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...le Olimpiadi sono portatrici di polemiche...
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The speaker reflects on the controversies surrounding the Olympics and wonders what Pierre de Coubertin, the founder of the modern Olympics, would think. Coubertin's main goal was to promote peace and international unity through sports. He believed that sports could foster understanding and cooperation between nations. The ancient Olympics had a religious and cultural purpose, bringing together different Greek city-states. Coubertin aimed to preserve the values of the ancient Olympics, celebrating athletes' physical abilities and promoting moral virtues like fairness and mutual respect. He also wanted to emphasize education and personal development, using the Olympics to teach values such as loyalty, discipline, and sacrifice. Coubertin envisioned the Olympics as a peaceful and unifying event that transcends cultural and political barriers. However, he saw these values compromised by politics, boycotts, and the use of the Olympics for political demonstrations. Acts of violence and mani Tempo di Olimpiadi. Insieme a sport e atleti spesso semisconosciuti, le Olimpiadi sono portatrici di polemiche e quasi sempre su temi che di sportivo nulla hanno a che fare. In questi casi mi chiedo anche cosa penserebbe o direbbe Pierre de Coubertin, colui che riportò in auge i valori e gli ideali che le Olimpiadi antiche custodivano. Mi stuzzica l'idea di mettermi idealmente nei suoi panni. Come ideatore delle Olimpiadi moderne il mio obiettivo principale è stato promuovere la pace e l'unità internazionale attraverso lo sport. Credevo fermamente che lo sport avrebbe potuto favorire la comprensione e la cooperazione tra le nazioni. I giochi olimpici sono un'opportunità per costruire ponti tra culture diverse e promuovere la pace mondiale. Esse hanno origini antiche risalenti al 776 a.C. nell'antica Grecia, nella città di Olimpia. Queste gare dedicate a Zeus avevano uno scopo religioso e culturale. Servivano come occasione per unire le varie città-stato greche attraverso una tregua sacra che permetteva agli atleti e agli spettatori di viaggiare in sicurezza verso Olimpia e partecipare ai giochi. Ho voluto mantenere intatti i valori fondamentali di quelle antiche Olimpiadi, celebrando le straordinarie capacità fisiche degli atleti e incoraggiando le virtù morali come la correttezza e il rispetto reciproco. Uno dei miei scopi era valorizzare l'educazione e lo sviluppo personale. Vedevo le Olimpiadi come un mezzo per educare i giovani ai valori dello sport, come la lealtà, la disciplina e il sacrificio per raggiungere il proprio obiettivo. Inoltre desideravo esaltare le abilità e il talento umano, incoraggiando il miglioramento personale e collettivo. Le Olimpiadi moderne dovevano essere un momento in cui atleti di tutto il mondo avrebbero potuto competere pacificamente e anichevolmente, superando barriere culturali e politiche. Come promotore delle Olimpiadi moderne ho sempre creduto fermamente nei valori di neutralità e universalità. Il mio sogno era creare un evento che unisse nazioni di tutto il mondo al di là delle differenze politiche. Eppure ho visto questi valori contaminati dalla politica e dai regimi. I boicottaggi e l'uso delle Olimpiadi come piattaforma per dimostrazioni politiche hanno minato il principio di neutralità che consideravo sacro. Il mio obiettivo era promuovere la pace e la cooperazione internazionale. Gli atti di violenza, come l'attentato di Monaco nel 1972, i boicottaggi dei giochi di Mosca del 1980 e quelli di Los Angeles nel 1984, hanno dimostrato dolorosamente come le tensioni politiche possano interferire con questo ideale. Ho visto l'integrità e l'equità, valori centrali delle Olimpiadi, essere compromesse da manipolazioni e favoritismi legati a interessi politici. Promuovere il rispetto e la tolleranza tra le diverse culture e nazionalità era uno dei miei obiettivi principali. La politicizzazione delle Olimpiadi ha talvolta alimentato l'avversione e le divisioni, tradendo lo scopo per cui i giochi erano stati creati. Ciò nonostante, l'intento di unire il mondo attraverso lo sport resta ancora vivo. Confermo e mi ripeto che i giochi olimpici offrono una piattaforma in cui atleti di diverse nazioni possono gareggiare in modo pacifico, contribuendo a creare uno spirito di amicizia e solidarietà, superando le differenze e le barriere culturali, religiose, economiche e ideologiche. Sappiate che il vero motto delle Olimpiadi, delle mie Olimpiadi, non è quello che impropriamente mi si attribuisce e che recita l'importante non è vincere ma partecipare, quanto invece le Olimpiadi hanno un solo scopo, quello di confrontarsi con lo sport e non con la guerra, per rendere il mondo un posto migliore. Tanto mi dovevo. Sono Evaristo Tisci e questo è il mio podcast che si chiama Perché, ma forse lo cambio.