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Transcription

The transcription provides information about several churches in Milan. It mentions the restoration of a church called San Vincenzo in Prato, which was originally an industrial workshop but has now been restored and will be consecrated soon. It also discusses the churches of San Eustorgio, San Simpliciano, Santa Maria delle Grazie, and San Satiro. The transcription mentions the historical significance and architectural features of each church. It also briefly mentions the origins of the Basilica of Chiaravalle, which was founded by Bernardo in an uninhabited area outside Milan. The transcription concludes by mentioning the notable features of the church, such as its Gothic architecture and ornate bell tower. www.rediso.it E la storia continua Milano e le chiese Modello semplice e decoroso di basile caromane a Milano destinato ad uso di Tempio Cristiano e San Vincenzo in Prato che trasformata per qualche tempo in officina industriale venne ora restaurata con i più corretti criteri artistici e sarà quanto prima nuovamente consacrata Il Tempio è diviso nell'interno in tre navate ha un altare a cui si sale per una gradinata e sotto a questo si trova la cripta sotterranea o sotterraneo dove si sperirono i martiri da prima e poi gli illustri personaggi Le colonne e i capitelli di questa chiesa appartengono all'epoca romana Nella sua semplicità non hanno eppure le gallerie superiore per le vergini e le madrone Un'altra fra le più antiche chiese milanesi è quella di San Eustorgio fondata da questo arcivescovo quando trasportò a Milano da Costantinopoli tre corpi che senza alcun fondamento di verità furono detti dei tre magi Ad Ambrosio, oltre la chiesa che porta il suo nome si attribuisce la fondazione della chiesa di San Simpliciano il quale l'avrebbe dedicata alla Vergine e dopo il 400, l'anno in cui avvenne la morte di San Simpliciano l'amico è successore di Ambrosio al Vescovado e fu chiamata con l'attuale nome La chiesa contiene anche moltissime lapidi statue e cimeli di diverse epoche specialmente del secolo XII interessantissimi per quanti si direttano i studi archeologici La chiesa dell'incoronata, con la doppia facciata e col doppio interno fu fatta costruire da Francesco Sforza e dalla moglie Bianca Maria Visconti quasi al simbolo della loro unione Il duca fece edificare la sua, che è quella a destra nel 1451, la duchessa l'altra nel 1460 A Beatrice d'Este, sposa e ispiratrice di Ludovico il Moro si deve l'erezione della bellissima cupola della chiesa di Santa Maria le Grazie capolavoro del Bramante Nel luogo dove sorgono oggi la chiesa e il convento vi erano i quartieri delle soldatesche di Francesco Sforza e l'area fu donata a Ludovico dal conte di Mercati Chiamato a Milano, Bramante di Volvino questi ordinossi atterrassero le prime costruzioni della chiesa e una ne innalzò, bellissima a tre navate, ad archi acuti, con colonne corinze e con una splendida e stupenda porta centrale le colonne laterali di questa sostengono un grazioso arco che protegge la lunetta dove è dipinta la Vergine col Bambino protettrice dei Domenicani e vicino ad essa Ludovico Sforza e Beatrice d'Este La cupola ardita senza alcun visibile intrecciamento di ferri riunisce felicemente i caratteri bramanteschi dell'eleganza, della magnificenza e della leggiatria Nel convento si va tuttora ad ammirare il cenacolo che Leonardo da Vinci dipinse nel refettorio e questo stupendo dipinto a olio sopra un muro umido de' Perri prestissimo e l'incuria dei frati la prima, poi le barbarie di un generale francese che nel 1796 cangiò il refrettorio in Istalla e terminarono di rovinarlo Asperto fin dall'879 aveva stabilito che le sue case e i suoi giardini posti al San Satiro servissero a edificarvi una chiesa e un ospedale La chiesa primitiva ha lasciato le sue vestigia nella cappella della deposizione dove vi sono due colonne tipiche che si vogliono avanzo di un tempio a Giove che qui vi esisteva La cappella contiene anche appresevole figure in plastica del celebre milanese Caradosso, emulo del Cellini Anche la torre quadrata di San Satiro appartiene evidentemente all'epoca di Asperto mentre il resto della chiesa sorse all'epoca degli Sforza Al duca Filippo Maria Visconti che al pari dei suoi predecessori cercava a placare la divinità quando lo tormentavano i rimorsi si deve la prima fondazione della bellissima chiesa della Madonna presso San Celso del quale vi sono i disegni qui sotto Si dice che Ambrogio abbia tolto dall'uso profano di bagni, leterme e arcule per edificarne un tempio L'attuale chiesa di San Lorenzo e la pianta della chiesa e la struttura degli edifici antichi aggiungono molta probabilità all'opinione I capitelli, i sarcofagi delle cappelle di Sant'Aquilino e di San Genesio sono tutti dell'epoca romana La chiesa riunisce più architetture a un tempo e la romana nelle chiese e nella pianta e la bizantina nella cupola e nel mausoleo La lombarda delle torri quadrate è retta all'intorno e la cupola bellissima ed è opera degli insigni architetto Martino Bassi Presso la chiesa di San Gotardo con il suo bellissimo campanile eretta alla memoria di Azzone Visconti sorge quella di Santo Stefano che ricorda un'età di divozione ostentata e fastosa che attualmente appare di molto trasformato specialmente all'esterno Con l'origine di Sant'Ambrogio si confonde l'origine di San Giorgio al palazzo che si crede avvenuta verso il 750 e rimangono anche alcuni avanzi dell'antica fabbrica la porta e una trentina di capitelli Nel giugno 1134 arrivava a Milano preceduto dalla fama della sua santità l'abate Bernardo per pacificare i cittadini con Papa Innocenzo II Fu ospitato con grandi onori la chiesa canonica della chiesa di San Lorenzo e molti cittadini lo visitavano ogni giorno pregandolo di istituire in questi luoghi un monastero letto da istituzioni simili a quelle che fecero famosa la Basilica di Chiaravalle in Francia Era stata chiamata col nome di Chiaravalle perché valle, terra ed incolta prima non era stata cambiata mercello per osità dei suoi frati in fertile campagna Bernardo aderì ai voti dei cittadini e scelto un osterile campo situato fra paludi che facevano tutti fuggire con la malaria li stabilì volenterosi novizi sotto la direzione di una colonia di monaci dalla sua francese Chiaravalle quel campo a tre miglia da Milano fuori di porta romana dicevasi di Rovagnano ma dopo undici anni che vi erano stabiliti i monaci Cistercensi prese il nome della Bassia di Francia che conserva tuttora e questa Bassia fu la fortuna di gran parte del suolo Lombardo la chiesa pregevole per l'eleganza gotica e la gotica architettura qua sta però in alcuni luoghi delle successive modificazioni e per il campanile vago e ardito ornato di decorazioni terracotta quello antiguo alla chiesa e il cimitero dei Torriani Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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