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Milan is known for its lively and joyful atmosphere. The most famous theater in Milan is La Scala, which has a long artistic tradition and has seen performances by renowned composers and performers. La Scala has also played a role in the city's history, serving as a meeting place for patriotic aspirations during times of foreign domination. Other popular entertainment venues in Milan include the Dalverme for music and the Manzoni for comedy. The Arena, a famous circus, was built in 1805 and can accommodate up to 30,000 people. It features a central stage surrounded by seating and a moat that can be used for water festivals and skating. www.redizio.it e la storia continua Milano e i divertimenti Milano, insieme alla sua bella fama di città patriotica e di città benefica, gode pure la fame universale di città allegra. L'allegria ambrosiana è infatti tradizionale. A Milano ogni ceto di persone ha una tendenza spiccata al divertimento e specialmente al divertimento pubblico. Una tendenza spiegabilissima in una popolazione che lavorando molto e molto producendo ama riposare procurandosi spasso. Il massimo teatro milanese, il teatro della Scala, ha fama mondiale, anzi, viene detto il primo teatro del mondo. Il pubblico della Scala ha costituito sempre una specie di supremo tribunale artistico e non si possono immaginare le paure, le angosce di quanti cantanti, compositori, ballerini o coreografi che lo hanno affrontato. E non è questa fama usurpata. Il teatro della Scala, avvanta una secolare tradizione artistica, ha visto i triolfi dei più grandi maestri, da Rossini a Donizetti, da Bellini a Verdi, da Zingarelli a Meierberg e a Mercadante, da Pacini a Petrella. Ha giudicato altri illustri che troppo lungo sarebbe qui nominare, da Machetti a Ponchielli, da Boito a Gomez, eccetera. Ha dato fama ai migliori artisti degli ultimi cento anni, dalla Maribran a Rubini, dalla Pesaroni al Tamburini, dalla Unger a Ronconi, dalla Frenzolini a Negrini, dalla Patria al Tamagno, eccetera. E nei tempi della dominazione straniera e delle patriotiche speranze, era alla Scala che sotto i veli trasparentissimi degli entusiasmi artistici, si manifestavano le aspirazioni dell'indipendenza. Si affrettarono le sante battaglie del riscatto. Il teatro della Scala fu edificato nel 1776, dove esisteva la chiesa di Santa Maria la Scala, cosiddetta da Beatrice Visconti, moglie di Bernabò e figlia di Massimo della Scala, signora di Verona, che l'aveva fondata. E ne fu architetto Giuseppe Piermarini. La facciata è danneggiata dal portico poco estetico, per il quale si accede nella Scala interna, ammirabile per l'armonia di proporzioni, snellezza della curva e rara soronità. Contiene circa 3600 spezzatori. I parchetti sono 240, di proprietà privata o comunale. Una delle meraviglie della Scala è il vastissimo palcoscenico, sul quale possono muoversi, secondo i bisogni della rappresentazione, fino a 400 persone, praticabile ai cavalli, suscettibile dei più complicati meccanismi. Al teatro, per la musica, ampio, tutto moderno, simpatico e frequentatissimo, è il Dalverme, che ha contribuito assai alla decadenza del cacano, celebre per le sue tote acustiche. Alla commedia sono destinati i manzoni, non troppo vasto, ma elegante, civettuolo, sempre alla moda. Da poco il teatro, restaurato dall'Accademia dei Filodramatici, il fossato, i pezzani, e pezzana e altri più popolari. L'Arena, circo famoso nella storia dei divertimenti milanesi, del quale vediamo ai lettori un disegno, che vedrete qui sotto, e fu eretta nel 1805 in Piazza d'Armi. È un elissi limitante il circo romano di Caracalla, di 240 sopra 120 metri all'interno, con 10 ordini di sedili per 30.000 persone e lo spalto coronato da alberi. A un'estremità del diametro maggiore stanno le carceri, all'altra una porta trionfale dorica di granito. Nell'asse minore la porta libitinaria fa fronte al polvinare. Fra il podio e l'Arena fluisce un fossato per il quale può allargarsi tutto il piano per feste nautiche e pattinaggio.