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Pane e Panelle

Pane e Panelle

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Pane e panelle is a typical street food in Palermo, Italy. It consists of tasty chickpea fritters served in a soft bread roll. They can be bought at specialized shops, like the ancient panelleria d'Armino. The owner, Francesco Lelio, shows us the traditional process of shaping and frying the panelle. They were originally made to resemble fish, as a substitute for those who couldn't afford it. The recipe for making panelle at home is provided, and it is suggested to enjoy them either alone or in a sandwich. They are best eaten hot. Uncooked panelle can be stored in the fridge for up to 2-3 days. Pane e panelle, come gli spitini palermitani, le arancine o le ravazzate, sono un tipico street food di Palermo. Si tratta di gustose frittelline di farina di ceci servite in un morbido panino anche assieme ai cassilli. Si possono acquistare in ciocchi o rosticcerie specializzate, una delle quali è l'antica panelleria d'Armino. Francesco Lelio, titolare della panelleria, ci mostra sia il procedimento casalingo che quello tradizionale in cui le panelle prendevano forma prima di essere fritte su tavolette di legno intagliate. Una volta pronte, prendendo con le impronte, le panelle assumevano quasi le sembianze di pesci. Chi non aveva soldi per acquistare il pesce, friggeva le panelle nello stessorio di frittura, utilizzato per friggere il pesce in modo da far mangiare alla propria famiglia qualcosa che almeno ne ricordasse il gusto. Coprite come realizzare in casa questo traffico cibo da strada di Palermo, seguendo consigli e procedimento e scegliete poi se gustarle da sole oppure cinta alla volta in un morbido panino. Ingredienti Farina di ceci, 500 g Acqua, un litro e quattro circa Sale fino, 20 g Prezzemolo, un ciuffo Olio di semi Per friggere, quanto basta Preparazione Per preparare le panelle, come prima cosa, versate la farina di ceci in una pensola capiente. Aggiungete il sale e mescolate le polveri a secco. Ora, versate l'acqua a filo, tenendone indietro una dose, e iniziate a mescolare con una frusta in modo che non si creano spumi. Mescolate dal centro verso l'esterno. Versate lentamente l'acqua rimasta, continuando sempre a mescolare. La consistenza in questo momento dovrà essere piuttosto liquida, ma sollevando il composto con un cucchiaio dovrà fare il filo. Tretate il prezzemolo grossolanamente. Le foglie dovranno restare quasi intere. Ponete sul fuoco il tegame e mescolate di continuo. Quando inizierà ad addensarsi la farina, inizierà la vera e propria cottura. Bisognerà mescolare con più energia. Ci vorranno circa 30 minuti perché si arrivi al giusto grado di consistenza. A quel punto aggiungete il prezzemolo e mescolate ancora per distribuirlo uniformemente. Una volta ottenuto un composto omogeneo, spegnete il fuoco. Prelevate un po' di impasto e utilizzando una spatola, stendetelo su un piano di marmo fino ad ottenere uno spessore di 4-5 mm. Lasciate raffreddare leggermente, in questo modo sarà più semplice. Rifilate i bordi utilizzando un coltello o un tarocco. Cercate di ottenere un rettangolo preciso, alto circa 5 cm. Da questo ricavate quindi dei rettangolini larghi circa 10 cm. Ripetete quest'operazione stendendo di fianco altro impasto e realizzate così altre panelle. Con queste docine otterrete circa 40. Scaldate abbondante olio in un tegame, immergete poche panelle per volta e cuocete le cima che non saranno dorate, girandole su entrambi i lati. Durranno circa 3 minuti, in questo modo si formerà la classica camicia e risulteranno quindi croccanti all'esterno e morbide all'interno. Scolatele e trasferitele su carta assorbente. Proseguite in questo modo la cottura. Una volta fritte le panelle potrete scegliere se gustarle da sole o se utilizzarle per faccire i panini. In questo caso consigliamo di inserire 5 panelle per ciascun panino. In ogni modo consigliamo di gustarle ben calde. Per la conservazione, le panelle non fritte si possono conservare in frigorifero ben coperte per un massimo di 2-3 giorni.

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