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In the 19th century, with the development of communication and transportation, more women started traveling for various reasons. These female travelers prepared extensively, studying, drawing, writing, and photographing to share their personal views of the world. They explored unknown countries, climbed mountains, and discovered rivers and lakes to bring back knowledge to the West. These women came from different backgrounds and had different motivations, but they all had a desire to test themselves, to learn, and to share. Their curiosity made them free. This change led to a different awareness in Europe and the United States, where women started dressing innovatively and taking on new social roles, although often reluctantly accepted. Ida Laura Pfeiffer was one of these pioneering women. After a life dedicated to her family, she began traveling in her later years and completed two trips around the world. She visited the Holy Land, the Nordic countries, Iceland, and many other destina Con il sviluppo delle vie di comunicazione e di nuovi strumenti di trasporto, nel XIX secolo diventano più frequenti anche le donne che viaggiano, finte dalle più diverse ragioni. Tirando pregiudizie e convenzioni sociali, non sono poche quelle che raggiungono paesi sconosciuti e in alcuni casi mai raggiunti prima. I viaggiatrici ottocenteschi per mettersi in viaggio si preparano, studiano, disegnano, scrivono, fotografano, tutto con l'intento di raccontare la loro personale visione del mondo. Viaggiano a piedi, scalano montagne, guardano fiumi e laghi sconosciuti per far conoscere in Occidente le loro scoperte. Provengono da paesi e ambienti diversi e sono mossi da motivazioni in tanti differenti, ma in tutte emerge il desiderio di mettersi alla prova, di conoscere e di trasmettere. La curiosità le rende libere. Questo cambiamento porta ad una diversa sensibilità in Europa e negli Stati Uniti, e all'idea di una new woman che vede le donne abbigliarsi in modo innovativo e diventano protagoniste di nuovi ruoli sociali accettati molto spesso con riduttanza. Ida Laura Pfeiffer, 1797-1858, inizia a viaggiare in tarda età dopo una vita dedicata alla famiglia, ma farà per ben due volte il giro del mondo. Nel 1842 organizza il suo primo viaggio alla volta della Terra Santa, i cui proventi le permettono di organizzare il viaggio successivo. Nel 1845 visita i paesi nordici e si imbarca per l'Islanda. L'anno dopo esce il suo secondo libro, Viaggio nel nord sconfinato, e intraprende il suo primo viaggio intorno al mondo, che durerà quasi tre anni. Parte per il Brasile, raggiunge il Cile per poi andare a Tahiti e da là in Cina. Visita Macao e Hong Kong, Sri Lanka e India. Intraprende la via del ritorno passando per la Persia e la Mesopotamia, l'Armenia, la Turchia e la Grecia. Rientrata a Vienna scrive in tre volumi Il viaggio di una donna intorno al mondo, del 1850. L'anno successivo parte di nuovo per il Sud Africa e da lì per Singapore, l'Indonesia, il Borneo e Sumatra. Fu la prima donna a visitare il Borneo. Si inventa una tenuta da viaggio che sia più pratica durante gli spostamenti, optando per i pantaloni fino alle ginocchia, una giacca che porta alzata quando è in cammino e un cappello di bambù. Sceglie materiali impermeabili. Nel 1851 organizza il suo secondo giro del mondo. Va in California e poi in Peru e Ecuador. Rientrata negli Stati Uniti visita New Orleans, New York e Boston per tornare a Londra e Vienna. Scrive Il mio secondo viaggio intorno al mondo, che esce in quattro volumi nel 1856.