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www.rediso.it. E la storia continua. Eventi a Legnano. A ottobre, due incontri per il centenario di Legnano, organizzato da liceali sempre. Giovedì, 3 ottobre, alle ore 21 a Palazzo Leone da Pergo, ci sarà il professor Giorgio Vecchio. Il secondo appuntamento è per martedì, 22 ottobre, nella sede della famiglia legnanese con i giovani della Politics Arm. Una città tra passato e futuro, tra briografia e agenda, e saranno due incontri nel mese di ottobre a restituire gli elementi consolidati della storia di Legnano fino a oggi e quelli che concorreranno a scrivere i capitoli degli anni a venire. Il primo, Biografia di una città, in programma giovedì, 3 ottobre, alle ore 21, presso Palazzo Leone da Pergo, a Legnano, verrà impegnato nelle vesti del redatore e il professor Giorgio Vecchio. Il secondo, Legnano 2024, un ogguardo giovane al futuro, è in calendario per martedì, 22 ottobre, nella sede della famiglia legnanese e sarà condotto dai giovani di Politics Arm. Entrambe le serate che rientrano nel calendario delle celebrazioni del centenario di Legnano, città, sono organizzate dall'Associazione Liceali e sempre secondo appuntamento a come partner la famiglia legnanese e il Roterich Club di Castellanza. Nel primo incontro Giorgio Vecchio, nato a Como, ma legnanese da molti anni, inquadrerà la storia recente di Legnano concentrandosi sui momenti più forti del suo processo di trasformazione, il periodo degli anni 20 e 30, quello degli anni 50 e 60, per finire con l'ultimo scampolo del Novecento. La riflessione conclusiva di Vecchio riguarderà l'identità legnanese, che cosa distingue e rende legnano per quella che è. Legnano È passato il quarto giorno accademico, facciamo iniziare. Io ho avuto un saluto caramolo di voi che mi non avevano forse conosciuto all'ora di iniziare la giornata. Concludivi per aver filato le prime fiocce con il frizzolino autunnale e vi è arrivato qui. Questa serata, questa conversazione che faremo con il professore è stata proposta dall'Associazione Italia di Sempre in occasione proprio del centenario di Legnano Città ed è stata sostenuta dall'amministrazione comunale. Devo dire che sono partner di questa iniziativa anche, oltre al Comune di Legnano, famiglia legnanese, è qui presente il signor Giorgio Grusatore in rappresentanza della famiglia legnanese e anche la signora Carla Marioni. In rappresentanza del Comune è presente l'assessore Anna Pavà e inoltre sono partner alcuni ragazzi. Sono i ragazzi di Politistazza, è una loro rappresentanza, e poi vi dico anche perché, ed è partner anche il Rodrali Plaza di Cartellanza ed è qui presente il sensore Andrea Ricce. Perché inizio proprio con i giocatissimi. Abbiamo pensato a due sguardi diversi in occasione di questo centenario di Legnano Città. Uno sguardo sicuramente al passato che costituisce un po' la nostra storia, le radici su cui costruire qualche cosa. È un passato che sicuramente per molti sa di ricordi, sa di nostalgia, sa di stanzi e leggi anche vici o raccontati dalla famiglia. Ma anche un sguardo verso il futuro. Quindi a questa serata ne serveva un'altra, che sarà il 22 ottobre, e che sarà in piccolazza Legnano 2024. Uno sguardo giovane, al futuro, e totolino giovane, perché abbiamo voluto dare la voce alla generazione stessa e in particolare a dei ragazzi particolarmente intrattenuti che sono i ragazzi di Cogliustab. Simone è qui, lo indito per un saluto, così come indito Andrea Vince come Presidente della Rota di Clau Cancellata, indito l'assessore Anna Papagno, rappresentante del Comune, e indito il signor Giorgio Busatori, rappresentante della famiglia venenese. Cominciamo dalle voci che daranno lo sguardo al futuro. Grazie a Simone e grazie a tutti per essere qui. Prendo solo due piccole parole su Cogliustab, questa associazione fatta di giovani per giovani, creata nel 2019 ma già in alcuni anni ha già avuto un bel successo, tanto che quest'anno ci piace aumentare l'unico dibattito elettorale che ha iniziato a Milano. Uno dei nostri primi, una delle nostre battaglie si tratta dello scambio religio nazionale. Quindi la famiglia delle 22 non farà soltanto un punto di vista giovanile, ma spazio. Si baserà probabilmente sullo scambio di opinioni, sul confronto del passato, delle generazioni, sulla loro visione, e dopo la visione, e quelle che le generazioni hanno in mente per considerare la nostra cultura. Quindi ci saranno 22 per un evento di confronto, ci saranno anche un breve discorsivo, questo è un evento, in quel punto faremo delle servizie per la repubblica di Milano. E l'altro ci saranno anche i ragazzi del liceo, di Milano che ha fatto parte di questo progetto che si chiama come loro progetto di rivolificazione della città. Grazie. Grazie, credo che tra i numerosissimi centinaia di eventi per commemorare i centenari, questo sia sicuramente un desiderio proprio a te, perché proprio facciamo memoria di quello che è successo a Milano, grazie a te lo so, in questi cento anni. Un saluto da parte dell'amministrazione tutela e del sindaco in particolare. Come forse sapete, il sindaco è in questo momento all'aprile, non è stato, non ha avuto l'occasione di studiare il signor Bernasconi, non è stato qua, per celebrare il 3 ottobre che, come sapete, è la giornata della memoria e della condizione. Quindi siamo legati stasera da un signor, da un ponte, proprio con la prima cittadina di Legnano per rievocare la memoria ed espressare l'accoglienza. Ci tengo a dire con un pizzico di orgoglio che Legnano è anche uno dei posti comuni della città metropolitana che ha accolto la solicitazione del prefetto e ha risposto creando una condizione di accoglienza straordinaria quindi abbracciamo tutti i proceduti di accoglienza e di autonomia internazionale. Quindi buonasera a tutti e ringrazio la memoria. Grazie. Buonasera a tutti. Sì, come potete vedere, noi non manchiamo mai di nessuna iniziativa, però stasera voglio accennare a un'altra iniziativa fatta dall'Associazione Comunitaria di Legnano che è avvenuta in presso della Comunità Legnano. Renti, salvo perché vanno duri lo speciale del centenario di Legnano. Chi può sentire il caso o non ha potuto prenderla nell'urgente può rigorgarsi in posto se l'hanno persa in stanza giusta. Grazie. Buonasera a tutti. Io sono Luigi, il proprietario dell'Organizzazione Cartellana che è il sponsor dell'iniziativa. La nostra socia, Cornella, ne ha convosti in queste due iniziative e credo dal punto di vista sia da parte di Legnano, molto mai, ma anche dal punto di vista di un lato del territorio molto legata a quello che noi noi stiamo, quindi abbastanza seguente. Quindi grazie per l'opportunità e grazie a tutti. Il nostro protagonista è il professor Giorgio Vecchio che viene a un curriculum molto denso che cercherò di fare a modo lino. Per prima cosa, bisogna dare un curriculum, ma io per prima cosa sottolineo che è uno dei brillanti e studenti del nostro Liceo Legnanese. Liceo scientifico legnanese, uno dei brillanti studenti che ha avuto un'assertanto brillante carriera professionale e percorso personale, direi. Infatti Giorgio Vecchio si è laureato in Scienze Politiche all'Università Cattolica di Milano, ha avuto docente di Storia Contemporanea all'Università Cattolica, docente ed è stato anche ricercatore. Nel docente, presso la Facoltà di Lettera e Filosofia dell'Università dell'Università di Milano di Parma, titolare i corsi di Storia Contemporanea e di Storia dell'Europa Contemporanea anche all'Iulma e alla Cattolica di Milano. A sua mente, è Presidente di tanti comitati scientifici. Il Comitato Scientifico della Fondazione Oprimo Mastorale dell'Istituto Alcide Terzi di Rinaldina è membro anche a livello nazionale di comitati scientifici, in particolare di quello che si occupa del Sistorale di Legasteri ed è autore di pubblicazioni. Tra le pubblicazioni, le prime che vi voglio citare sono, con seguito, in questi volumi che ho voluto sottolineare e portare anche tutti. Attacco le tue bellissime introduzioni ai due libri che sono stati pubblicati in occasione del 56° anniversario di conversione del Viceremmenese e, successivamente, in occasione del 75° anniversario. E vi suggerisco di riprendervi e di leggere un po' sul primo anche come si è formato il Viceremmenese in una città con un particolare periodo storico e come è evoluto il modo di frequentare e di vivere negli anni successivi. In modo 3, è autore di pubblicazioni tra cui le più recenti sono La storia dell'Italia Repubblicana, L'Italia Menorata, facile per salvare dallo Dio 150 anni di storia, Il Corpio dello Cristo, Cattolici nelle resistenze europee, Storia della democrazia cristiana scorsa adolescente del 2023, I fratelli Sergi, La storia e la memoria. Si è dedicato comunque a un grande conoscitore di storia contemporanea, di storia locale, di storia alimenese e ha pubblicato altri libri tra cui Giorgio di Tuerva, Legnano dello societo, La storia, la biografia di Barbaramenti e tanto altro. Entriamo qui con Silvano Genico a dare la parola a Giorgio. Grazie. Grazie, buonasera. Ci sono già due riti di partenza. Il primo... Allora, dicevo che ci sono due riti di partenza. Il primo che tenga la mia voce per formarmi due. Questo va bene. Questo va bene. La seconda è che quando si fanno queste conversazioni davanti a un pubblico che ha vissuto in larga parte le cose che raccontano, ti ripiene gli acqua. Uno alza la mano e gli dice ma non hai parlato su questo, non hai letto quest'altra. Quindi queste sono le situazioni che ciò mi serve di cavarmela. Come vedete, io poi sfiguro lo schema che devia proietto e farò degli intervalli di fotografie, così susciterò la nostalgia di qualcuno e la curiosità dei più giovani che alcune aspetti di Legnano sicuramente non li hanno mai immaginati. Allora, cercherò di sintetizzare le cose non facendo una storia complessiva di cent'anni di Legnano che è impossibile, ma concentrato sulle trasformazioni del volto della città, quindi dell'urbanistica, dei palazzi, delle case, delle chiese e la trasformazione del tessuto sociale. Le considerazioni sulla vita politica, amministrativa, economica mi serviranno solo di esprimazione per collegare le cose e richiamarle molto velocemente. Ci sorprenderò tra i periodi che ritengo particolarmente cruciali quello degli anni 20 e 30, quello degli anni 50 e 60, quello degli anni 80 e 90. Naturalmente sono indicazioni di massima. Cominciamo dagli anni 20 e 30, perché secondo me sono gli anni di una prima profonda trasformazione di Legnano. Legnano perde quello che è stato il suo volto tipico per tanto tempo, quello che era un volto di paese sostanzialmente. Un paese che aveva dato naturalmente alle sue industrie fin dall'Ottocento, ma complessivamente era e rimarrà ancora un po' un paesone. Però negli anni 20 e 30 comincia la prima trasformazione per assumere il volto di una città più moderna e più in linea con l'Ottocento. Gli anni 20 e 30 è una città stabile dal punto di vista politico e amministrativo. Naturalmente dal punto di vista politico e amministrativo la stabilità è assicurata dalla dictatura fascista che comporta che non si eleggono più gli organismi amministrativi, si distinga se ce n'entrerà potestà che sarà nominata direttamente dal pregetto sotto il controllo del Ministero dell'Interno e quindi del Governo. In ogni caso ci saranno in 20 anni solo tre potestà. Ma anche dal punto di vista della situazione eclesiastica la stabilità è forte. Cinque parroci in tutto per le quattro parrocchie perché in questo periodo dalla prima alla seconda guerra mondiale sono l'ultima che ricambia il parco nel 1937. L'altra quarta e gli altri tre parrocchi di Stamania, San Domenico e Redettore hanno sempre lo stesso parco. È però una città che, dicevo, comincia ad avere momenti di transizione nel suo volto che vedremo tra poco ma è anche una città che comincia ad avere nuove professioni, nuovi servizi seppure la struttura produttiva e commerciale sia appunto sempre quella. Struttura produttiva basata sulle grandi buste tessili e sulla meccanica che iniziava da Franco Tosi. I servizi, il commercio legato alla distribuzione territoriale dei negozi perché, come sappiamo tutti, i supermercati, le grandi città commerciali sono da tirare a venire. E quindi una situazione anche di controllo del territorio di tutti i stessi politici e negativi che avviene grazie a i negoziatori, a tutti i venditori, a pagottiere, a troviere che fanno tutto quello che succede nella loro via o nel loro quartiere. Peraltro la novità avviene anche sotto altri effetti. Il baglio che causa un primo esordio sfortunato perché c'è anche un incidente mortale nel 1932 e poi riprende solo nel 1935-39 con mille problemi che derivano poi dal fatto che si va a celebrare una vittoria dei comuni lombardi dell'Italia contro quei tedeschi che in realtà stanno diventando i nostri alleati politici e militari con l'alleato particolare dei comuni politici. Le condizioni sono costanti e stabili anche per quanto riguarda il discorso religioso. Non possiamo entrare nei particolari. È una situazione che rimarrà stabile almeno fino a tutti gli anni Cinquanta. Le grandi feste religiose, le processioni, le manifestazioni pubbliche, l'alleanza stretta diciamo così, tra le pacifiche e quelle religiose è una città che dal punto di vista politico cambia per via dell'instaurazione della dittatura fascista e pacifica con la morte una città che deve essere rossa politicamente perché i risultati elettorali e i turni successivi alla prima guerra mondiale quindi le politiche del 19, le amministrative del 20 e ancora le politiche del 21 sanniciscono che le sinistre, prima il Partito Socialista da solo poi il Partito Socialista che è il neonato partito comunista d'Italia, è che queste sinistre hanno la maggioranza dei voti in città. E questa pacificazione condotta con la forza significa che nel 22 imitando quello che succede a Milano, Palazzo Marino i squadristi in Palazzo Palazzo Maliverdi che con la porta si compringe l'amministrazione regolarmente eletta da D'Astene per preparare con la pubblicità del prefetto nuove elezioni con la presenza solo della lista dei fascisti e degli alleati del movimento. L'alemiano antifascista continuerà però a sussistere e prenderò le dinamiche nazionali è stato calcolato che almeno un centinaio di legianesi sono regolarmente schierati come sovversivi e quindi sotto il controllo delle forze. Questo è un esempio che è stato insegnato con il vostro permesso qualche tempo fa nell'ambito degli studi che uscirà tra poco un libro sull'assistimento di Giovanni Novara che era lato perché vedeva il diario di 9 maggio ucciso nel luglio del 1922 e quando esattamente cent'anni fa, in seguito al delitto Matteotti sia un sussurdo antifascista che poi riporta paesi, partiti concreti, positivi questo ritaglio di un cronaca giornale vedete c'è qualcuno che mette un grande ritratto di Matteotti con due nastri rossi davanti alla cartella dei caduti a Cimitero. Ovviamente le forze d'ordine lo tolgono immediatamente ma poi compare ancora una fotografia più piccola proprio dove c'è la tomba del socialista Novara ucciso prima del dittato. Ecco, dicevo che una città con la forza e l'esigenza del fascismo. Il decreto 15 agosto del 24 ovviamente di Vittorio Reggietto dà alla città italiana l'appunto di titolo di città. In quello stesso anno ricevono al loro titolo due adolescenti che sono Dentio e Albiago. Dentio perché? Perché è la città dove è nato Papa Pio XI. Albiago perché è il centro che sta risorgendo dopo essere stato distrutto totalmente durante i combattimenti del 1916. Ti chiedo un po' quel problema, se questo riconoscimento di città possa funzionare a reggere la città per affiscare consenso di Matteotti non è così. E' stato fatto con l'intenzione del re e va sventito che Mussolini quando visita la città di Legnano il 5 ottobre porti il diploma per capire qual è l'indirizzo. Perché non coincidono le date e soprattutto perché ti va a controllare la cronaca della visita di Mussolini a Legnano sulle basi del popolo d'Italia che era il quotidiano personale di Mussolini e ti vede che non c'è, assolutamente c'è, lui va alla Verrocchi, va alla Corsi quindi non c'entra nulla. E' un'indirizzativa sovrapposta. Comunque a parte questo particolare non significante ricordo che quella spaventata a cui accennavo prima significa che si succede a lui in Legnano parliamo prima come sindaco poi come potestà scavavo la letta come potestà e indirizzavo il giro quindi come del termine di commissario quindi questi tre uomini girano tra di loro e controllano la vita del paese e della città. La città di Legnano cambia però molto cambia molto per diversi attori sicuramente il comune sicuramente particolarmente la città sicuramente il Verrocchi che in primatica è sovrapposto all'industriale qui c'è un elenco abbastanza significativo di novità che appaiono in città e nel territorio come vedete si parte dall'inaugurazione del panatorio della cittadina l'inaugurazione qui al di fuori del comune ma comunque in carezza legnana dell'autostrada e poi c'è qui l'acquedotto di Piazza Franco Trieste ovvero davanti alle Sormandini la pavimentazione le strade erano ancora a terra, non su asfalto il Verrocchi il nuovo istituto di San Gerardo il maniero Lampugnani che viene montato per quello che si può e rimontato ovviamente per quello che si può e diventa il museo civico poi la chiesa il palazzo del tutorial poi ancora il carcere mandamentale nel rione di San Martino le nuove cuore che sono i pianici il parco delle rinembranze su cui fra poco interrogerò i giornali l'inaugurazione della facciata della chiesa la chiesa di San Domenico la chiesa di San Domenico che è l'attuale posistaria la fontana di Alcudero-Crimù che è la piazza di San Mario la dritta in alcuni tratti del sistema in modo che sia omogeneo come la via di estensione la via di Sant'Otonio che è l'attuale via Cerambelli e tra tutto quello che sta qua c'è anche la piazza a 4 novembre dove c'è il teatro o un'altra, innanzi attuale la vecchia sede della Caliglo che è un bel palazzo che si deve ricordare è molto più bella dell'antico che c'è adesso e il palazzo Perfettori che è quello dove oggi infatti sia la fabbrica della pizza e che è stato l'ultimo palazzo delle poste e poi la biblioteca dove c'erano gli anziani che andavano a morire e chissà se qualcuno solo dei giovani e degli anziani si è accorto che ci sono ancora in quel palazzo i segnali delle cassette per le lettere sono insieme tutti nel muro sono stati cementati però ci sono 4 o 5 fessure cementate dove si era lasciati per imbucare la porta per la città, la porta per l'Italia la porta per l'Estero, eccetera quindi ci sono anche tanti buche d'agli che ci fanno capire come succede e poi ancora non è finita è costruita la chiesa di Santa Teresa la casa dell'Isra in via Milano e esiste mai un cortile di palazzo a Malinferdi che non era come lo vediamo noi oggi perché all'interno c'erano dei tipici parte del palazzo con fissione di bosca quindi si smantella tutto si abbia un'alba fabbricata è sistemata la piazza del mercato ovviamente quella per noi destra è in dettaglio di spunto in via Marconi c'è la sede, quello che oggi chiameremmo cittorio che serviva per la cicenza alle madri alle sue erbere, ai bambini come l'ogare nazionale di maternità e infanzia poi l'archeologica ideografica ai rovi e infine come vedete sono tantissime opere pubbliche che ritengono diversi attori comune, partito fascista, la chiesa gli industriali che però cominciano a configurare una città che non è più il Paesone dell'Ottocento cominciano ad assumere un volto dove c'è il testo questo è il Parco delle Risembranze ci stanziate a vedere voi se non lo sapete io vi insegnerò il pallo come la pandemia di quello bello non avete mai notato perché questi muri in parte sono rimasti attorno alle bombe d'interarriba ma sono i muri originali del Parco delle Risembranze io ce ne andavo a guardare da bambino piccolissimo era il vecchio cimitero di Legnano che viene ripulito se chi vorrebbe a recuperare i resti umani e le ospite che ci sono si fa il cimitero dall'alla parte e questo diventa un piccolo parco verde che poi si deriverà a fine degli anni 50 per costruirci sopra le cose che ci si deriveranno questo invece era il corso stagio e gesto come vi presentavo all'ora poi vediamo un'istantanea deduzione questo è il corso Cimantelli e la zona dietro si intravede un pezzetto di champagne della dieta sulla testa qui stanno costruendo la casa del Palindra in Pia Milano che poi viene ripresentata in questi progetti e a fianco c'è una delle tante manifestazioni fasciste che coinvolgevano il Palindra e le varie fasce di organizzazione umanistica questa invece era la piazza del Mercato costruita all'ora e questo è naturalmente la Bologna che lì operava questa città di cui appunto prendiamo il volto con la sua massima lo dicevo prima è ancora un punto di riferimento che seppure industrializzato sta a metà dell'attaccare perché c'è un rapidissimo la popolazione è abbastanza stabile anche se cresce di 4 milioni da lì nel suo interno e però rimangono le fasce di una società contadina ci sono le cascine che funzionano ancora da cascine a Tarasco, a Montefiore, a Bologna eccetera c'è ancora la centrale dell'arte quella bella poi che sia più tenevoso e c'è la festa dell'uva che è un'altra delle tradizioni che vivete in tanti centri stagiali di quel tempo e c'è l'uva del grano che coincideva naturalmente con l'alimentazione con l'alimentazione dicevo anche che la legnana di quegli anni ha una cultura commerciale e professionale stabile e sempre a metà tra la città e la campagna le panetterie le salumerie, le macellerie i 14 negozi di droghe e coloniali dove le droghe naturalmente lo significano faccia da lavorare umana ma significa le spezie e il tempo e quant'altro che potrebbe succedere ma è curioso che da un annuario della città che è stessa dialettica pubblicata nel 38 con tutti gli indiritti, i nomi degli crescenti si vede che all'inizio dell'anno 38 ci sono 22 circolini unicoli che non sono i bar, che sono un'altra cosa 41 trappolie 11 binari 27 rosterie che non sono i pochi ristoranti 28 rosterie quindi è anche un tessuto dove il vino gira e dove tutti i fagi la strada operaria in larga maggioranza a mangiare c'è la spolazione e poi i lavori che si titolano come era quella legnano l'immaginate nella legnano pioggia quattro calistrai due commercianti del piazza un cordaio due bacchini da piazza tre grattigie tre grattigiori di piazza perché il frigorifero aveva un uso di frigorifera di piazza quattro istrumenti due manifestanti due stellai cinque stoccolai cinque pietre pubbliche tre grattigiali quindi si abbassa questa legno di professioni per capire appunto la mescolanza tra città e campagna tra Italia e Indigna e il lavoro dei stellai per mangiare qui sono le immagini sempre dietro campagna c'è una pietra più lunga l'estremità 31 cm quindi vedete come si gira i produttori e i commercianti si danno appuntamento per questa festa con i costumi e così via rimane dunque tutto c'è il titolo di città ma è veramente una città o è un paesone ancora certo senza onore naturalmente io credo ma a livello mondiale sappiamo che non cambia questo volto Legnano è per sua grande fortuna esente da movimentamenti se studiamo quell'occupazione occidentale che avviene a legno nero che tra l'altro c'è in Ostova con tutto il suo calico di monstre di mutilati quindi nel 45 nel 50 quel volto che si è costruito negli anni 20 e 30 è inalterato però c'è anche un volto sembra cinico ma in tante situazioni cominciate dalla Germania i bombardamenti a tappeto che hanno distrutto i piani mutilati ha poi un risultato positivo se non credetemi che è cinico perché in gran parte la Germania può costruire di nuovo le sue industrie con l'aiuto americano naturalmente, ma investendo direttamente in macchinari moderni macchinari tecnologicamente avanzati cosa che non succede in varie industrie italiane, cominciare da Cecchio Pellini alla Targana-Centrua c'è andrà in crisi via poco proprio perché non è la capace e effettiva per ammodernare i nostri sistemi macchinari in modalità di produzione quindi pensate anche ai risultati pubblicitamente di crescita che portano delle tragedie come quelle della Germania Comunque a parte questo che prevede una terza considerazione Germania non rimane all'inizio del 1950 dicevo l'alleghiata dei decenni precedenti con i cambiamenti che abbiamo citato e dove però c'è la pagina di Berzambasco c'è il monumento a Coriero o è chiaro che si va a vedere l'alleghiata cos'è famoso cosa potrebbe vedere un turista eventuale alleghiato perché tutto il centro è occupato dalle grandi fabbriche il tessuto, il panno, il centro dove vedremo anche questo è tutta inutile e le critiche sono feroci perché ci sono articoli visionari dei primi anni 50 che indicano sulla concreta del paese qui potrei ringarmi con ricordi personali prima rispetto da noi la mia famiglia e i miei genitori arrivano nel 1949 alleghiati a Cuomo appartengono a famiglie delettanti quindi sono abituati a un certo livello arrivano a Cuomo alleghiati sono sconvorsi i parenti che vengono da Cuomo anche da Ucrania a trovare rimangono sconvorsi anche perché i miei trovano due locali a Sienoterra davanti alla chiesetta della Montella con il gabinetto in cortina e i grafacce che stavano per casa e per uno sciocco portarli ma parlo di qualcosa di molto personale un gioco regole ancora nel 1955 se la prende con l'alleghiato Bruca e questo regole è il nostro presente questo è un articolo del 1955 su un giornale del Comune in cui sono tratti di genere la frequenza di unghietta nei muri vicini gli edifici alcini che contengono le medie matriche crete in un abbraccio soffocante al giorno del Centro Comune Cittadino e poi lì si immaginò ed è molto fine come lo scrive i nostri padri che vitero sfruttarono con rapida audacia le nuove possibilità libere di ricchezza trattate da tecnica moderna non si indiziarono gli edifici lasciando per bordo tutte le vite e città senza immaginarne e modellarne con il necessario anticipo di tempo il mondo futuro troppo grande l'opera loro per che si possano portare quasi in pericolo ma le verità che si lasciarono alle nuove generazioni create il compito di ordinare e avvenire il mondo della città molto fine ma anche duro la legnata qui purtroppo non si vede ma nel 1955 vedete dall'alto che è la ferrovia che si incrocia con l'alto qui c'è il monumento che riuscite ad accogliere è tutto diventato di grandi spazio latoni, latanzoni, dell'acqua che effettivamente rendono tipico il volto di legnata ma molto più assicuramente grandibile come funzionano le cose dal punto di vista del Comune Democratico che finalmente torna a essere eletto per i cittadini qui c'è la stabilità ancora ed è una stabilità che corrisponde a quella del governo italiano dopo la prima fase 45-46 con il governo di unità resistenziale con il CLN con il sindaco non cristiano che è uno dei primi a raggiungere di sinistra che finisce in modo assolutamente singolioso con il sindaco Piero Raffini e dal 51 quando si torna a votare a 10 anni di giusta centrista quindi che vuol dire democratici, democratici, liberali, socialdemocratici che esclude l'extrema dretta da una parte e l'estremità sinistra da l'altra sempre con Pecori e poi la svolta nel 61 che inaugura i mandati di un grande sindaco Luigi Marcosi con la centralità di centro-sinistra qui sarebbe bello di un grazie dei particolari perché il fastaccio dal centrismo di centro-sinistra è fortemente ostacolato dalla chiesa italiana che deve funzionare ma anche dallo signor Cantù prego di San Mario e dall'arcivescovo Bucchini di Milano c'è una corrispondenza un po' sconsolata tra il parroco e l'arcivescovo su questo tema non si riesce a bloccare per loro il fastacchio quindi stabilità amministrativa e altri cambiamenti mescolati all'attualità quando riguarda la popolazione che rivolge la crescita demografica c'è vedete da 38.000 a 42.000 fino a 47.000 a fine del decennio 60 migliorano le condizioni militari trasparendo la piaga dei supercolosi quelli della mia età si ricordano che dalle scuole elementari si andavano ai sotterranei del Bernocchi a fare lo schermo Campiglia per vedere se i polmoni erano a posto se c'era qualche primo popolaio su cui intervenire sta per scomparire la poliomelite però scortisce ancora, poi arriverà il vaccino le condizioni elettrative generano l'avvio di costruzioni più moderne ma anche il permanere di alloggi faticenti ci sono delle vie, delle zone attorno a Sant'Ambrogio che adesso sono fatti moderni ma allora faticenti quella prementa via gigante via del gigante dove io ricordo per anni le case erano puntellate come se fosse successo un terremoto con delle bravi che puntellavano da una casa all'altra quello era l'alleghiamo ancora negli anni 50 con la capinella quattro zone scuole della città delle fabbriche che continuano ad essere la forza tra ente di legnano prima leghiamo anche quella sorta di paternalismo industriale che significa anche in positivo creazione di una serie di servizi per i dipendenti dalle abitazioni, le case che erano fatti qualche terremoto a nominare tutti, le edilizie popolari fatti dalla Santoni, dall'Atole dell'Acqua alla Manifattura, di convinti per le giovani operarie di cooperative e facci aziendali come la Santoni dell'Acqua la Santoni e molti altri dove i dipendenti possono acquistare diversi prodotti spero non esista alcuna foto attrezzi a dire e comincia a crescere anche la rete commerciale nel 1952 nasce la Coop nel 1965 c'è il primo supermercato la Janis Market che da poco ha cambiato le situazioni nel 1950 si continua a fare l'attenza nei negozi di possibilità negozi di quartiere progetti, famiglie, banchiere però negli anni nuovi negozi che in precedenza sarebbero stati compensati qualche immagine se lo dice meglio delle parole fredda la cooperativa di Alfredo Tosi dove si andava a fare acquisti con quelle monete come funzionava il sistema se può incuriosire qualcuno il dipendente riceveva un libretto con quel libretto personale che contava la cassa della cooperativa cambiava le lire italiane in 211 c'era anche diversa valore veniva contato tutto sul libretto che alla fine dell'anno in base a quante lire si erano cambiate quindi a quanta spesa era fatta c'era poi una sorta di titolo di negozi che c'erano sui banconi che funzionavano in modo ecologicamente corretto diremmo oggi perchè qui nei negozi non c'erano le confezioni pre-confezionate quindi lo zucchero, il sale, la pasta eccetera, si stesavano e si prendevano le cartocce una famosa cassa da zucchero in quel modo lì i negozi nuovi che vi riconoscete? il divento di cortesia ecco ecco là una legione di cortesia sapete come le legioni ecco ecco non esattamente proprio quei ricordi a Chinesco c'era uno dei pochi negozi dei più importanti negozi per i televisioni perchè la televisione è rotta a partire dal 54 non c'è da cavolo la storia sapendo la legione era il paradiso per i ragazzi perchè era paradiso negli decenni precedenti soprattutto con i casalini come tende, anche cose eccetera ma poi si specializzava anche nei giocattoli e quindi era un sogno per tutti e la giocheria è più grande lo sapevano le gioche erano più grandi perchè sapevano fare un evento e qualcuno ricorda quelle della sua via, del suo quartiere si poveretti palavrazzi è la stessa cultura che è trovata sui tipi culturali e ambientali dunque questa città risente naturalmente del nuovo benessere italiano la situazione della televisione ma anche dell'alberia che comincia ad essere un fenomeno di consumo, di discusso di fuochi risente anche quello che va succedendo in Italia dove tra il 58 e il 63 abbiamo il cosiddetto boom economico in cui tutti pensano al futuro con grande speranza e sicurezza e dove tutti gli indicatori sono positivi quello che mi ha portato quando facevo televisione in università era che in questi 5 anni il suicidio aumenta la ricchezza aumentano i matrimoni aumentano le margine e cadono i suicidi è una società che spera che concretamente la situazione è sicura che le cose andranno meglio però alleghiamoci soltanto ai primi contraposti legativi perchè l'industria tessile comincia a manifestare i segnali di scompesso e di difficoltà e poi ci sono i problemi sociali perchè lo sviluppo industriale del triangolo famoso Genova-Torino-Milano significa un abflusso di immigrazione che non è più come è avvenuto già nel 1800 da parte del paese vicino o della regione che sono le favolissime da Parola o da altre città è un'immigrazione che avviene sia dal nord-est perchè non dimentichiamo che il Priuli-Venezia-Giulia sono terre poverissime tra le spalle per discutere molto sui contragolpi dello sviluppo di quella parte dell'Italia il Priuli che portano in parola le donne di servizio anche qui passate la parola da quello che si usava allora oggi vengono le povere domeniche ecologiche ecc... ma oltre all'immigrazione dalle campagne locali e dal nord-est c'è l'immigrazione sempre prima stessa che oltre a parte degli anni 50 poi tutti gli anni 60 ancora da parte degli anni 70 da parte del meridione con tutti i problemi sociali che questo comporta di accoglienza di rifiuto di disfretto il terrone è arrivato lassù guardate poi immaginabili nella Torino nella Torino negli anni 50 negli anni 60 fanno comunque dei sondaggi e viene fuori una serie di stereotipi preventi che sono identiche ai confronti dei milionari non sto a citare tutto quello mentale che si pensa poi c'è una domandata che è incredibile che fanno negli anni 60 lei farebbe mai sposare la sua figlia a un milionare? mai! ci mancherebbe farebbe sposare la sua figlia a un metro? sì, perchè no non è vero questi sono gli scherzi delle mentalità e degli stereotipi a certi punti a parte questo che probabilmente insegna tutta una serie di problemi sul nord e l'integrazione naturalmente non dimentichiamo che il desiderio si mantiene ancora gli oratori praticamente fanno il pieno di tutti i bambini e i ragazzi almeno nelle centrali e nelle medie e poi c'è un altro sconvolcimento positivo comunque sconvolcimento che è dato dalla riproduzione della scuola mediunica si è approvata con le leggi del governo Tosfani nel 62 che entra in vigore nel 64 che significa che dopo la quinta età non si va più a lavorare perchè erano sperti a farlo o non si vanno alle scuole di avviamento professionale o alle commerciali ma tutti si vanno alla scuola media la scuola mediaunica significa che via via entrano nel circolo educativo e formativo sempre più ragazzi e ragazze con tutto quello che comporta poi in attese in aspettative perchè adesso anche il mio bambino la mia ragazza a me che sono operario apre la speranza poi di andare ovunque e comunque si aprono le strade a quello che sarà il gruppo delle scuole superiori poi dell'università guardate uno dei motivi della contestazione sulla tendenza del 68 è da parte della discrezia che si crea tra il numero crescente di studenti che vogliono arrivare all'università e la retratenza e la mentalità oppusa anche, lasciatemelo dire dei miei colleghi allora, con tutti i progetti che vanno a mettersi a cazzo diciamo la scelta del test per tanti motivi non è possibile indugiare come ho detto però la cittù, che era mancata dopo un governamento della cittù alla crisi di 1950 giusto dieci anni dopo stavano a crescita dell'acqua che non c'aveva queste due culture significano migliaia di dipendenti licenziati con tutto il peso che ne deriva sulle famiglie ma le altre cose anche l'incapacità degli imprenditori e anche l'incapacità dell'acqua è finita in mano a chi ci arriva ahimè partitente dell'Italia che viviamo per scappare in limbo a noi, come vorrebbe speriamo anche della nostra città italiana quella che vorrà riuscire quando la crisi invadesse si verrà in cazzo e anche l'incapacità dell'artificio di questa città per legnato è un colpo occupazionale gravissimo ma è anche un problema di gestione urbanistica la viaggia di prua significa tutta l'area che è in prospetta su Corso Italia il famoso castellaccio dell'acqua significa tutta l'area che si attende l'acqua romana l'attuale acqua roccia e le vernocchie e l'acqua quindi un colpo romano che serve però a ulteriormente ammodernare e migliorare il tessuto cittadino nuovo volto della città italiana il più veloce possibile sia negli anni 50 abbiamo delle novità significative non c'è più il tram fino al 51 il tram partiva da Agosto Senzione a Milano per correggere Senzione e arrivò a Cimabalate traversando tutta la città migliana dal 51 si ferma al capolinea della Canazza dove adesso c'è il posteggio è terribilmente vecchio e stelare lì c'erano le riveste dei tram che poi debussero la via c'è anche qui il ferrocattolo che quando si è stato posizionato in pubblico ormai i tempi che erano accaduti cambiano il schienocentro perché viene costruita la galleria si chiama Reveria Ina nel 52-54 si decide di coprire Roma messo specialmente allora a Naponia a cielo aperto con la costruzione di quella che attualmente si chiama Paceo tra il 55 e il 56 e si diceva che tra i poposi questa trasformazione di modernità viene accentuata poi con gli anni 70 l'hotel Europa così si chiamava allo sbocco di Via Vittoria e Via Roma adesso con la Città Italia il Paceo che tutti conosciamo bene nel 63 c'è il problema di anni 72 si costruisce prima di sottopasso petrolare di Via Vittoria e poi sono venuto i sottopassi ferroviari del 75 la casa di Moso del 69 viene accentuata e anche si apre il nuovo centro parrocchiale di Piazza San Mario nel 72 qui non commento il primo edificio l'ondata di crescita della popolazione sudentesca fa sì che si debbano ripensare le giudizie turastiche ovviamente non posso citare le principali di questo periodo sono appunto le bombe d'Italia e la Libra il nuovo edificio della Bernocchi inaugurato nello stesso giorno nel 58 le nuove scuole bascoli le nuove scuole mattini e finalmente se non lo so se ne siano nuove nel 60 per alcune immagini che non riconoscerete se lo riconoscete perché ho scritto ve li immaginate gli altri sostegni? e quello gli ha detto Puccino Puccino come era diciamo nel 55 questo è l'incidente di Amoristia nel 53 sono tutte immagini preparate dalla Libra e è finita la bomba già finito qui vi faccio notare che via Amoristia e via anche Caterina o Vera non mi interessa tanto le immagini e quando riconoscono e la riconoscono gli altri docenti qui non c'è nulla questo è come c'era Piazza Carroccio prima che venisse coperta mi ricordo che avevo una piazza c'era una si provvede alla copertura in fondo però ci sono ancora tutti gli edifici dell'acqua questa è la ravinella negli anni 50 è un paesaggio ancora fisicamente discapace sarebbe per diversi aspettatori sperimento così questa è mia concoglia con gli impianti Zella e Angel Crua via Concordia e l'attuale Lecate c'è anche un bambino bellissimo che purtroppo potete vedere solo di spalle ovviamente non è io e però vi fa vedere com'è arrangiato il centro cittadino di Ponte avete la riconoscenza che sono le 50 peste ma sono rimaste in laterale questa è una foto tipo vera via Centromitica l'ancora del 64 è fatto tra Pia di Storia e Pia dei Redoni qui si va invece su una decollizione con l'acqua c'è stato prima tra immagini metalliche che vedete dalla cartolina dicono che sono superpigioni che c'è le rotaie che percorrono sul suo scopo cosa che anche qui c'è una curiosità c'è un tratto se voi percorrete la chiema il 9 maggio fate un pezzettino di scena e poi risalite su un paletto la strada fa così ma di fianco il terreno è pieno perchè gli bastavano le rotaie di strada e quindi si deve evitare di andare su o giù questa è a dietro costruita nel 70-73 come vedete anche lì attorno non c'è nulla andiamo alla conclusione per l'ultimo mesegno che farò molto meno con la politica che è stata stabile sotto il segno dell'articolatura fascista è stata stabile nei primi 30 anni sostanzialmente della democrazia repubblicana comincia a stricchiorare la stabilità comincia a diventare un sogno perchè la politica amministrativa legnalese risente naturalmente dei controcolti nazionali come è ovvio e quindi via via si assiste alla rapida crisi del centro-sinistra che aveva innovato i socialisti al posto dei liberali arrivando come vedete a lunghe attesi di giunte che governano negli anni prima una giunta solo per i democristiani-socialisti costita che c'erano i prossicazionali poi un altro e primiero tentativo di giunte solo di sinistra ignorante poi una specie di centro-sinistra dove però mancano i socialisti con Franco Frecce che poi rimane sinistro ma con il centro-sinistra e quindi rientra nei socialisti poi ancora con la stessa formula della democrazia siamo arrivati al 90 dal 90 al 93 dopo la storia successo della lega del 90 una giunta che dura solo 3 anni che si chiama Penza Colore che è una arma forte diciamo così anche negli eventi del Partito Comunista del Partito Democratico e poi nel 93 il passaggio a 4 anni di amministrazione legittima con Marco Sulli quindi vedete una lunga successione distinta, c'è di loro cose diverse che contrasta con quello che abbiamo visto per i decenni la regnata che va via Planca-Pavanza nel 2000 quando si pensava al 2000 come lontano era una città che vede crescere naturalmente la sua popolazione nel 2000 siamo in 54 mila malgrado però un aspetto fondamentale le naste dei legionari cominciano a crollare anche qui è un frente nazionale ma partono solo quei dettagli delle statistiche vedete che in 16 anni si dimessa il numero delle nascite questo è coincidente per mille ogni mille abitanti, ogni mille legionari nascono 14 bambini prima e poi 7 e quindi vuol dire che la crescita della popolazione è data da nuovi amici nuovi amici che possono essere anche indignamenti che non vogliono più vivere fuori, ma che sono ovviamente attraversi che vengono da di fuori e quindi quando assistiamo al primo arrivo che è un po' di coloristico di qualche afficcarato che viene ribaltizzato di tutto un fratto perché Campo ha venduto a centine dei bostecci a tutto quello che è avvenuto in seguito con le reazioni che sono allo stesso disegno violento, disegno politico ecco le facette non si può dimenticare quella che avviene il 18 marzo del 2000, quando nei vecchi locali, nei vecchi capannoni di Sant'Antonio, che non funziona più nel loro rumore si accampano tanti migranti e cinque facetti muoiono praticamente per il cazzo e per il cuore ma questo significa questo cambiamento interiore della città significa che la crisi definitiva della pandemia sono ormai solitate le persone più crescenti se ne va adesso anche buona parte del mercato almeno se ne va la meccanica Tucur con la prima dosi che per decenni e decenni è stata considerata più sicura di un ministero la Marmatosi perché si sa che se un ministero Roma è garantito per tutta la vita la dosi era considerata lo stesso e tanto era solita la fama di queste industrie armate a livello mondiale purtroppo per tanto possibile anche questo viene a cadere e viene sperde il tessuto operaio della città quella che era una componente fondamentale della città, le tute blu che quando stavano le sirene, quando c'era la pausa, invadevano corsi tagli, andavano sia a casa che alla mensa aziendale ma staviscono anche i fatti negozi voi dovete fare un controllo tra la rete di negozi e le tipologie di negoziante che ci sono oggi e quelle che c'erano solo mezz'anni fa vedete come è tutto cambiato a cominciare dalla difficoltà di generire prima c'erano così tante adesso facciamo le difficoltà che hanno ovunque, con le piccole perché questo tessuto commerciale che aveva un fortissimo valore sociale è fattato via dalla proliferazione, tra l'altro un buona parte al di fuori del comune di Milano di Legnano, nella sicura circostanza tra i grandi centri commerciali, con tutti gli effetti positivi e negativi che questo comune comporta sparito il negozio storico questo a tempo in modo bizzarro sparito il negozio di mercato, sparito l'elettricità e molti degli spazi della città sono sempre più occupati come vogliono i qualificatori, dalle discoteche, dai bar dalle tetrateche e di elettricità e notate che la tipologia anche nel commercio rende Legnano sempre più simile a tutte le altre città, non solo italiane ma anche europee perchè ormai qualunque città europea si capisce di andare le marche dei pedoti sono ugualmente interessanti è un altro discorso che andrà rifatto in diversa serie e con diversi contenuti a cavallo del 2000 cambiano dopo infinite discussioni anche altri effetti della città si va a sistemare l'area cantone con la costruzione dei papalloni si va a costruire l'area cantello si costruisce, ma qui siamo già all'interno della cucina, la nuovia ancora una raffica di immagini qui non ho messo volutamente a queste mie due foto nel località adesso non facciamo la gara non ci sono i personaggi questo è l'area dove c'è la ferma dei cammini qui abbiamo i ciotti e questo è sempre la stessa zona dopo l'ora qui i papalloni questa è la raccolta di foto che abbiamo prima messo in raffa per venire a cena e ci sono stati ceramici abbandonati qui la distruzione che avviene nel 2003 ormai e concludo facendo una serie di domande a cui io non ho da risposta spero che voi ragazzi nel futuro possiate intuire qualche tipo di risposta da noi la biografia di una città biografia è giusto per una persona biografia è giusto per gli amatori la biografia di una città partendo da una affermazione la chiamiamo affermativa famosissima come direi che sostiene la felicità la fermatura che può sembrare un po' provocatoria ma se la produce dicendo che le città hanno un'identità e stiamo in un tempo in cui si parla di distravarla l'identità hanno la propria specificità allora si comincia a capire se le città hanno un'argomento qual è l'anima di legnano o se preferite qual è l'identità di legnano cosa fa che il legnano sia diversa simile e diversa rispetto a un cosiddetto camarade A.O. cosa rende unica legnano e cosa rende unici le mie leggi non perché le mie leggi siano più bravi ma perché le mie leggi hanno forse qualche caratteristica come per esempio Stocchi e Calabria e Comacchia cioè se ogni città ha una sua caratteristica una sua diversità il legnanese la città del legnano era è fatale perché abbiamo avuto dei personaggi d'ustri siamo diversi non visioni mi raccomando perché abbiamo un palio o perché come dico io abbiamo un paio di università che non lo fanno e legnano è l'unica città stata nel campo degli italiani rimandami come saranno tutti i professori e lo faccia a vostra perché dove arrivi? all'unica città e quello rendite questa diversità questa specificità poi vittono diverse identità diverse caratteristiche e quella è una riflessione di tutto lì e che vorrei forse se posso un frutto di questo incontro ma non un frutto del genere di queste celebrazioni che ho messo a confronto a quegli artisti diverse caratteristiche che potrebbero essere un punto di partenza l'acqua è la mia qui quella mia in passato abbiamo detto che era una città di imprenditori di tecnici che spesso vengono sottomusati perché si parla di imprenditori dell'industriale ma si parla degli operari ma si parla di tecnici che sono la struttura importante quindi era una città di imprenditori di tecnici e di operari una città di forti istituzioni cattoliche una città di migrazione interna della zona o al massimo dell'ortocampo era una città mediamente di buone amministrazioni e so che c'è stato qualche scandalo nei miei seguiti ma ci sono stati sostanzialmente di soldi dal fascismo in poi Legnano è stata amministrata mediamente con un pochettino di politica e dove però nella Legnano democratica dopo il 45 c'era una sostanziale accettazione dell'avversario perchè anche tra comunisti ed evo cristiani negli anni futuri dello scontro c'era sostanzialmente l'accettazione dell'avversario dei ruoli diversi che ti potevano ed era una città di associazioni questo fosse solo per il pastacco un po' facili naturalmente che arrivano ad oggi ma oggi possiamo dire che è una città di imprenditori, di tecnici, di operai o forse è una città di servizi una città d'orbitorio dove tutto gravi da verso Milano è ancora una città cattolica ma è una città peculiarizzata e semmai multiconfezionale l'altro giorno c'era per entrare in Legnano un conteo di legioni musulmani è una città di problematica ma identitaria di migrazione internazionale con cui si deve realizzare qualcosa è una città sempre divina sul piano politico meno disposta al confronto meno disposta al riconoscimento reciproco di quello che avveniva nei decenni precedenti non so se mi sbaglio è anche però una città di volontariato non più di associazionismo tradizionale di volontariato di movimentismo sono alcune provocazioni che esibuto lì anche perchè sono sempre convinto in virtù della mia professione che il ragionamento sulla storia è sempre legato a una riflessione sul presente e a una riflessione sul futuro l'ultima immagine monstacica che diamo grazie io voglio ringraziare profondamente di cuore Giorgio Mecchia per questa tua, così per questo tuo portato bibliografia che sta così tanto a dividere tanti momenti della storia e della storia venenese ma anche per tutte le posizioni che si lascia con il finale mi veniva in instinto quasi qualche ricorda che però non voglio dare quindi ti ringrazio tantissimo, sempre come vi ho letto che da brillante studente a brillante docente universitario a una brillante carriera un brillante espositore di tutto questo lasceremo magari al pubblico in termini di qualche intervento qualche riflessione qualche risposta alle provocazioni alle domande che ci vorranno il professor Giorgio Mecchio che qualche curiosità in tutti sicuramente ha suscitato ragazzi non la solo per confermare l'avviso che spiegherebbe quel lato che da decenni da una popolazione del 161 mi ricordo una statistica che in quei anni quella quantità vecchia di busta erano 18 mila non tutti avvicinati perché avevano delle belle vicende però quei 18 mila lì non ci sono mai quindi la profondità del problema che avevano dovuto affrontare e poi la fortuna che si scandalizzava perché venendo da lì avevano trovato i servizi cioè i capiglienti di coltivi questa è un'immagine che ha fatto la cultura nella Venezia c'era una vigna perché tutti ci ricordiamo l'immagine del coltivio cosa che era la porta di questo servizio e la tecla che proteggeva questo posto qui in Venezia e questo qua mi sembra che se ci facciamo considerazioni però io personalmente mi sento un cittadino fortunato su una città cioè per tanti aspetti per tante situazioni che le giunte di diversa attività politica hanno comunque portato avanti ci permettono di essere in una situazione forse più avvantaggiata che potrebbe essere un mezzatura per fare sì che la popolazione ritorni magari a incrementarsi ritorni a essere diciamo magari anche di esempio ma non di direzione controllata e soprattutto per il ruolo di fattori che si facilitano città dormitorio città dormitorio ma lo so è diventata una città di servizio forse a Milano le grandi aziende virtuali di Milano sono aziende di alta tecnologia quindi questo non è una voglia quattro siamo a mezz'ora da Milano io quando entro dalla scala a Milano a mezzanotte 12-25 sono già in casa nonostante la distanza ecco, cioè mi sembra anche un fattore importante questo qua perché a Milano si parla degli appartamenti degli appartamenti degli antichi possibili tanti lavoratori antichi milanesi la città di Milano si potrebbe palestrare con le sue aree ancora vuote per le quali sarebbe interessante capire cosa possiamo fare e questo qua potrebbe essere un'occasione per risolvere diciamo sì, situazioni magari un po' critiche ma che però sono per me hanno un esempio di una città che si può e che si sta adeguando e continuando a migliorare tutto sommato grazie qualcun altro desidera intervenire? una parte del nostro pubblico la prossima a 22 magari siamo d'accordo perché noi ci intendiamo a aumentarci poi in realtà Milano è una città tranquilla ben amministrata come dicevo prima di benessere affattalese al centro di una delle aree più ricche non solo dell'Italia ma anche dell'Europa noi quando ci lamentiamo pensiamo solo agli accessi negativi e facciamo anche bere perché la critica è quella che manda avanti però nell'ottica di un bilancio dovremmo considerare che se abbiamo male la testa ha posizione geografica non solo noi siamo vicini a Milano siamo vicini alle Alpi siamo vicini alle Alpi cioè c'è tutta una serie di competenze per il lavoro in viaggio abbiamo in mano tutta una serie di carte di cui non dobbiamo dimenticarci la proprietà poi naturalmente qui ho messo alcuni aspetti per stimolare la diffusione e poi secondo me ma purtroppo perché poi certamente ci sono queste linee altamente qualificate anche oggi però il confronto è con i numeri delle nostre passate qualcun altro desidera intervenire con qualche osservazione Marco? giustamente la speranza è dedicata a Milano però nell'evoluzione spagnistica il spagnolismo che divide l'Ustasito e la Latte negli anni della speranza non può nuocere all'evoluzione generale e con benessere maggiore di tutti però la mia battuta è la cittadino è ovvio perché non si può più ragionare nei termini campanilitici di comune o peggio di regione o ancora peggio a livelli nazionali siamo talmente vicini e interconnessi non solo tra Milano Castellazza e Luzzo ma anche tra Milano e Milano e più oltre ancora praticamente noi siamo parte di un grande complesso che è il territorio a Milano ma forse anche a Turin quindi tanti problemi possono essere affrontati a livello comunale altri sicuramente no se si va a un'area più ampia ma altri vanno ancora oltre quello che si fa fatica a capire è che a varie amministrazioni a livello di comune a livello di regione e a livello di stati questa collaborazione devono far parte questa è la logica delle cose e ogni ritardo a grado è complesso Allora a proposito faccio anche questa domanda ad un certo punto abbiamo detto che non c'è nessuna riconescenza di lui il monumento posto dell'Espressività oggi però c'è una geologia industriale di notevole che devo dire è andata quasi tutta distrutta il mattone il mattone inglese è un simbolo per Legnano e ne è rimasto poco si ha la volontà di mantenere almeno questo lato storico di Legnano per quanto poco ne si è rimasto ecco che allora che si forza con busto e cartellanza dove ha per esempio il recupero di una struttura industriale ad uso universitario è stato lavorato mi sembra di aver sentito anche parlare di qualche cosa di nuovo sulla fascia o luna auspicerei per esempio un minore con Legnano che possa far diventare questa fascia o luna qualcosa di diverso nel futuro mantenendo la storia del mattone qui c'è una porta aperta perchè la storia non è mai fattibile hai parlato poi della piattolina e poi sono le persone più competenti di me proprio su questo aspetto certamente bisogna riuscire a conservare il più possibile qualcuno lo sa negli anni 90 ero tra coloro che contestavano vari progetti per la sistemazione dell'area cattolica perchè mi interessava conservare il più possibile questo è una cosa che ho mai chiesto però c'è solo il problema della conservazione del mattone ma c'è anche il problema della conservazione dei macchinari o almeno di alcuni esempi ovviamente non si può conservare tutto ci mancherebbe ma di alcuni esempi tipici cose particolari nella storia ci abbiamo ancora i macchinari credibili e poi degli archivi perchè la vita di un'industria e la vita di una città è fatta anche dalla carta che mi sembra molto rispettare brutta e inutile ma c'è capitato di parlarne in passato, gli archivi dell'attore sarebbero stati conservati in una miniera è la storia della città, delle persone che in quella fabbrica hanno lavorato così come tutte le altre aziende quindi io ho allargato seriamente le scuole non è mia competenza che ci stiga l'argomento ma qualcosa che sta facendo la parte del corpo del presente tutti sono capaci di fare tutto avete toccato due momenti il primo è quello del governo del territorio è una delle cose le cose più difficili sono queste amministrazioni però noi stiamo funzionando perché c'è non so c'è il fatto di essere sederati da vent'anni c'è un lavoro dove si riesce a riparare delle amministrazioni c'è un programma di difficoltà che fa fatica che fa fatica all'Europa a mettere l'Europa su determinate idee spesso, moltissimo immaginate che allora però una cosa si fa mi sono già confinato e ricordo anche un'altra cosa scusate se non riesco a dire niente a nessuno noi abbiamo l'argomento coltraneo e nell'area metropolitana non so perché sto facendo un lavoro di professore a città, a città a mia età sono un po' quello che ci fanno lo stupido e dunque sì c'è il Presidente ma mi sono già raccomandato con il Presidente e anche con il Direttore e c'è le zone di genere le zone di genere assolutamente gli faccio un complimento sotto spirito perché ho un battuto per questa cosa qui perché non volevano fare la zona a livello metropolitano, ce l'abbiamo bisogna farlo funzionare bisogna farlo con un battuto di difficoltà e di difficoltà politica seconda cosa anche questo scusate è un lavoro personale sto cercando di collaborare se potete sull'archeologia industriale c'è una sospensione che si occupa di questo non la considera nessuno però c'è c'è la sospensione per la nostra importanza del patrimonio archeologico industriale diveniante dell'archeologia industriale c'è l'altro giorno grazie all'albino sono state sono state sono state due macchine una della quarta del novecento che stavano per essere demolite nonostante l'ultimo minuto una macchina propone del 1900 quindi anche questo c'è bisogna conoscere e bisogna collaborare perché queste cose non vanno mai c'è il differenza di queste cose e questo credo sia anche un altro territorio culturale della cittadina scusate qua c'è l'altra osservazione allora io ringrazio nuovamente Giorgio Becchio complimentandomi con lui ringrazio tutti voi per essere intervenuti chiudo proprio con la mia intuitiva risposta alle due domande ma è intuitiva l'involto di una città è l'insieme di serie di immagini che questa città ci lascia immagini del passato, delle segrete trasformazioni l'anima di una città sono i cuoi cittadini con tutta la loro intrapresenza e con il cdna che credo la città e i legnamenti abbiano realizzato in termini di intrapresenza di passione gli indiretti per la cultura, per la conservazione e per la storia questa è proprio la mia risposta più intuitiva ne ringrazio che ho visto tra l'altro che è arrivato anche Gianfranco Bononi presidente di famiglia leganese magari che lo invito per un saluto e per te per chiederti un grazie anche in termini più soddisfatti prima di tutto una cosa piccola che la tessera di cose la seconda cosa è una è una miniatura una piccola miniatura su un foglio d'oro che è la più piccola di tutto il mondo è difficile pensare di regalarti un libro ma ci abbiamo provato il mondo in trasformazione ma non dirlo tranquillini fai la chiusura il franco di chiusura voglio ricordarvi Timone vuoi ricordare l'appuntamento del 22 di 23 ok sono benissimo l'ultimo ottobre sarà un dibattito tra quattro leganesi cittadini chiamati di istruzione abbiamo invitato anche il nostro ministro dell'istruzione ci farà sorpresa forse non lo so non si è ancora pronunciato ci abbiamo provato abbiamo sempre parlato dell'istruzione vostra e lo so e vorremmo farvi ricordare negli anni io scelgo i dubbi

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