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Transcription

The transcription is about the history of the Lombardi knives and the decay of a castle. The castle was purchased by Carlo Cornaggia in 1880 and partially restored, but later had to adapt to being a farm. Over time, the castle lost its former grandeur and underwent various changes. The castle is now recognized as a monument of historical and artistic interest. It was purchased by the municipality in 1973, renovated in 2005, and reopened to the public. There is no trace of the ancient castle of the Colta family in the city. www.redigio.it e la storia continua I costelli Lombardi, Regnano Il castello. Inizia così il periodo della definitiva decadenza del castello. Le contese tra i pretendenti non creano certo le migliori condizioni per una buona conservazione. Tuttavia nel 1880 sembrò che, per le vecchie mura cadenti, fosse venuta la possibilità di risollevarsi. Il nobile Carlo Cornaggia, acquistando questa proprietà, si era infatti dato cura di ripristinare in parte il castello per fare una sua dimora. Ma al principio del Novecento, mutati i gusti e le esigenze, quella che fu una dimora feudale dovette adattarsi all'uso di fattoria. Il tempo ha pensato a cancellare gli ultimi avanzi del fasto antico. Quegli affreschi, che amano appena coelane e cortile, lasciano ancora indovinare fantasia a Greschi, vanno totalmente scomparendo. I bisogni della vita colonica hanno consigliato la chiusura delle antiche finestre a tutto sesto, sostituite con altre più semplici. I saloni sono stati divisi da tre mezze per ricavarne, per un certo periodo, modeste abitazioni. Il quattrocentesco torione d'ingresso reca nel centro una tavoletta a marmorea con scolpita l'arme dei lampugnani. Vi si notano le lunghe feritoie entro le quali scorrevano le catene che azionavano il ponte di elevatoio. Le sue sei torri cilindriche, meno una, sono poste agli angoli della fronte principale, a metà dei lati maggiori, sud e nord, e degli angoli sulla fronte posteriore. Queste ultime due furono poi distrutte e ne restarono quattro, che tuttora si conservano. L'esterno è circondato da un fossato, ora asciutto. Il cortile presenta segni evidenti di mutilazioni e di trasformazione, avvenuti in tempi successive operate dei lampugnani. Nel cortile si conserva un modesto oratorio dedicato a San Giorgio. Le merlature scomparse o rovinate mostrano brevi tratti scoperti dei cammini di ronda. Nei due corpi di fabbrica, l'epoca di scontea, nell'ala destinata a residenza, a seguito di un restauro, sono venute alla luce frammenti di decorazioni, a disegno geometrico, assegnabili alla seconda metà del 200. Il castello è stato riconosciuto monumento di interesse storico e artistico. Nel 1973 è stato acquistato dal comune e, dopo decenni di degrado e incuria, è stato ristrutturato nel 2005 e riaperto al pubblico. Dell'antico castello dei Colta, di cui si è detto, non vi è traccia in città. Si ritiene che non sorgesse nel luogo dove i visconti eressero la costruzione attuale. www.redigio.it

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