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The transcription discusses the history of Legnano, an ancient town in Italy. The origins of Legnano are unclear, with theories suggesting it was founded by Gauls or Roman soldiers. There is evidence of Roman colonization in the area, including the discovery of Roman tombs and artifacts. Legnano was an important transit point between Milan and Switzerland, and even Charlemagne established an annual fair in the town. The history of Legnano is complex and includes the rule of noble families and the influence of the Catholic Church. The transcription ends with a mention of the continuation of the story in the next episode. www.redijoe.it e la storia continua Apro una puntata abbastanza lunga su Legnano, legnano storica. Legnano è comune dell'ex circondario di Galarate, in parte è passato a costituire la nuova provincia di Varese, capoluogo del mandamento omonimo. Il territorio che, in parte agricola, produce con prati irrigui, fra boschi, apineta, cereali e foraggi. È la Liciniacum dei latini, situata sulla riva destra dell'Orona, che la divide da Legnanello sulla strada del Sempione. Le origini di Legnano sono molto oscure, non ne parlano le vecchie carte, né le tradizioni locali aiutano le indagini. Notizie interessanti furono raccolte da Cesare Cantù, dal Giambattista Remondi, dal Guidi, dal Grampa, dal Quaroni, dal Suttermeister per le vestigie romane, da Pirovano, Betinelli e da Pallignano. È stata avanzata l'ipotesi che esso sia stato fondato dai Galli scesi con Belloveso nel 600 a.C., mentre le più antiche tombe trovate al dintorno risalgono a 400 a.C. e hanno le caratteristiche delle tombe romane. Ciò conforta l'altra opinione, che vuole Legnano fondata dai soldati di Scipione, e l'etimologia Liciniacum la valorerebbe, essendo parecchi capitani dell'esercito romano contrassegnati dal nome Licinio. Si vuole che il console Lucio Licinio Crasso, detto il ricco 93 anni avanti la nascita di Cristo, essendogli toccata in reggimento la Gallia Cisalpina, guerreggiò in Vallolona con Quinto Muzio Scevola e desse lui stesso, a questo borgo, il nome di Forum Licinii. Che vi fosse una colonia romana può far prova, ripetersi l'aver ivi trovato verso Levante e Ponente, urne e sepolcrali, anfore, stoviglie di terra, con varie monete di lega degli imperatori Massimino, il Pio, Aureliano e Probo, e le scoperte proseguirono specie dopo il 1926 e si raccolsero monete anche dell'epoca di Augusto e di Costantino, lucernette fittili, balsamare in vetro, monili muliebri in bronzo, attrezzi rurali in ferro, tutti conservati nel civico museo locale e già nel 1887 vari cipi e aree della migliore epoca imperiale erano stati trovati in frazione San Bernardino. Anche negli scavi per la costruzione del detto museo si trovò un piccolo sepocreto romano che aveva avuto un'utilizzazione precedente alla seconda epoca del ferro, cioè da sei a quattro secoli a.C. Altri reputano che l'origine di Legnano, più che militare, sia agricola. Una cosa non escluderebbe comunque l'altra. Il nucleo sarebbe stato costituito da agricoltori che, trovando un terreno fertile, si fissarono le rive dell'Olona, anticamente chiamata Oleunda e poi Orona, e vi edificarono le loro capanne, forzate anche dalla necessità di difendersi dai lupi che infestavano le selve circostanti. Altri hanno chiamato Legnano Vicum Agri Seprientis, nome rimasto a una contrada locale. Nelle antiche carte venne correttamente chiamato Lignano, Livian, Leoniano, Legnano e persino Ledeniano. E fin da quei tempi la nobile famiglia Cotta li possedeva un forte castello con molti terreni. Il civescovo Pietro di Milano del 789 cedette le rendite di Legnanello al custode della basilica ambrosiana Frate Diacono. E nella persecuzione mossa da Guido da Velate, al civescovo di Milano, a Santa Rialdo, 1066, questi dovette fuggire di nascosto dalla città, con un solo compagno di nome Siro. E dopo varie vicende si ritirò in un castello di Erlenbardo, che l'andolfo, il vecchio, ci ha detto essere appunto quello della famiglia Cotta in Legnano. E nei secoli XI, XII e XIII Lignano fu pregli arcivescovi di Milano e vi fissò la sua sede l'arcivescovo Leone da Perego, capo dei nobili cui Martino della Torre, alla testa del popolo, aveva cacciato dalla città con tutti i canonici ordinari. L'arcivescovo rifondò un palazzo magnifico e vi morì nel 1263. E la prima sicura traccia storica risale al 782, anno in cui, a proposito di un'accessione di beni, si nomina Legnanellum, il Leone dell'odierna città che abbiamo più soprannominato. E la giacitura di Legnano, intermedia fra Milano e la Svizzera, ne faceva fin da allora un importante nodo di transito. Tant'è vero che lo stesso Carlo Magno, appunto in Legnano, istituì quell'importantissima fiera annuale che tutt'ora regolarmente si tiene primi di novembre e per l'appunto denominata la Fiera dei Morti, fiera che, con quella di Senigallia, è fra le più antiche dell'Italia. Continua con la prossima puntata www.redigio.it E la storia continua Sottotitoli e revisione a cura di QTSS