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Henri Bergson: la vita e le opere

Henri Bergson: la vita e le opere

MAURIZIO MAURIZIMAURIZIO MAURIZI

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Henri-Louis Berzon was a brilliant student who taught at prestigious schools in Paris. He faced hostility from academic circles but gained fame with the publication of his book "Matter and Memory." He eventually became a member of the College of France and his lectures attracted many students. He published important works such as "Laughter" and "Introduction to Metaphysics." He traveled to the UK and the US to give lectures and became a member of the prestigious French Academy. He was sent to the US by the French government during WWI and collaborated with President Wilson on the League of Nations project. He published "Spiritual Energy" in 1919 and retired due to declining health. He participated in a famous debate on Einstein's theory of relativity and published a influential essay on duration and simultaneity. He received the Nobel Prize in Literature in 1927. Berzon died in 1941 in a hospital reserved for Jews during the German occupation of France. Henri-Louis Berzon nacque a Parigi il 18 ottobre 1859 da padre polacco e da madre inglese, entrambi di religione ebraica. Studente brillante, frequentò l'école Normal Superior, dove si lavorò in filosofia e matematica nel 1881. Poco dopo ottenne l'abilitazione all'insegnamento e iniziò a lavorare prima presso il liceo di Angers e poi di Clermont-Ferrand. Nel 1888 Berzon si trasferì nella capitale, a Parigi, dove insegnò in alcuni tra i licei più prestigiosi. L'anno successivo, alla Sorbona, conseguì il dottorato in filosofia con due tesi come si usava allora in Francia, il celebre saggio sui dati immediati della coscienza, in francese, e la dissertazione Quid aristoteles de loco senserit, l'idea di luogo in aristoteli, in latino. Gli ambienti accademici della Sorbona gli sono ostili e respinsero la sua domanda di insegnamento per ben due volte. La pubblicazione nel 1896 di Materia e Memoria tuttavia gli procurò una certa fama, suscitando l'attenzione tra gli altri del filosofo William James e dello scrittore Marcel Proust, di cui Berzon aveva sposato nel 1891 una cugina. Nel 1897 il filosofo riuscì quindi a ottenere un incarico nell'Ecole Normale e pochi anni dopo a diventare membro del Collegio de France, famoso istituto di ricerca meno tradizionalista della Sorbona e più aperto alle novità. Le lezioni di Berzon al Collegio de France attivavano numerosi studenti e la sua fama crebbe, venne nominato cavaliere nel 1902, ufficiale della Legion d'honore nel 1907 e nel 1904 diventò membro dell'Accademia di Scienze Morali e Politiche. In questi anni si succedono alcune sue importantissime pubblicazioni, il saggio Il Riso, l'Introduzione alla Metafisica e nel 1907 il suo capolavoro, L'Evoluzione Creatrice. Tra il 1911 e il 1914 tiene corsi e cicli di conferenze in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, nel 1914 diventa membro della prestigiosa Accademia di Francia. Sebbene le sue opere siano messe all'indice dalla Chiesa Cattolica. In conseguenza del prestigio acquisito a livello internazionale, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale Berzon venne inviato dal governo francese negli Stati Uniti, dove collaborò con il governo Wilson al progetto della Futura Società delle Nazioni. Nel 1919 pubblica il saggio L'Energia Spirituale. Poco dopo fa domanda di pensionamento a causa del peggiorare delle sue condizioni di salute. Partecipa ad un famoso dibattito sulla teoria della relatività di Einstein e a seguito di questa partecipazione pubblicò anche un saggio che ebbe molta influenza nella cultura francese ed europea del tempo, durata e simultaneità. Si susseguono in questi anni incariche e riconoscimento, il più noto dei quali è il premio Nobel per la letteratura conferitogli nel 1927. Berzon muore a Parigi il 3 gennaio del 1941 nel reparto ospedaliero riservato agli ebrei. Quando la Francia è ormai occupata dai tedeschi, pare che negli anni precedenti avesse pensato di convertirsi al cattolicesimo, ma che vi avesse rinunciato proprio per solidarietà verso i suoi coreligionali perseguitati dai nazisti.

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