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In 1900, Vittorio Emanuele, the heir to the Italian throne, receives news of his father's assassination while sailing with his wife Elena. He quickly returns and realizes that he is now the King of Italy. Vittorio Emanuele is described as a misfit, having grown up without affection and feeling marginalized. He is a non-believer, dislikes priests, and is not interested in the arts. Despite his unconventional choices, he is determined to bring monarchy back to Italy in a reserved and bourgeois manner. He chooses to marry a Montenegrin princess against the expectations of his family. Despite his flaws, Vittorio Emanuele is ready to take on the difficult task of ruling Italy. www.redigio.it e la storia continua 1900 e l'erede al trono è un giovanotto che ha 1000 tic Vittorio Emanuele ha 31 anni e si trova lontano in quel 29 luglio del 1900 sposato da poco naviga con la moglie Elena sul suo panfilo Iela tra le isole greche mentre ammazzano suo padre attacca Pileo il porto di Atene riparte subito e comunicargli la ferrata notizia è difficile la sera stessa del delitto Margherita regina vedova ha mandato un telegramma al fratello Tommaso duca di Genova grande ammiraglio della flotta d'Anconi Umberto assassinato non ho forza di aggiungere altro ti prego andare incontro a Vittorio e annunciargli la terribile notizia Vittorio arriverà forse in giornata a Reggio il duca spegnisce una torpediniera sull'ipotetica rotta del nipote il 31 il principe ereditario giunge in vista della costa calabra è mattiniero sta sul ponte e il suo aiutante di campo è il generale brusati dal semaforo di capo dell'armi segnalano quelle bandiere il re è gravemente malato il principe deve muoversi subito alla volta di Monza e un'ora più tardi la torpediniera mandata da Tommaso di Genova sfila contro il loiale recando la bandiera a mezz'asta nel vento e Vittorio Emanuele capisce in un lampo il re d'Italia è lui che uomo è questo giovanotto che in un momento tanto drammatico della storia d'Italia due anni dopo i fatti di Milano a seguito dell'assassinio di Umberto alla vigilia del primo grande sciopero generale è destinato a regnare sugli italiani dalla politica è sempre stato deliberatamente tenuto lontano come vuole la tradizione di famiglia in casa Savoia si regna uno alla volta è pronto è preparato ora a salire in trono e ad affrontare un compito quasi disperato sarà pronto il popolo in pratica non lo conosce la gente lo ha soltanto visto così di tanto in tanto con sorrisi maliziosi comparire in pubblico goffo ritroso afflitto da mille tipi quasi un nano reso ridicolo da repompose uniformi militari e dalla necessità di presentarsi a cavallo dei Savoia tradizionali non ha nulla suo padre era un pezzo d'uomo dai grandi baffi imponente femminiere chiacchierone suo nonno era sì tozzo ma vitale e gagliardo e quanto a donne è meglio non parlarne lasciava figli illegitimi in giro per il Piemonte come uno dimentica i guanti qua e va persino il bisavolo Carlo Alberto gli era fisicamente estraneo alto quasi due metri spirituale del volto anche lui tormentato dal demone del senso pur tracchisi di coscienza e ascesi mistiche il padre e nonno erano stati devoti a santa romana chiesa almeno in apparenza vittorio emanuele secondo per paura dell'aldilà della sua ignoranza di campagnolo e un verso perché era convinto che credendoci si toglieva ogni fastidio speculativo il nuovo re è il primo Savoia miscredente atio detesta i preti non vi non crede in dio non va a messa si è fatto le sue convenzioni fatto in religione sui filosofi e sui libri di storia forse unico del casato e colto ha studiato bene ha letto bene coltiva certi suoi interessi culturali non peregrini la numismatica la geografia le scienze conosce molto scespi la memoria parla correttamente quattro lingue è sempre informato e curioso se si pensa che suo padre e suo nonno non erano in grado di scrivere una rete in italiano corrente era già un bel progresso certo alici poetici capacità di capire le segrete bellezze dell'arte immaginazione fantasia meglio non parlarne il suo sapere è dotto ma pedestre davanti a un quadro la sola curiosità che prova di riconoscere i luoghi e frequentare i concerti lo annoia morte a teatro va solo se lo obbligano considera d'annunzio un gigione esaltato non si può avere tutto dalla vita è cresciuto male senza affetti quasi emarginato e molto gli va perdonato anche per questo suo padre e sua madre erano primi cugini e si erano sposati perché il matrimonio era combinato a livello politico da quelle nostre geneticamente sospetto era nato lui brutto piccolo sgraziato quasi deforme sua madre aveva praticamente rifiutato e per di più l'apparente legame dei due giovani genitori sabaudi si era subito interrotto umberto era tornato alle sue amanti margherita alla prevista condizione di moglie bianca e di bellezza da rappresentazione dinastica il piccolo affidato a precettori severi e spesso stolidi era rimasto solo educato con durezza umiliato nella sua condizione fisica e felice per anni lo avevano vestito la donna facendolo giocare con le bambine divenuto più grandicello i compagni selezionatissimi che gli imponevano non osavano deridero pubblicamente ma dietro le spalle si beffavano di lui e lo commiseravano il che ancora peggio il ragazzetto covava profondi rancori contro tutti contro la famiglia contro gli amici contro il mondo contro se stesso che adolescenza che giovinezza che preparazione alla vita può essere quella di un uomo cresciuto con tanti complessi e in una solitudine interiore così lacerante il suo dressage regale era stato opera del severo colonnello egidio osio il quale lo aveva affidato margherita così aveva deciso di farne un militare un re in armi tutta la sua mentalità lo portava verso questo traguardo vittorio più che accettare aveva dovuto sottomettersi il risultato era stato nel principe un ulteriore disprezzo per quanto fosse frutto di creatività di ingegno provvisatore di genialità quasi un incapponimento feroce in una serietà limitata ottusa intransigente però portava a giudicare uomini e cose col metro di un realismo senza apertura ma in conclusione un uomo severo e gretto sparanino sprezzatore di ogni fasto e esteriorità deciso a riportare la monarchia e la corte in un regime borghese riservato che facesse dimenticare le inutili pompe e le mattane della regina margherita per tutto sommato è possibile dire un savoia sbagliato e anche nella scelta della moglie si era mostrato diverso mentre carlo alberto aveva sposato maria teresa figlia del granduca ferdinando terzo di tuscana e vittorio emanuele secondo maria dellaide figlia del granduca daniele d'austria e umberto prima primo margherita di savoia genova tre donne importanti lui era andato a scegliere se una sconosciuta principessa montenegrina figlia di un capo tribù rosso e selvatico allevata a collegio smonli di leningrado per carità degli imperatori di russia che avevano la benevolenza di proteggere quella ragazza bella e povera ma non fosse altro che il principe ereditario aveva carattere se piantava un chiodo nessuno riusciva a fargli cambiare idea così era stato per le nosse ecco la tescandagine e l'intransigenza in fondo queste sono le sole carte buone che presenta il momento di mettersi in capo la corona

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