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Eugenio Colombo, former president of Assofond, believes that despite the challenges and sacrifices involved, working in a foundry in Legnano is still a viable option. The Colombo foundry, founded in 1938, employs 95 people and remains a strategic advantage for the local industry. They specialize in high-strength cast iron and have maintained relationships with major clients. Colombo believes that future advancements in technology and industrialization, such as the TechnoCity project, will further enhance the quality and training of mechanical companies in the area. It is crucial for specialized foundries to remain close to mechanical companies in order to continue providing essential services. Con la colombo Giuseppe di Carlo e Fildi, tre generazioni in fonderia in Legnano. Il primo anello della filiera meccanica ha grande risorsa strategica per il territorio. Una solfa che si ripete da trent'anni come un disco rotto. Le fonderie sono la cenerezza dell'industria nazionale. Prima o poi finiranno con lo spegnere anche le ultime superstiti e allora ci rivolgeremo davvero a paesi terzi per comprare i pezzi di ghisa o in acciaio speciale, che dovremo comunque continuare a comprare. Rappresentano l'anello povero della filiera meccanica, e lo sanno i titolari delle aziende più o meno storiche del comparto, eppure restano lì in trincea, resistono agli alti e ai bassi della concentrura e resistono anche ai crescenti oneri di gestione di un forno di fusione, oneri che vanno dalle rigidissime norme della sicurezza da rispettare ai vincoli di impatto ambientale da non violare e che si chiudono sugli alti costi da sostenere in quanto attività ad alta intensità di manodopera. Quella del legnanese era fama di gloriosa contrada dei funder, fino alla prima metà del secolo scorso erano queste le terre dove si colava di più, con i tosi, i pensotti, gli odrini e i colombo. Poi la parola è passata agli emiliani e ultimamente ai mitici ex artisani, ora piccoli industriari del nord-est. Ma è proprio vero che lavorare in fonderia, oggi legnano, significa rinunciare a un futuro produttivo e occupazionale credibile? Questo l'abbiamo chiesto a Eugenio Colombo, aveva 56 anni, ex presidente di Assofond che era l'organismo settoriale di Confindustria e titolare della fonderia Getti Speciali Colombo Giuseppe di Carlo e Figli, attiva dal 1938 a San Giorgio sul Regnano. Così disse, il futuro, certo che passa anche per le fonderie, che che ne dicono i soloni dell'economia industriale, è vero, le difficoltà sono tante e i sacrifici richiesti da questo tipo di attività produttiva restano enormi rispetto a quelli di qualsiasi altro anello della figiera meccanica. Tuttavia, noi siamo qui e nonostante tutto riusciamo a resistere bene, che è diverso dal tirare avanti. La fonderia Colombo dà lavoro a 95 addetti e nel 1995 ha chiuso con un bilancio su un fatturato di oltre 18 miliardi. Siamo rimasti in poche nella zona, 7-8 fonderie per un massimo di 300 dipendenti, aggiunge il Colombo, ma continuiamo a rappresentare un vantaggio strategico per l'industria locale, non un vecchio rottame da abbandonare per strada. La fonderia Colombo è stata aperta nel 1938 da papà Carlo, ma le vere radici risalgono al nonno Giuseppe, che nel 1903 lasciò la Pensotti per avviare un'attività improprio con una società anonima ad hoc. Oggi in Allienda la terza generazione è rappresentata da mio figlio Giuseppe, che ha 31 anni, e ha deciso di non abbandonare la fonderia, racconta il Colombo qualche anno fa. Ma, come dicevo, non è una sfida più rischiosa di tante altre sfide imprenditoriali. Questa azienda opera da tempo con sistemi di alta certificazione e di qualità, che gli hanno mantenuto aperte le porte di clienti storici come L'Ansaldo, la BB, la Siemens, Enel e tante imprese di cavazione e del comparto Enel. La specialità della Colombo sono i getti in ghisa ad elevata resistenza contro l'esura. E in quel futuro credibile in cui si ostina puntare Eugenio Colombo, ci sono in effetti anche le concretezze come la nascitura TechnoCity in legnano, l'area di reindustrializzazione che verrà restita proprio dove un tempo era attiva la fonderia di acciaio da Franco Tosi. Io credo che al di là delle medie congiuntrali questo nuovo presidio tecnologico con i centri di eccellenza che verranno, da quello per le saldature a quello delle prove tecniche non distruttive, faranno fare un passo avanti alle aziende meccaniche della zona sul fronte della qualità e della formazione degli uomini, riflette ancora Colombo qualche anno fa. E non vi è alcun dubbio che su quel fronte che tutti quanti ci giochiamo l'avvenire, le aziende meccaniche e le fonderie specializzate che per forza di cose dovranno continuare ad agire nelle prossimità delle prime per essere strategiche, devono continuare a essere lì, insomma in princea, perché altrimenti certe lavorazioni senza una fonderia vicina non le farebbe davvero più nessuno. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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