raccontare questa sera i nostri compiti, in quali faremo alcune domande. Vediamo di cominciare. Allora, la prima domanda è per il dottor Cosentino, che è il sindaco che ha recuperato questa carica più in là nel tempo. A lei, dottore, ci diamo sempre presente ovviamente. No, no, intendevo dire le avvocate, scusate. E quale è il suo spirito? Avete visto comunque tutti, diciamo, la spiegazione sulla locatina e lo spirito è questo, pensavo fosse chiaro, non volevo assolutamente essere sconceso. A lei, dottore, chiedo, quanto pesava allora il suo mancello? Il mancello di per sé è stato il primo problema che ho avuto, perché i sindaci che mi avevano preceduto avevano una statunità inferiore alla mia, per cui alla prima uscita non ho uscito con un mancello che arrivava un minuto dopo. Per cui poi la cosa fu recuperata nelle manifestazioni successive perché c'era un mancello più lungo per me. Fatto che io mi dividici, ci fu un comitato prefezionario che arrivò, il quale non era molto alto, e un povero copiere, così non c'è pure che ero io, del comune, mi dì che addosso il mancello mio, che mi arrivava al piede. Il mio rapporto con il mancello è stato generalmente sulla misura del mancello. Sul peso del mancello devo semplicemente dire due cose che sono state un po' quelle che hanno ispirato la mia azione nei confronti del fatto. Io sono stato il primo sindaco novenianese, per cui quando ci sono incendiato la parte dell'ambiente del palio, vedevo pochettini di curiosità questo che faranno. Dopo il che ho trovato un pieno accordo, una piena collaborazione, che per me sono state uno stimolo enorme a cercare di fare meglio di tutti i miei predecessori. Ce l'ho messa tutta, sono stato fortunato perché ho avuto dei contratti, delle particolazioni, e sono riuscito a realizzare quello che avevo in mente, cioè io vedevo che in Legnano c'era una grossa partecipazione al palio da parte di tutti quelli che vivevano la vita di contrario. Mentre c'erano degli atteggiamenti un po' modifici, indifferenti da parte di buona parte della popolazione, allora l'idea mia era quella di coinvolgere i non interessati al palio con manifestazioni nello stesso periodo del palio, in maniera che la città di Legnano complessivamente vivesse in palio con una festa che durasse tutto il mese di marzo. Io ho dei ricordi bellissimi, i cori che eravamo riusciti a posare, che riempirono le chiese, che riempirono i teatri, che riempirono la serata finale tutta a Piazza San Magno, e finirono dai giapponesi ai florelli che c'erano a cantare nel Carbonella, e fu una grossa, per me, soddisfazione. Quali sono state le innovazioni dall'epoca in ambito palio? Allora, l'ho accennato prima, cioè effettivamente l'idea mia era quella di creare attorno al palio il maggio legnanese. Allora, come fu possibile questa cosa? Fu possibile con una cosa abbastanza banale, siccome poi dietro tutte le iniziative sono determinate dalle disponibilità finanziarie. Allora, il palio, negli anni precedenti alla gestione mia, aveva due contributi, uno che erano gli ingressi al campo la giornata del palio e un contributo dalla banca di legnano che era consistente ma non eccessivo. Io ero di la fortuna di fare la prima mossa e di ottenere da Magali, proprietore, le banche allora non riscaldavano le condizioni in cui sono adesso, un finanziamento costituto. La banca di legnano sapeva che questa cosa non fece, ma non voleva perdere il suo peso, per cui alzò anche lei il suo finanziamento. Questo che cosa portò? Portò alla disponibilità e alla possibilità di fare le cose che sono state fatte in due mani. Io ricordo che vennero da me Paolo Alli con altri due rappresentanti del coro di Binate e vennero a chiedere il contributo che venivano dato negli anni precedenti. E questo contributo serviva per le riunioni che loro facevano con i responsabili, i grandi cori dei paesi europei e esteroeuropei a Legnano, ma era un contributo minimo. Quando io gli dici, ma si dice di fare l'incontro con i responsabili dei cuori, portate qui tutti i cuori, e loro mi guardavano e mi chiedevano se erano massima, e io gli dicevo no, vi dico questo perché la disponibilità che ho è questa. E mi dice questa cosa perché furono bravissimi, perché realmente portavano i migliori otto cuori che potevano esistere sia in Europa che nel paese esteroeuropeo. Però io so che erano diversi che avevo preso, per cui insieme a questa cosa qui riuscì a fare una mostra di scultura nell'area della Cantoni, molto bella. Poi a un certo momento, allora c'erano due personaggi, uno che è il più presente che è abbastanza incastrato, e un altro è Nanni Maggiori che era un dipendente del monumento. I quali, presi dall'entusiasmo, che avevano tanti soldi, non c'è preso di distacciare quattro compagni, che ne avevano stessi tutti prima del padre, perché stavano provando un altro giro per cercare di mangiarci l'acqua d'aerico. Ma tutto questo, secondo me, portò a un complessivo mese di maggio fello di certe iniziative con grossa partecipazione. Allora, io ricordo che allora c'era il dipendente della difesa, che era conosciuto da... Adesso vi chiedo di rimuovere il film. No, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, No, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, Allora, a diferenza de adesso, che i canali della RAI sono tutti volentativi, allora c'era la spartizione tra i vari partiti, ma la RAI 2 era gestita, diciamo cosi, da personaggi che erano nominati da sua comunità. Io ero molto amico del sindaco di Milano, che allora era diventato ministro delle cose dello Stato, e andai a Roma con lui a la RAI, direttore di RAI 2, non mi fece nemmeno parlare, e dice d'accordo che mandiamo tutto e basta. Allora la cosa che mi colpì fu un commento che fece il legittimato, che io non so se voi lo ricordate, però la prefessione andò a RAI 2, fino alla sera quando c'era il periodo giornale, non potetelo far vedere la finale, che era l'isola prima della domenica sportiva che c'era dopo, no? E il legittimo ministro diceva, non solo soddisfattissimo, perché nelle inquadrature che ho voluto fare dovevo inquadrare sempre il campo, perché non potevo alzare le inquadrature, perché il contorno non era particolarmente attraente, no? Per cui penso che il verde del campo è un pochettino assuffato, però contemporaneamente alla RAI, e gli ho dito di cercarle in comune perché era fatta veramente bene, lei invece ci mandò una truppe di discorusce per fare un documentario sul palio, e era felice, e sicuramente se lo recuperate per mandare le immagini del palio, sono veramente felice. Grazie. Mi sto guardando perché ho detto a te, Luca. Allora, vincio Conti, che è stato sindaco dal 96 al 2007, giusto? E racconto come tu le domande le fai a te stessa, ok? Va bene, però voglio conoscere un po' di esperienza e come hai portato fino a oggi. A me il mantello andava bene quando sono arrivato, non ho avuto i suoi problemi. No, il senso del mantello, il mantello non pesa, sono altre le cose che pesano quando si fa sindaco. Forse l'unico successo che ho avuto io è che fa dieci anni non studii per avvicinare, e quindi la sera finita la borsa, io che sono un mangione, non mangiavo, quindi portando dieci anni a non mangiare, la sera finita la borsa. Questo è stato il più grosso testo, quel mantello, no? A parte gli scherzi. Per me è stato un onore fare il supremo magistrato e soprattutto è stato un divertimento. Io mi sono appassionato e mi sono divertito a fare il supremo magistrato, tranne in certe piccole cose che poi vi dirò. Mi sono divertito perché mi piace, purtroppo la moglie che ha fatto la cartellana. Non è per me, purtroppo, perché lei fa la cartellana come ti fa più vecchina, qui nella parte la cartellana, e qui avendo la moglie che ha fatto la cartellana avevo tutto un retro scena, un retro idea difficile da sentire. In ogni caso, come ho detto, mi sono appassionato perché mi piace ricontrare le cose, e mi piace fare le cose, e le cose penso che si siano utili a farne tante. Ho trovato la strada già preparata, perché come ho detto prima Mauro, in maggio dei miei anni che era anche stato lui, quindi tutto il maggio pieno di manifestazioni che annunciassero poi il baglio, la giornata del baglio, era una cosa che ho fatta. Quello che io mi ero messo in testa era, sento proprio da quello che ha detto prima lui, cioè, modo di ricontrare una parte della città che non partecipa. E quindi quello che io ho voluto fare, il ruolo che ho voluto dare, è stata quella di cercare di partecipare il più velocemente possibile. Questa qui è una corda in cui vado con il ruolo di avventuratore della città. Questa è una corda che tiene al maestro d'allora, al maestro di allora e a tutti gli uffici del comune. L'abbiamo messo in testa anche quando è stata trattata di difficile, però è riuscita tantissima, tantissima gente. Quella è stata la mia più grande soddisfazione. Ci sono stati anche dei momenti di tensione, ma i momenti di tensione che ci sono sempre quando si collabora, sono lui e il fatto che io, molto cesso, mi trovavo di fronte a un'antica e consolidata tradizione. Cioè, bisogna, anche in questo tipo di manifestazione, sapere rinnovare e fare qualcosa di nuovo. Perché questa manifestazione, come si dice sempre, è rivolta alla gente, è rivolta alla città, e quindi bisogna portare cose nuove, come è stata trattata di cose nuove, alla testa del castello. E quindi, molte volte, il peso del mantello è stato dover gestire la difesa di certi o di certi che io probabilmente non riuscivo a capire. Questo è il fesino, diciamo, il fesino del mantello. Poi, per quanto riguarda le altre cose fatte, le altre cose che mi ricordo, che sono passate tanto tempo, ricordo innanzitutto l'inaugurazione del castello con la sede ricollegata alle canelle portate. Perché ormai, detto tu, questa sede definitiva si sta aggiornando. Esatto. Quindi, mi hanno anche segnato per questo. E quindi, mi sembrava che niente come il castello potesse essere una sede degna dell'organo principale del barrio. Perché è vero che sono i magistrati del barrio, c'è il supremo magistrato, ma poi quelli profassionati, quelli che pensano in paghietto, sono evidentemente quelli dei magistrati dei quartieri. Quindi è sembrato giusto prendere questa iniziativa. L'altra cosa che mi ricordo di quei dieci anni è stato il Columbus Day, cioè la partecipazione del mondo del barrio al Columbus Day. Quindi trasferta questo grande contatto che avevamo con la regione Lombardia a quel tempo, che erano molto buoni, quindi trasferta di tutto il mondo del barrio, quindi delle contrarie, al Columbus Day, in rappresentanza di legnano e di Italia, del nostro paese. Quindi anche questa è stata una cosa incredibile, che ha avuto un grandissimo successo. Se lo ricordano? Che ha avuto un grandissimo successo, quindi... Non ricordo mai che c'è stata una struttura che incognò i magistrati del barrio. Si, si, lo ricordo. E' un'altra cosa... Un'altra cosa per cui il pesino è che io, magari sbagliando, ero orientato sui costumi. Cioè a me, più che la corsa, piaceva la spinata. Che è la cosa con cui tenevo e sulla quale abbiamo lavorato per rendere più interessante proprio per la gente che vive il barrio, quindi dare attenzione alla spinata e ai nostri costumi che sono meravigliosi, sono bellissimi. Finito. Grazie mille. Voglio rispondere alle domande per le quali sopprema un magistrato che non ha ancora non ha ancora indossato il mantello, ma che purtroppo è in viaggio da Roma per una occasione molto importante, quindi, non so, vabbè le faccio a sé le domande. Non so che ne pensi ora, non so. Mi vestirei parecchie patiche. No, vabbè, speriamo di riuscire comunque... Qual è il peso del mantello per un magistrato oggi? Oggi, ripeto, al suo oro? Ma non lo so, allora, probabilmente è un po' grosso, è un po' lungo. Dal nostro argomento, io penso che i problemi siano forti per i magistrati. Cioè, il barrio, il giorno del barrio, secondo me, ha raggiunto il suo massimo, perché noi, per adesso, abbiamo questo taglio che contiene quel numero di persone e così per adesso. Speriamo. Poi... Non sto parlando... Qui parla l'assessore del suo incontro a parlare con il magistrato. Allora, speriamo. La filata, secondo me, tutte le cose stanno migliorando, secondo me, la filata, la filata per le vite della città. E la gente viene. Quindi, il problema è ampliare le manifestazioni, ampliare le cose interessanti il 10 di maggio e il 10 di giugno. Quindi, secondo me, adesso, oltre che sull'altro programma ci parla lui, io non ne parlo, parla lui, lo scelgo, lo scelgo, lo scelgo... Secondo me, le problematiche che ci sono, non sono le mie, sono quelle di portare il più di gente possibile. E per portare il più di gente possibile bisogna dare una, scusate il verbo, questa parola, ma la dico di fianco, perché per me non è così, però, un prodotto di qualità. E quindi, anche il paglio deve essere un prodotto di qualità. Se vogliamo essere fine è quello di importarlo. Allora, segnalo alla città. Parti, scala politica. Io dico che noi abbiamo la gente che è in capacità del mondo del paglio. Dobbiamo lavorare su quello perché solo in questa maniera, perché quelle altre due cose in questo momento ci mancano, possiamo portare un valore aggiunto a questa manifestazione. Grazie. Noi abbiamo preparato altre due domande, perché io vorrei portarvi sui diversi programma esto. Quindi no, ma con un altro senso. Allora, la manifestazione del paggio è interessa nel contesto della nostra società. Secondo te cos'è cambiato dalla società di oggi per quella dei tempi dei predecessori? E soprattutto, quali sono le innovazioni che intende portare? Facciamo qui per tutti. Allora, faccio un'altra considerazione. Magari è sbagliata, io qui vedo tanta gente che conosco, vedo tanta gente di paglio, non vedo tanti giovani. Guardando la tragedia, io non vedo tanti giovani. E questo è un peccato, è sbagliato. Non sbagliano solo i giovani, ma probabilmente sbagliamo anche noi, tutti quanti, assieme, perché probabilmente non siamo in grado di attirare tutti i giovani. Perché non siamo in grado di attirare tutti i giovani? Perché non siamo in grado di attirare tutti i giovani? Un po', e vi lascio la domanda, secondo me, perché i tempi sono cambiati. Una volta i giovani avevano altri strumenti, adesso hanno strumenti diversi, che non c'erano una volta, avevano un'altra prospettiva di lavoro, una volta, avevano un diverso lavoro di svilupparsi, secondo me. E, non lo so quali significano, avevano anche fra virgolette un diverso carattere, una diversa voglia di fare. Magari non è così. Ecco. Dall'altra parte ci siamo noi, e l'ho detto prima, il prodotto deve essere di qualità, ma bisogna portare anche delle cose nuove. Perché i giovani, quando vedono una cosa nuova, poi animano anche loro. E io direi che questa è una cosa che il mondo del baglio, tutti assieme, cioè l'amministrazione comunale, il collegio, l'incontrare, è una cosa che devono fare se vogliamo avere un futuro. Perché io sono una di picco, e a me piace incontrare picco ma bene, ma vorrei avere picco 2, la mia testa, un altro picco, un altro dei un altro dei drama erzi che si sono seduti con la stessa passione, con la stessa voglia di fare, e c'è c'è che con la stessa capacità di portare avanti determinate idee, determinate cose, con, anche se la parola non è corretta, però mi viene così, con disinteresse, per l'amor di Dio, nel senso che lo faccio perché ho la passione, non lo faccio perché voglio fare il colonnello o il campo, lo faccio per quello, con la gente che la patisce, se uno fa una cosa perché ci crede e perché è appassionato, può la fare perché gli piace, magari cercherò di mettere il mantello, mettere il mantello, però la gente non lo so, patisce, ed è molto importante questa cosa qua, perché la gente se la fa in quella maniera, si segue, se la fa in quell'altra, non si segue, e poi vengono poi i mantelli e tutte queste cose qui, non ci devono essere, che non si devono essere. Quindi, questo per quanto riguarda la domanda sui geniti, per quanto riguarda che cosa vogliamo fare, vogliamo implementare quelle che sono, vogliamo implementare quelle che sono le iniziative, le iniziative del maggio, perché, come ho detto, l'ultima domenica di maggio deve essere il più la fine, ma ci deve essere tanto, tanto, ma tanto, tanto altro prima, come ha indicato Mauro quando ha fatto il cinque. Tra le iniziative di qualità, che poi non ce lo nascondiamo, cioè, non ci abbiamo un posto degno dove fare la corsa, perché la corsa è un po' fatta, e se lo scadiamo, non la facciamo. Allora, non abbiamo un posto degno, io adesso non parlo come sindaco, mi dico quello che penso io, questo è un mio pensiero, che è contrario a quello che penso, allora mi dico. Allora, ma non ho un posto degno, sono sindaco. Allora, l'idea di fare, di dare una location diversa alla corsa, è una bell'idea, è un'idea interessante, soprattutto un'idea nuova, e quindi da questo punto di vista io concordo con il mio germano, se non rivedete i corsi all'Italia, però, è una bella idea un'idea nuova. Quello che penso io, però, è che è sempre una cosa positiva, cioè, fare la corsa all'ortale, con il castello positivo, che parte è bella, ma a me piacerebbe che l'abbiano postata a Castello, se no, la faccio da qualsiasi altra parte della città che devono fare così. La cosa che noi vogliamo fare, una cosa che sia veramente, secondo me, giusta, per porgere la giornata dell'ultimo domenico animale, è che la pista io, la pista positiva la farei in qualunque parte della città. Questa è una cosa che mi piacerebbe è un'idea mia persona, una idea del pubblico, che è una cosa che mi piacerebbe fare. ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... 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