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AMADIO ARREDA

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Carla and Katy Amadio discuss their company, Amadio Arreda, which combines their parents' artisanal skills to create unique and personalized furniture. They emphasize the importance of using high-quality materials and a classic style that incorporates contemporary elements. They believe in creating harmonious spaces that reflect the personality and needs of the client. They value personal contact and are against the excessive use of social media. Their goal is to create emotional and unique living spaces for their clients. They invite people to visit their showroom in Sonnano di Piave, Venice, and can be found on their website and social media platforms. Overall, their passion for their work and dedication to creating meaningful spaces shines through in the interview. Ben ritrovati a Storytime, il luogo dove tutte le storie prendono voce e prendono vita. Io sono Antonio Panareo, direttamente dagli studi di Padova per Radio Canale Italia, in compagnia di Carla e Katy Amadio che ci sono venute a trovare quest'oggi per raccontarci della loro dimensione, proprio quella che si chiama Amadio Arreda. Prima di iniziare a scendere nello specifico, ma a conoscerle anche dal punto di vista personale molto solare, vi ricordo le pagine social di Storytime. Storytime andrò a scuola ufficiale per quanto riguarda la pagina Instagram, Storytime ufficiale invece per quanto riguarda quella di Facebook. Dendo questo, benvenuta Katy, benvenuta Carla. Grazie. Grazie a voi, l'ho letto anche insieme. Perfetti, anche a parlo apposta. Allora, io sono sempre, dicevo, incuriosito, sì dalla parte professionale, ma ovviamente Storytime è un format di persone, prima che di realtà aziendali o professionali. E quindi vi chiedo come nasce la vostra realtà e soprattutto chi sono Katia e Katy? Bene, allora inizio io che sono Katy perché sono la più vecchia e quindi ho più storicità dell'azienda. L'azienda nasce per forse scelta quasi naturale, essendo i genitori entrambi artigiani. Ah, che meraviglia. Il papà apparegname, la mamma assalta, quindi niente di meglio che se viva... Avete unito le due cose. Avete unito le due cose e quindi nasce questa che per noi è un'avventura. Ok. In realtà nasce più di 35 anni fa, quindi ho più storicità di relazione con le vecchie. Grazie, grazie. Il primo pensiero quando le ho conosciute è stato la mia nascita. Sì, sì. E poi in realtà Carla è arrivata dopo perché l'avevo più piccolina. E questa avventura è nata subito nel classico, per noi è stato naturale perché papà e mamma avendo sempre lavorato e abbinato materiali di alta qualità, di eccellenza italiana, abbinati alla manualità dei nostri antichi scienziatori del mondo per essere artisti, ci hanno raccomandato che se aprite qualcosa deve avere questa caratteristica. Ok. Non naturalizzare quello che è la vera eccellenza italiana. Ok, ti fermo subito su un punto di mera curiosità personale. Tu mi dici giustamente di dare un'impronta classica, data soprattutto dall'idea del materiale e della manualità. Ora, ma è una cosa che si riflette anche sullo stile e se sì, quale possiamo definire come stile classico? Perché da un lato tu mi hai fatto pensare ai mobili quelli che sono belli, stronghi, ma dall'altro che possono avere assolutamente un design anche moderno. Esatto, allora sostanzialmente l'importanza è il materiale. Ok. Poi le forme, sicuramente nelle forme classiche si riesce a ritrovare un'armonia che in questo mondo in cui si tende al minimalismo ormai si sta perdendo. D'altro nell'uniformità esagerata. Esagerata. Se noi guardiamo la natura, la zona stessa ti dà le forme, non sono tutte armoniche. Uno non si penserebbe mai, non so, che il colore dell'erba sta male nel bosco oppure non so, anche nulla. Ho riso perché hai perfettamente ragione e l'hai detto in una maniera molto poetica, io avrei usato termini un po' più diretti, quindi brava, e la ruberei. Ecco, ecco. Sì, per esempio, per esempio, la prima cosa che noi chiediamo è dove abitare la stanza. Ok. Perché se si deve creare un ambiente armonizzato, lo devi armonizzare anche con l'esterno. Inutile usare dei colori bianco e blu, non so, al mare e in isolo, lo dobbiamo usare in Sardegna. Certo. Questi sono i colori che non stancheranno tra l'altro mai. Poi classico non inteso nel senso proprio del mobile necessariamente storico, pesa, perché poi nell'idea, quando si parla di classico, si, va bene, le case di una nuova. Per quello mi sono permesso di chiedere, perché la radio evoca immagini, quindi se tu dici bosco, ognuno poi ha la sua idea di bosco, quindi dicendo classico, poi c'è chi potrebbe pensare a Luigi XVI o a una cosa più moderna, quindi era bello poterlo sentire dalla vostra parte. No, no, no, assolutamente e conforme, sicuramente poi ci sono gli inserimenti di pezzi classici che devono avere dei canoni ben precisi, non è che possiamo stravolgere, anche perché noi vorremmo essere un po' ponte con quello che è stato passato, usarlo nel presente per poi lasciare anche nel futuro un qualcosa che viene tramandato, perché stiamo perdendo tutto. Davvero, ci stiamo lasciando dietro poca memoria. Esatto, ma faccio un esempio banalissimo, noi durante anche il periodo natalizio noi facciamo le cose un po' particolari in negozio, non siamo standardizzati assolutamente. Allora, come nasce una vostra realizzazione? Voi progettate, avete detto anche nel fuori onda, quindi c'è sicuramente una parte creativa che è molto importante, però magari tante volte c'è anche, come dicevi prima, la personalizzazione, l'adattarsi a quella che poi è l'esigenza della persona. Nel caso specifico noi prima approccio con il cliente a capire quali sono le esigenze e che tipologia di persona è, in maniera di poi poter stare eventualmente ad un appuntamento direttamente a casa, in maniera di poter fare le misure, tutto quello che è, e andare a personalizzare e strutturare l'arredo completamente in base a quello che è l'espressione, quello che deve rappresentare la persona che ci vive, in base poi soprattutto alla funzionalità e alla praticità. Chiaro che non devono mancare. Esatto, quindi un classico comunque dimensionato, quasi scenografico, però abbinato a degli strumenti più contemporanei in maniera di rendere tutto molto visibile. Quindi è un classico che va assolutamente fuori dalle righe. Anche quella è una cosa che abbiamo perso. C'è stato un momento in cui sembrava che la pragmaticità e la praticità delle cose dovesse vincere su tutto. In realtà poi ci siamo riempiti di uniformismo non pratico. Assolutamente. Non solo l'interanno, ma anche la testa, tante volte. Certamente. Bene, un'altra curiosità che avevo da chiedervi è legata proprio, prima giustamente che ti diceva, 35 anni di esperienza, di storia, sono un bagaglio importante. Al tempo stesso immagino che questo mondo abbia una continua necessità di sperimentazione. Ecco, passando in questo termine non so l'arrivare dal punto di vista tecnico. Come l'avete vissuta e come vi rapportate per esempio, che ne so, adesso che vi trovo a poco, al Salone Mobile? Che è un croce delizia, poi l'ho scoperto. Nel nostro caso noi cerchiamo di seguire quelle che sono le tendenze. Però abbiamo anche un nostro modo di proporci. Non è un esperimento modaiolo, come si potrebbe dire, però è più legato a quello che può essere qualcosa che rimanga nel tempo. La ricerca dei colori, quelli che possono essere immateriali, gli abbinamenti un po' più particolari, le cose un pochettino più estrose in base proprio alle necessità e alla tipologia del cliente. Bellissimo. Un'altra curiosità invece che volevo chiedere è come vi rapportate invece al mondo social? Perché quello fa tanto. Ormai si vive di rendering, di… Esatto. Noi siamo proprio contro cosa gente. Bene. Siamo precisamente contro cosa gente. Amiamo le persone che cercano il contatto, che non vogliono stare dietro uno schermo. Certo, i social sono importanti. Ma certo. Nessuno vede in indizio. È comunque una vetrina. È una vetrina. Però noi vogliamo cercare di far capire alle persone che la casa, il luogo, dovrebbe essere il luogo dove si rifugiano, la loro sala. Quindi dobbiamo tornare un po' indietro, dobbiamo cercare le emozioni, quello che vogliamo, colori, fatti che più serviscono alla nostra personalità. Io non so quanto in quei due anni orribili ci siamo resi contabiliti in case che non ci erano presentate. Esatto. Infatti per noi diventa… Quando noi facciamo una progettazione, quando chiedono un render, tendenzialmente cerchiamo proprio di evitarlo. Perché poi deve essere proprio un viaggio. Deve toccare sul viaggio. Nel vivo, nel senso reale, su quello che deve essere emozionale tutto il percorso per arrivare poi a realizzare quello che può essere la fantasia del cliente, il desiderio ed entrare e sentirti dire ai clienti che è casa mia. Oh, bellissima, l'hai ripetito. Posso farvi una domanda specifica? Beh, ovvio non possiamo fare i nomi. Ma c'è stato un progetto in particolare che ricordate con piacere? Voi per la sua complessità? O voi perché forse non mi sareste aspettate per quel risultato meraviglioso? Uno in particolare che vi ha colpito? Ogni progetto è unico. Diventa difficile dire quello in un particolare modo. Poi hai il cliente che magari ti lascia un pochettino più giocare, ti lascia più spazio, però eventualmente ogni progetto ha una sua unicità. Quindi diventa poi anche un lavoro di squadra con il cliente stesso? Sì, assolutamente. Allora, per chi ci sta ascoltando e quindi non vi può vedere il video intervista in questo momento, quali sono i riferimenti che possiamo lasciare? Sia quelli fisici, perché abbiamo detto prediligiamo il contatto umano e diretto, quindi dove venerdì a trovare, ma dall'altra anche quelli web social. Allora, per venirti a trovare, noi siamo a Sonnano di Piave, provincia di Venezia. Come social ci potrete trovare, abbiamo il sito, che comunque dà dei riferimenti, ma sono molto indicativi proprio per i discorsi che facevamo prima. Ok, amadivarreda.info, se non erro. Poi ci trovate sia su Instagram che su Facebook, sempre come Amadivarreda. Fantastica. Posso solo dire una cosa? Non abbiate paura, nel senso che è la nostra frase principe, entrate anche se non avete avvisato di niente, perché per noi il nostro lavoro è un'avventura, è uno scambio, è un dono, come facciamo tutti. Bellissimo. Allora, su questa meravigliosa frase, potete sentire e vedere quanta passione c'è dietro ai loro occhi. Io vi auguro tutto il meglio e vi ringrazio di essere state qui con noi, però mi auguro anche che siate fatte una bella esperienza di essere qui all'interno dei nostri club. Stato emozionante. All'inizio ho un po' paura, però con una persona come te, un intervistatore come te, è impossibile. Grazie. Grazie. Grazie mille a voi. Alla prossima. Grazie. Evoluzione Radio.

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