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Antiche provinciali: Binago - Busto Arsizio - S.P.2 - Stra pidica - 5,48 -

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www.redigio.it e la storia continua Antiche strade provinciali La Vinago Bustarsizio La SP2 La Strapidica La strada provinciale che dal confine con la provincia di Como in prossimità di Vinago conduce a Bustarsizio attraverso gli abitati di Venegono Superiore Venegono Inferiore Tradate, Lonate Cepino, Cairate Fagnano Lona, Sobbiato Lone, Oggiate Lono ricalca probabilmente il tracciato di antichi sentieri che utilizzati fino a tutto il XVIII secolo furono trascurati e quasi abbandonati nella prima metà del XIX in particolare si tratta di strada che attraversa il territorio di Venegono Superiore che qui prende il nome tuttora utilizzato di Via Milanese e figura in un elenco delle strade comunali secondarie datate a 1833 la cui risulta che la strada era stata abbandonata da moltissimi anni e non serviva che allo scarico dei fondi considerato inutile ogni spesa per il suo riattamento e la successiva manutenzione e venne declassificata a semplice strada campestre le comunicazioni col vicino paese Venegono Inferiore erano comunque assicurate da un'antica strada che attraversava i principali nuclei abitati con Giugeddo, Vedano e Olona contraddate d'accanto suo anche il comune di Venegono Inferiore in cui proseguiva la via milanese ne trascurava da tempo la manutenzione al punto che la strada era divenuta impraticabile persino per i carretti che necessitavano di un comodo passaggio di una larghezza minima di tre metri e mezzo la strada quindi venne utilizzata solo dai viandanti che la percorrevano a piedi e come tale fu definita pedestre negli antichi documenti e pidica nel linguaggio corrente dai tempi termini ancora oggi in uso l'interesse a questa strada si risvegliò quindi decenni più tardi dopo l'unità d'Italia quando riprese ad essere utilizzata per lo scarico delle campagne e per il trasporto dei generi di prima necessità da una frazione all'altra tuttavia nella via di comunicazione più diretta con la postale per Milano l'attuale strada varesina sulla spinta delle richieste della popolazione che non aveva mai smesso di utilizzarla venne adeguatamente allargata tornando così ad essere carreggiabile conservando il nome affiliato in quegli anni di disuso. Le caratteristiche riscontrate lungo questa strada sono per certi versi sovrapponibili a quelle del restante tracciato fino a Bustarsizio ciascun paese attraversato a seconda dell'importanza che quella tratta rivestiva nell'ambito della viabilità interna e ne curò la manutenzione o la trascurò del tutto. Dalle mappe dell'epoca si rileva infatti che il percorso dell'attuale strada provinciale presentava dei tratti di calibro talmente ridotto da essere percorribili solo a piedi. Con l'appellativo di Pidica si è dunque voluto sottolineare una caratteristica storica sebbene nel corso di questo secolo la strada sia andata via via assumendo quell'importanza che le ha fatto meritare la classificazione di provinciale. Le alterne vicende della stra Pidica seguirono probabilmente quel confuso processo che nella prima metà dell'Ottocento portò alla creazione di una primitiva rete stradale intercomunale che purtroppo per mancanza di un progetto unico e unanimamente condiviso seguì direzioni diverse. Furono infatti realizzati numerosi asci viari selezionati nel corso del tempo dell'effettiva utilità e praticabilità in rapporto ai mezzi di trasporto dell'epoca che ovviamente prediligevano i sentieri e le strade pianeggianti anziché quelle che presentavano forti dislivelli come quella in discorso. www.redigio.it E la storia continua.

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