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www.predijo.it e la storia continua Il Barbisbul Furmentum Quando il grano turco da maturo vagabondavamo nelle campagne con un sacchetto di tela bianca che riempivamo da Barbisbul Furmentum e verso la fine di settembre, soprattutto se il tempo era asciutto e caldo, i Barbis acciapevano un colore tra il negar e il maroon skir, colore ideale, tabac della prima qualità. Le prime fumate le consumavamo, che gusto, accovacciati tra i filari delle piante giacima, cioè senza rinfloriscenza terminale, e senza i frascash seccati e dati in passo le bestie. Skod, la vede vincere la sete, ha pagato il desiderio impellente, si fumava poi con comodo un po' dappertutto, lontano però dagli occhi sempre vigili dei nostri genitori, che avendo fatto prima di noi le stesse marachelle, ci aspettavano al barco. I Barbisbul Furmentum e i Vinicigaret e i Tuscani. Sul tronco delle viti si formavano le scorze, che a quel tempo si sollevavano a metà, per cui era facile scrustare. Si riducevano sottili più che fiammifili della stessa lunghezza. Bruciando davano colore profumato, intenso e particolare, che ci mandava in estasi. Tanti di noi raccoglievamo i Cic e i Muc e fumavamo come grandi. Con la mancia della festa non era certo possibile andare una volta alla settimana al cinema e comprarsi anche una sola sigaretta. Il tabaccaio le vendeva anche sciolte, due o tre alla volta. Si cercava di capire se le compravamo per noi o per i nostri parenti. Orra o, poveri piccoli, orchie, poveri figlioli. A Gennodas fui a Iverdi, non ne avevamo da farci fare. Vita strascia, a pensarci adesso. Ma allora, forse merito del tempo? La vita era davvero meravigliosa, anche per merito di Barbista il formentone, di Cic e i Muc. Porra fit, poveri pettopolini, diceva mia madre, a chi ha avuto proprio una cosa da bere nella vita. Ci ho pensato a lungo, ma solo ora, a capitaretto finito, mi viene in mente di come erano chiamate le sigarette che, alla pari col tabacco olandese per le pipe, erano le più fini, le più bionde, le più leggere, le più odorose sigarette in commercio. Non in parchetto, ma confezionate in una scatola di cartone, le Serraio. Erano le più care di tutte, e troppo leggero, sigarette da signorino. Un buon pari cadà, era solo una scusa, come l'uova gerba della volpe, erano irraggiungibili dal nostro borsellino che piangeva sempre miseria. reddito.it e la storia continua

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