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Leonardo, i codici è un tesoro inestimabile e sono esposti in famiglie apprezzate edizioni a stampa. La famiglia rinanese espone i suoi gioielli, faranno bella mostra di sé nella sala delle vetrate le edizioni a stampa dei codici e alcune raccolte di disegni leonardeschi che furono acquisite dal suo dirizio, preseduto dall'ora Luigi Caironi, in forza dei legami intrattenuti con il professore Augusto Marinoni, tessera d'oro dell'associazione. È un'occasione, quella offerta dal 500esimo della morte, che permetterà a tutti di ammirare da vicino una delle espressioni più fedeli del multiforme genio vinciano, quell'insieme eteroseneo di fogli e tacquini, poi assemblati nei codici, dove il maestro annotò osservazioni, idee anticipatrici, progetti visionari, vergati dalla sua scrittura contraria e illustrati da quel tempo prodigioso nei disegni. Se molteplici furono gli interessi di Leonardo, altre tanti si ritrovano dispegati in queste pagine, insieme con i pensieri, conti e vicende quotidiane che sorprendono squarciando pagine di attività rigorosamente speculativa con l'irruzione delle occupazioni più spicciole. Del resto tutto quello che occupava la mente del genio finiva su quei fogli. Forse fosse un'intuizione che soltanto dopo qualche secolo si sarebbe concretizzata come un elemento naturale, colto in una passeggiata o una istantanea del momento, legata a quelle incombenze pratiche cui tutti gli uomini devono sottostare. Nella sala Luigi Caironi i visitatori potranno trovare, anche aperte, le preziosi edizioni dei tre codici conservati in Italia, l'Atlantico Tribuziano a Milano e il Volo degli Uccelli a Torino, una buona parte dei dodici manuscritti di Francia, ricavati da quaderni e tacuini di piccolo formato, dove si incontrano i progetti più immaginifici di Leonardo, quali la vite e l'elicottero, la macchina volante, il ponte a una sola arcata sul Bosphoro e una città su due livelli, l'Arlondel, conservato al British Library, e l'Ammer, di proprietà di Bill Gates, dove predominano gli studi matematici e fisici. Ma ci sarà spazio anche per le raccolte di disegni in rigoroso ordine cronologico, dove si allineano, per i più diversi soggetti, rielaborazioni e arricchimenti di quanto osservato dal vivo. E questo nel nome di Leonardo. www.redigio.it. E la storia continua.