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The podcast series discusses the evolution of the Giardelli orphanage in response to changing social and cultural contexts. In the 1970s, the orphanage underwent a complete revision to adapt to the new social landscape and implement a new pedagogical approach. The name was changed to Casa Giardelli, emphasizing its role as an educational facility for minors. The organization emphasized collaboration with other entities and personalized education for each child. In the 1980s and 1990s, the management became more complex, leading to the proposal of transforming the organization into a family-style educational unit. Eventually, the building was repurposed as a kindergarten in 1994. The Caterina Monti-Roveda nursery school was established in 1979, offering activities for the physical, psychological, and relational development of children. The school has maintained a steady number of students and offers various activities, including sports, painting, and sewing. The school also promotes Chr Ed ora, una serie di podcast sull'orfanotrofio Giardelli, il sogno realizzato da un generoso parroco. Parte quinta. Evoluzione dell'orfanotrofio in un contesto socio-culturale mutato. Negli anni settanta si ravvisò la necessità di una completa revisione dello statuto per adeguare il servizio al mutato panorama sociale-culturale e mettere in atto una nuova linea pedagogica. La denominazione orfanotrofio civico Monsignor Giardelli venne commutata in Casa Giardelli per l'accoglimento educativo dei minori. La parrocchia mantenne la responsabilità della gestione, ma sottolineando che si trattava di un servizio sociale offerto alla città di Regnano e ai centri di Mitrofi. Nel nuovo statuto, approvato in data 9 aprile 1976, venne posto l'accento sulla necessità di una stretta collaborazione con gli enti e tutte le forze sociali che potessero portare a un valido contributo. Venne impostata un'azione educativa personalizzata che tenesse presenti le esigenze specifiche dei singoli ragazzi e delle loro famiglie e venne favorito un costante rapporto con la realtà esterna. Da dove possibile si privilegiò il semiconvitto. Dall'inizio degli anni Ottanta ai ragazzi frequentanti la scuola media venne affiancata un insegnante di supporto per assicurare un migliore apprendimento. Negli anni Ottanta e Novanta la gestione della casa risultò sempre più complessa e problematica. Cambiavano le richieste delle famiglie e le esigenze degli utenti. Si rendeva necessaria una radicale trasformazione dell'organizzazione e si proponeva la costituzione di una unità educativa sul modello di una casa-famiglia. Nel mese di settembre del 1994 il Presidente Monsignor Adriano Caprioli, in pieno accordo con la direzione, preso atto delle difficoltà sia economiche che organizzative, si vise costretto a propendere per un altro utilizzo dello stabile, sempre con funzione educativa, e diventerà la sede della scuola materna Monti-Roveda. Parte sesta. La chiusura e la nuova destinazione sempre con funzione educativa. La scuola materna Caterina Monti-Roveda era stata istituita dalla parrocchia di San Magno nel 1979. Si legge nel Giornale Luce del 23 settembre 1979. Lunedì 17. Il nuovo asilo di San Magno, intitolato a memoria di Monti-Roveda, ha aperto i patenti ospitando 16 pulcini. L'impatto con la nuova scuola materna è stato dolce. La scuola, infatti, si presenta molto bene e dispone di ampi spazi all'aperto per giocare. La scuola materna, inizialmente sita nell'edificio della vecchia Canonica, a seguito del notevole incremento delle escursioni, necessita di una sede più spaziosa. Inoltre emerge, da parte delle famiglie, la richiesta di attività che favoriscono lo sviluppo psico-fisico e relazionale dei bambini. La Casa Girodelli, opportunamente adeguata alle necessità degli ospiti più piccoli, si presta a una migliore organizzazione dell'attività. E con decreto del 28 febbraio 2001, è riconosciuta paritaria ed è presieduta dal parco, ma diretta e gestita da personale laico. Attualmente, nonostante il decremento demografico, spiega la direttrice dottoressa Claudia Caldarozzi, conserva quasi inalterato il numero dei piccoli utenti. È l'unica scuola in città ad aver optato per la formazione di sezioni omogenee ritenute più efficaci per l'organizzazione delle numerose attività proposte, i corsi di lingua inglese, i giochi ed elementari percorsi di apprendimento. E per soddisfare le molteplici richieste dei genitori, vengono organizzate attività laboratoriali pomerigliane, atte a sviluppare tanto la sfera motoria quanto quella espressiva. I bambini possono scegliere tra le attività sportive, la pittura oppure il taglio e il cucito. Il richiamo ai valori cristiani e civili, che l'aveva dettato l'idea di Monsignor Gerardelli di realizzare l'olfanotrofio, animano ovviamente anche la scuola materna parrucchiare. L'attenzione ai bisogni dei piccoli si esprime nello stile dell'accoglienza, ma anche nell' accompagnamento delle giovani famiglie. Nella programmazione assumono una particolare importanza i passaggi forti dell'anno liturgico, avvento e Natale, Pasqua, Rosario nel mese Mariano, che diventano anche momenti di incontro con le famiglie e tra le famiglie e di incontro con il parrucco. Non viene poi trascurato il legame della scuola con la città. Si concordano con i genitori, che diventano loro stessi promotori di iniziative educative, di argomenti di approfondimento, che possono portare i piccoli a incontrare particolari e significative realtà cittadine. Vede il pagio, la famiglia indianese, la carita e conoscere anche le situazioni di difficoltà. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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