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Achille Carnevali, a man with a rich and fulfilling life, spent 44 years working at Franco Tosi. He recalls his time there with nostalgia, describing it as the golden years. He started as an apprentice and eventually became the head of the design department, representing the company around Italy and the world. They won a competition to design a missile cruiser for the Italian navy. Carnevali also worked on innovative projects, such as a hydraulic joint for the navy ship Garibaldi. He had a dynamic life, even during his military service, where he became a radiotelegraphist. He also participated in the underground resistance during the war and was actively involved in politics, serving as a councilor for the Christian Democrats. After retiring, he joined a cooperative to provide work and experience for young people. He continues to be dedicated to this cause. www.redigio.it e la storia continua Carnevali, una vita intensa e appagante, alla tosi per 44 anni ma anche impegno sociale politico. Gli anni trascorse la franco tosi, l'esperienza della guerra, la passione per la marina militare italiana e per le sue navi, si erette incantati di fronte a racconti di Achille Carnevali, un ragazzo venenese, puro sangue, classe 1923, sposato con Milena Venegoni, insegnante elementare ormai in pensione, padre di un sacerdote, Francesco, che parlo con rarate, e di un medico, Marco, che è primario di anestesia e rianimazione all'ospedale di Cugioni. Una vita interessante la sua, e una mente ancora lucidissima, densa di ricordi. «Sono uno dei pochi rimasti ormai, la maggior parte dei miei coritani non c'è più, dice Carnevali, e con lo stesso ramarico descrive gli anni d'oro della tosi, l'azienda che lo accorse a 14 anni come apprendita e dove rimase per i successivi 44 anni. Alla franco tosi devo tutto, è lì, nella sua prestigiosissima scuola interna, che mi sono formato, conseguendo un massimo dei voti e come premio, la promozione dal reparto torneria all'ufficio dove si progettavano le turbine per la marina militare italiana e per le marine mercantili. Un escalation la sua che lo ha portato a diventare capo dei progettisti e disegnatori di quell'ufficio e a rappresentare l'azienda, come consulente, in giro per l'Italia e per il mondo. Era il 1962 quando, insieme a un ingegnere e a due disegnatori, andai alla Westinghouse di Filadelfia a studiare l'apparato motore della prima nave realizzata per la nostra marina militare nel dopoguerra. Fu un'esperienza straordinaria che mi permise di ampliare notevolmente le mie conoscenze tecniche. Erano gli anni d'oro della franco tosi, gli anni in cui vincemmo il concorso bandito dalla marina militare italiana per la progettazione di un incrociatore lanciamissili. Il vittorio venito, che tutti abbiamo conosciuto e che è stato il primo lanciamissili della nostra marina militare, allestito da fincantieri di Cateramare di Stadia, su un nostro progetto. Ma il vittorio venito non è l'unico, prosegue Carnevali. Abbiamo progettato nave militari e nave mercantili e tra i progetti che ricordo e di cui vado maggiormente fiero c'è quello di un giunto idraulico per l'inversione di marcia dell'apparato militare della nave Garibaldi. Per il settore rappresentò un'innovazione importantissima brevettata in tutto il mondo. Una vita movimentata quella di Achille Carnevali, anche durante gli anni del militare, in marina naturalmente. Avevo 19 anni e 3 mesi quando mi chiamarono alla Svezia e ottenni la qualifica di radiotelegrafista. Poi fui trasferito a Pola e successivamente mi chiamarono a Venezia per seguire dei corsi. Da lì fui mandato ad Ancona, alla stazione radio e quel periodo fu molto bello perché sul posto incontrai alcuni montatori della Tosi che conoscevo e che stavano lavorando su alcune navi. Poi arrivo all'armistizio dell'8 settembre 1943 e per la prima volta nella mia vita compresi cosa significasse sentirsi totalmente allo sbando. Anch'io, come tanti altri, mi diede la fuga e riuscì, dopo giorni pazzeschi, sempre di corsa e senza mangiare, un po' sui carri, un po' sui treni merci, un po' a piedi e a raggiungere Lemiano senza essere catturato dai nazisti. Il ricordo di quei giorni mi fa ancora rabbrividire. Partecipò poi alla lotta clandestina di liberazione come partigiano della divisione Alfredo di Dio, brigata Carroccio. Achille Carnevali è conosciuto in città anche per il suo assiduo impegno su fronte della politica. È stato per 15 anni consigliere comunale della democrazia cristiana, ha militato nell'azione cattolica, è stato presidente della circoscrizione Centro e presidente dell'ECA, ente comunale di assistenza, che allora aveva sede in via Marconi. Nel 1982 è stato nominato maestro del lavoro e, 25 anni fa, è stato, assieme agli amici Mezzalira, Calati e altri, fondatore dell'Università degli Anziani ed aveva come prima sede proprio quella della circoscrizione Centro. Una volta raggiunta l'età della pensione, Carnevali ha aderito, su invito di alcuni amici, fra i quali Costantino Colombo, purtroppo deceduto, alla CEM, cooperativa elettromeccanica, fondata nel 1980 con l'obiettivo di offrire lavoro a giovani, aiutandoli ad acquisire esperienza. Un impegno, quello, in segno alla CEM, che Carnevali porta avanti ancora oggi, con lo stesso entusiasmo del primo giorno. E siamo nel 2009. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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