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cover of "X Agosto" di Giovanni Pascoli
"X Agosto" di Giovanni Pascoli

"X Agosto" di Giovanni Pascoli

Elisabetta Demma

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Transcription

San Lorenzo. Io lo so, perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si ingranpianto nel concavo cielo sua villa. Ritornò una rondina al tetto, l'uccisero, cadde tra spini. Ella aveva nel becco un insetto, la cena dei suoi rondinini. Ora è là come incrocia, che tende a quel verme a quel cielo lontano, e il suonito è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suonito, l'uccisero, disse «perdono», e restò negli occhi aperti un grido, portava due bambole in dono. Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano, e l'immobile attonito a dita del bambole al cielo lontano. E tu, cielo, dall'alto dei mondi serani, infinito, immortale, odo un pianto di stelle lui inondi quest'atomo opaco del male.

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