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RF-327.mp3 - Radio Fornace puntata 327 del 09 aprile 2023 - Pasqua - con Mixed Grill 01 (N900) - #72

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On April 9, 2023, there was a lot of activity and excitement at the campsite. Many people gathered to enjoy a day of grilling and socializing. The radio host, Radio Fornace, attended a large gathering and was impressed by the turnout. He discussed the importance of grilling and the history of grilled meats. He also mentioned the mixed grill and its preparation. It is best enjoyed outdoors, and each piece should be cooked perfectly and served hot. The host promised to share more about the mixed grill in future episodes. Milleggianti e residenti, buongiorno. Anche oggi informazione, informative, opinioni, proposte, amenità, curiosità e passatempo, proposti da... Oggi è il 9 di aprile 2023. Caso strano è Pasqua. Pasqua, ottima giornata. Bellissima giornata, buona da tutti i punti di vista. Tantissima gente, i villeggianti, tornati qui nel villaggio per passare un'ottima giornata. Cosa è successo? Moltissima gente. Si sono ritrovati tutti in qualche piazzola, in qualche riunione, a qualche parte e fuoco e fiamme e fumo da tutti i camini. Tutti hanno grigliato, tutti hanno fatto qualcosa come grigliata. Benissimo. Quello che è più importante, quello che è interessante e quello che a me piace molto è stata l'affluenza. Tante persone, anche nuove, arrivate in questo campeggio per passare una buona giornata e così è successo. Della serata prima ne parlerò in un altro momento. Qual è la prima cosa che si fa a Pasqua? Facciamoci una bella grigliata in compagnia. Ebbene, è risaputo che Radio Fornace vive da solo nei suoi meandri e nei suoi anfratti. Ha ricevuto un buon invito, una bella tavolata molto grande, parecchie famiglie e due grill proprio curati perfettamente. E anche lì fiamme, fuoco, fumo e arrosto. Questo è successo un po' in tutte le parti, in parecchie piazzole e anche al bar e al ristorante l'affluenza è stata tanta. È interessante, sono contento, funziona tutto bene. Ebbene, fiamme, fuoco, fumo e anche arrosto. E qui si parla del mixed grill per il quale ve ne parlerò in qualche puntata a partire da questo momento con la puntata numero uno. Dobbiamo capire che cosa abbiamo fatto con questi grill e perché. Parliamone. Il mixed grill e gli spiedini. Sono stato poco generoso nell'esprimere la mia opinione sul mixed grill, definito il drasticamente barbarico alimento. E preso da soverchia ammirazione per il nostro fritto misto, ho mancato di obiettività per fritto misto, riferitevi ad altre puntate delle quali ve ne ho già parlato. E mi devo ricredere. In realtà il barbarico nel mixed grill vi è solo la denominazione. Infatti, viva Dio, l'uso delle carni alla griglia è antichissimo e precedente alle invasioni barbariche dell'impero. Siamo ben certi che a Roma, prima di Cesare, conquistate le Gallie, attraversasse anche la Manica per sbarcare in Britannia. E ben prima che Attila facesse le sue ablusioni nel Tevere, si facesse ampio uso di carne alla griglia. E prima che Colombo sbarcasse a San Salvador e prima quindi delle moderne e recenti invasioni barbariche, non si discute neppure. Dalle Alpi a Santa Maria di Leuca era tutto un cucinare carne ai ferri e nessuno ci ha insegnato nulla. Se in fin dei conti oggi su un piatto invece di una sola carne ai ferri ce ne trovassimo una mezza dozzina, più i contorni per cui tutto è mixed, la cosa non può dispiacerci. Perché? Perché tutto sia eseguito a regola d'arte senza indugere in stranezze e senza pagheggiare varianti cerveliotiche e barocche che alternano l'entità culinaria dei propositi. Parliamo allora con cognizione di quella composita portata o neurorelevée che vorrei chiamare carne assortita alla griglia, ma che per praticità accetto di chiamare mixed grill. Rifatto che è scritto in inglese e non si deve usare il barbecue, parola antipaticissima. Per ben eseguirlo ci vuole un belletto di braci, di legna forte, di carbonio e di legna sovrastato da un'ampia griglia fatta con tondini di ferro da cemento armato saldati molto vicini e come capita o da un lamierone bugnato alla ribaldina con metodi artigianali. Ci vuole una cosa fatta alla brava con quattro assi, quattro sassi attorno per contenere le braci e sostenere la griglia. Pertanto non ci si può prendere questo piacere in città traficando su un fornello a gas nel cucinino o, peggio, nel cucinotto. Parola che non amo affatto, ma questo l'ho già detto. Viene ancora una volta spontaneo ricordare che qualsiasi piatto portata, preparazione semplice o complicata, sontuosa o paesana vuole il suo optimum ambientale e conviviale. Facciamo un esempio al limite dell'impossibile. Presentare agli ospiti radunati in un elegante soiree polenta e baccalà, tonno e cipolle, pasta e fagioli e minestrone con tripa è assurdo tanto quanto servire in un picnic un prato una crème de volaille, una soupe tourtuée, un coquel de Saint-Jacques, un soufflé o truffé. Non si creda che cose del genere molto simili non avvengano, anzi capitano somente quando la regia del ricevere è affidata a mestieranti o a un presuntuosetto che crede di essere originale. Stabilito che per ben eseguire apprezzare e gustare le carni e le braccia è bello e giusto stare all'aperto o se mai in una fattoria o casa di campagna, ci accorgeremo che il mix di grill può essere un servizio bellissimo grato all'occhio. E allenare prima di esserlo al palato, sarà grande gioia ed eccitamento all'appetito vedere nell'attesa i bocconi unti di olio sfregolare sul metallo ardente. Dico bocconi perché è con tale condizione che si deve operare se vogliamo servire tutto a tutti gli amici. Ogni pezzo che sfregola sulla griglia deve potersi portare tale e quale alla bocca e da farsi fuori scottandosi le labbra in un sol morso o in due o tre al massimo. E di questa caratteristica ne parleremo nella prossima puntata. www.rediso.it E la storia continua

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