Gli zii di Londra e la cugina degli sposi al Ristorante Convento di Lonato del Garda sabato 29 giugn

The conversation is taking place at Ristoradio Convento, where they are celebrating a wedding. The guests include Fabio and Lucia, the uncle and aunt of the bride and groom, as well as other family members. They discuss their connections to Sardinia and London, and how the restaurant industry has influenced their lives. They also mention the impact of Brexit on the food industry in London. The conversation then shifts to the cousin of the groom, who talks about her dream of opening a publishing house for emerging writers. She also mentions her passion for singing and her hesitation to pursue it professionally. The conversation ends with well wishes for the newlyweds. Ristoradio Convento, per raccontarsi, per raccontarvi. Ed eccoci qui, siamo tornati in diretta, sempre connessi con i microfoni di Ristoradio Convento, sempre connessi anche con la nostra pista principale e con tutti gli ospedali che questa sera, come ogni sabato, come ogni settimana, ci vengono a trovare per festeggiare insieme a noi. E' una serata importante perché c'è una festa importante insieme a tante altre che stiamo vivendo qui, è un giorno di matrimonio, il matrimonio di Luca e Rita, e abbiamo qui con noi altri ospiti, altri invitati, ne stanno girando alcuni ai nostri microfoni anche per, come dire, lasciare una dedica, un pensiero agli sposi che potranno poi risentirlo nei prossimi giorni, e quindi andiamo a conoscere altri tre ospiti, altri tre volti, voci di questa bella giornata, di questo bel gruppo. Vai, comincia chi vuole. Noi siamo Fabio e Lucia, gli zii, gli zii di Luca e Rita. Sì, ok. Eh sì, le abbiamo vissuti da piccoli. Aspetta, ho avuto un'altra zia prima. Esatto, sono il fratello. Ah, ok. Sì, esatto, hanno ed anche io, come Luca. Ok, e quindi anche tu arrivi da sotto? No, io vengo da Londra. Ah, direttamente da Londra. Sì, sì, sì, noi veniamo da Londra. Certo, certo, sono nato a Cagliari. Quindi loro dalla Sardegna a, cos'è, Toscolano, e tu dalla Sardegna a Londra. No, Sardegna, Toscolano poi Londra. Ah, sei passato anche tu da lì. Eh, sì, certo. Quindi praticamente Toscolano metà è a Nessa. No, io e mia moglie, io e Lucia. Lo dico, praticamente è a Nessa, metà di Toscolano è una Nessa. Eh, esatto, eh sì. C'è qualche diameale. C'è neanche un po' in giro. La domanda è puntata, a Londra come mai? A Londra perché comunque facevo lo chef anch'io. Anche ragazzino, eh, qua. Eh, sì, sì, gli piace, è calibrato. È passato prima e... Sì, infatti l'ho chiesto, sì, sì. Sì, 30 anni, 30 anni di chef. 30 anni? Eh, sì. È un ristorante tuo? No, no, per compagnie, compagnie in Inghilterra, sì. Ah, ok. E quindi, sì. E quindi hai girato tanto? Abbastanza, abbastanza, sì. Anche qui, domanda spuntata, come mangiano là? Cioè, è vera questa cosa che dicono che gli inglesi mangiano male, che non vanno a mangiare bene? No, no, hanno imparato a mangiare grazie a noi, che con i nostri ristoranti, sai, abbiamo insegnato cosa vuol dire al dente, cosa vuol dire mangiare bene, e quindi... Non è proprio vero questo. No. Sanno bene com'è mangiare. Un po' come una voce. Eh, sì, sì, adesso è sfatata, perché sanno bene. Non puoi prenderli più in giro. È vero, è vero. No, no, sono molto ben informato. Cosa vuol dire? Sta, come dire, aiutando anche il fatto che col discorso Brexit, eccetera, eccetera, comunque stanno aiutando il commercio locale, eccetera, eccetera? Eh, questo è un po' un problema grande, sì, sì. Il Brexit ha bloccato parecchie cose. Sì, ha bloccato. L'import-export soprattutto, certo, certo. Però, dai. Quindi non ha incentivato la grande... No, tra staff e import-export è caduto un pochettino. Eh, sì, eh, sì, questo purtroppo. Però l'Ondra è sempre bellina. Però se vai a mangiare l'italiano nei ristoranti... Che sono i ristoranti? Vittoria. Ah, cavolo. Ah, sì. Sì, sì, è una delle più centrali. Sì, sì. Davvero bello. Alla fine è una famiglia con le mani in pasta, praticamente. Eh, nel totale. Eh, le mani in pasta, sicuramente. Sicuramente. I grandi, i grandi. Sì, sì. Bello, bello. Eh, mi raccomando, fai la chioccia al giovincenzo. Eh, beh, consigli mi avrò. Sì, no, magari un qualche viaggetto in più. Certo, certo, i punti ci sono. Ovviamente chiedendo, chiedendo la possibilità, però secondo me lui ha proprio detto voglio aprire un ristorante di cucina italiana all'estero. Ah. Sì, sì, sì. Ah, quindi... Non ho detto mai. Va bene. Beh, qualche pensiero, gente altissima. Sì, voglio fare l'alberghiero perché mi piace cucinare, ma il mio sogno è aprire un ristorante di cucina italiana all'estero. C'ha tutte le scarpe fatte. No, non è questo. Ma ragazzi, ha già un piede ricco. Eh, sì, sì. Bene, bene. Eh, bene, sono contento, non lo sapevo. Esatto, un esploat. Sì, no, poi, rifletto, convinto, eh. Non è che... No, ma ho chiesto perché... Non è che le hai tirate fuori. Eh, esatto, sì, ma devo dire che lui c'ha passione. Sì, sì, non pensavo all'estero, però, bene. Cucina italiana all'estero. Eh, sarà quella buona sicuramente. Eh, esatto. Vai, facciamo una provazione. Mia moglie. La moglie del Dio, di Fabio. Dio, Dio. Ah, d'accordo. Era l'orario. L'orario importante. Eh, sì, è l'orario. Esatto. No, stavo cercando di mettere i semi in testa, spero non aver fatto brutta figura. Ok, e anche tu stai lontano in macchina. Sì, sì, sì, ha già parlato lui. E tu cosa fai a livello? Lavori anche tu nel ristorante o...? No, no, io adesso faccio la Casa Linda. Ah, ok, ok. Mi occupo dei miei figli. Ok, ma hai qualche... Cioè, cosa ti piacerebbe fare o... Come direi? Per me era una merda il termo che ha. Sì? Sì, sì, sì. Poi si è ritirata e ho tre figli, adesso sì. No, perché dicono che come New York, in piccolo Londra, sia comunque la città delle possibilità. Certo. Cioè, diciamo, che se hai una cosa in testa o... Insomma, puoi trovare qualcosa. Sì. Sì, però adesso sono ferma, poi penserò. Però cosa ti piacerebbe comunque fare o cosa... Una passione, magari, che ti piacerebbe portare nel lavoro? No, mi piacerebbe entrare nell'espedale. Ah, ok. E vedi che rispetto al manager ha poco a che fare. Sì, cambiare completamente. Aiutare gli altri. Sì, cambiare completamente. Aiutare gli altri. Sì. Vedi? Proprio per quello che magari in Italia uno si deve un po' distradare, no? In un lavoro standard. C'è la possibilità anche a una certa età di rimettersi in gioco. Di ricominciare, di ricominciare, certo. Allora, dai, finiamo con lei, poi? Io? Vado io? Sì, io sono la cugina di Luca. Ok. Aspetta, ne ha avuta... Sì, ne ha avuta. Sì, ne ha avuta prima. Sì, siamo tanti. Siamo quindici cugini. Porca! Sì. Ancora che il Natale sono... Più i figli dei cugini, quindi... Più i figli dei cugini. Esatto. Un po' di gente. Beh, cinque fratelli. Cosa vuoi? Noleggiare una piazza. Esatto. Infatti, meno male che l'hanno fatto qua, sennò ho pulmino. Tu invece cosa fai di bello? Io per ora lavoro nella pizzeria di mia mamma. Ok. E anche di mio copa'. Anche tu comunque. Sì, sempre lì, ma non è la mia vocazione. Quando una famiglia, un'azienda, per forza di cose, ci si lavora in mezzo. Ci trovi a seguirla, certo. Sì. No, il mio sogno è o cantare o... Non lo vedrò ancora. Oppure comunque fare qualcosa all'interno dell'editoria dei libri. Vorrei aprire una casa editrice per i ragazzi emergenti che scrivono libri. Ah, è tosta quella che oggi... Perché ci sono poche possibilità per i ragazzi che magari hanno delle belle idee e non vengono prese in considerazione perché non sono nessuno. E quindi mi piacerebbe fare questa cosa qua. Per ora è ancora un po' una tepia, però chissà. Sì, no, con flash effettivamente. Purtroppo oggi il mondo sta girando in quella direzione. Anche perché l'Italia si taglia un po' le gambe su queste cose ora. Cioè almeno da un punto di vista dove si dice il motivo e di vocazione sarebbe veramente una bellissima idea. Sì, infatti anche perché magari qualcuno non riesce a usare la voce e cerca di scrivere, perciò... Ma tu hai provato a scarabocchiare qualcosa? No, io scrivo tantissimo, sì. Io scrivo tantissimo sulla mia vita, delle storie un po' fantastiche, un po'... Un po' diario segreto e proprio pubblicato? No, no, diario segreto. Cioè segreto, vabbè, pensieri su carta in pratica. Sì, sì, però dico, non hai fatto delle pubblicazioni? No, pubblicazioni zero, no, mai, mai. Perché non mi trovo tanto nel quel mondo lì. Oppure non ho la storia giusta che secondo me potrebbe catturare qualche... Sì, anche perché oggi purtroppo veramente un po'... Non dico a caso, però sì, anche un po' fortuna. Esatto, anche perché il rischio più grande sarebbe quello di copiare qualcosa. Ok. Sarei comunque, ci sono tanti, magari tanti libri, che ne so, ad esempio quando era uscito Twilight... Dopo quello ne sono usciti tantissimi sui vampiri ed effettivamente tu li vedi come la copia della copia della copia della copia. Quando magari invece potrebbero essere dei miei libri lo stesso. Senza notare la vicenda della, oddio come si chiama quella di Harry Potter? Della Rowling. Della Rowling che appunto, cosa ha avuto? Tipo 11 no, 30 no, prima di... Sì, sì, lei, esatto, infatti è la mia filosofia di vita, è proprio quella. Cioè se uno ti dice no non vuol dire che non vali, vuol dire che sei un po' più sbagliato. Certo, che si possono aprire altre porte. Esatto. E invece la passione per il canto, o comunque? Allora, la passione per il canto nasce da piccola, dal loro matrimonio. Cantavo anche lì, avevo 4 anni, però mi è sempre piaciuto cantare. Cioè la prima canzone che ho cantato è stata Heidi, avevo due anni, c'era un karaoke, ho preso il microfono e ho cominciato a... Ficchia, basta, solo quella. È un prodigio il talento all'ascolto. Sì, la passione interiore proprio. Sì, ma anche di no party. Sì, ho fatto dei corsi di canto, ho fatto musical, ho fatto delle, diciamo quelle classiche sagre che vai, ti esibisci con corsi vari, ecco, quelle cose lì. Però non ho mai pensato di andare oltre, ecco. C'è anche una cosa sua. Esatto, perché secondo me se lo facessi come lavoro, penserei a come guadagnare e non alla passione in sé, quindi preferisco tenerla così. Si diventa più matematica. Esatto, e dici devo fare questo, devo fare quello, invece è più proprio una cosa che va avanti così. Certo, certo. Va bene, dai, allora, chiudiamo direi con un augurio, un pensiero a testa. Sì, a Luca e a Linda, certo. Sì, bellissimo. Che loro puoi ascoltarlo e risentirlo e penso sicuramente... Bellissimi quei figli che sono meravigliosi. Che possono seguire il loro viaggio. Sì, che hanno appena fatto un sogno e lo stanno avanzarendo, bellissimo. Sono da bambini e vanno avanti e oggi è un sogno d'amore, completo. Sì, sì, sono un esempio comunque. Ha detto una storia che forse non esiste quasi più o no. L'amore è l'uso. Dovrebbe essere normale invece. Sì, soltano i giovani di oggi, sì. Si preferisce interrompere quando invece magari, perché non provarci di nuovo? Continuare, andare avanti. Bellissimo. Non sia la prima difficoltà, o comunque la prima bisaglia di, vabbè, ciao grazie. La seconda parte è l'amore, devi capire. Si è padroni del consumismo in ogni ambito. Ti prende quando ci credi. Esatto, è l'amore. Esatto, lo dico di te. Tutto sta in quanto ci credi e quanto vuoi. Esatto. Anche un po' soffrire o pazientare, perché è più importante quello che provi e la persona che hai di fianco, piuttosto che smollare tutto. Esatto, perché si è un po' egoisti ultimamente. E quindi si pensa sempre, ok, mi hai fatto così, basta, stop, invece no. Ma magari c'è anche sopportazione. Esatto. Purtroppo la loro storia, il loro percorso è eccezionale. Esatto. Non si spera che non dovrebbe essere la loro valutare. Non c'è da spiegarsi più con gli altri, invece è giovane. Esatto. Perché oggi si va indietro. Esatto. Va beh dai, speriamo che lo sia. Speriamo che lo sia. Intanto grazie a voi, buona serata, buon prossimimento di festa e grazie di aver fatto parte di questa serata, ma ovviamente della loro vita. Ciao! Ciao! Ciao!