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Adelina, mi volevi. Crede nel valore? Non è importante, non importa il momento. Volevo solo vederla serena. Sì, aspetta. Provi a camminare un po', ma ci passi, l'hai detto io. Più tardi, magari è più tardi. Non vuole starsi rinfiorato alla poltrona, si appoggia a me. Ci proverò, ci proverò man mano a mano. Perchè questo baccato, Adelina? Ma li faccio a me? La fiera? Ed io? È la fiera di San Fernando, grazie, conoscela. È tra le più antiche di Parigi. Quante carrozze, tutte tirate a un giudicio. E la mia, che è negata nei vestiti. Se vuole l'esposto, la poltrona ne fa solo. Vedrà se è stata. No, aspetta. Non è ancora finita. La nostra è tirata là, ma l'area è minima. I miei odi non riuscirebbero a vedere tra i piedi. Ma l'ha raccolti lei, la fiera, Adelina? Ci sono in Parigi. Un formicario impazzito. Sono tutte persone attimate. Quasi tutte. Perchè? Quasi tutte attimate? No, le damme non sono la maschera. Sono quelli di eleganza, tenenti. Di uomini che le accompagnano. Non solo del loro marito. Le damme, signore. Si avvicinano ai banchetti dei carcomani che vedono un dominio. No, non vogliono conoscere nessuno. Non segnare. Ho pensato che c'erano i presidenti che le risuggeranno. E poi che i miei fratelli stanno... Ma smettila di parlare con questo voce. Che vuole che la faccia? Come passano queste cose lì? Sono tutt'estero una donna. Per queste cose ne capisco meglio di lei. Poi... Poi? E poi si muoiono. Continuano ancora dietro le damme dove le camminano i carcomani. Fanno un loro gioiello. Fanno vestire i carmani. Che meraviglia. Stanno scendendo tutte le banchette. Stanno andando in macchina le catene. Io posso restare da solo. Cercherò di dormire un po'. Chiuderemo le piene, insieme a loro.