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Fernet Branca - l'atteggiamento dei popolani - pantaloni lunghi - - si dice a Settembre
Fernet Branca - l'atteggiamento dei popolani - pantaloni lunghi - - si dice a Settembre
The transcription is a mixture of information about Branca Fernet, a popular liqueur, and various superstitions and sayings related to the month of September. It mentions the history of the Branca family, the sponsorship of Torre Branca, and the use of advertising. It also discusses the behavior of the people during a revolt in Milan in 1998 and the superstitions surrounding the month of September. www.radyso.it e la storia continua. E ora rinfranchiamoci con un bicchierino di Branca Fernet. Cos'è? Branca Fernet è il nome di un popolare liquore inventato nel 1880 dai fratelli Luigi e Giuseppe Branca, discendenti di una famiglia di distillatori che già nel 1843 e durando fino ai giorni nostri, aveva aperto un negozio in viale Porta Nuova e poi in via Borgo Novo. Ingranditosi con gli anni, lo sabinamento fu trasportato in periferia in via Resegone, ma senza mai abbandonare il famoso marchio con l'aquila sopra il mappamondo. Nel 1988 la società Fratelli Branca ha sponsorizzato la riapertura della vecchia Torre Stigler al Parco, che è stata ribattisata Torre Branca. La ditta Branca, del resto, fu tra le prime a usare la pubblicità stradale, ma ancora più si giocò della reclame indiretta dei carabinieri. A principio del secolo, infatti, il popolino aveva battezzato le guardie Fratelli Branca, perché giravano sempre in coppia e perché in milanese, brancare significa afferrare saldamente qualcuno. L'atteggiamento dei popolani Si è molto discusso negli articoli e nei saggi storici sui moltimi veneziani nel 1998 intorno al comportamento provocatorio dei popolani che lasciarono sul terreno circa 80 morti e centinaia di feriti. Sicuramente vi furono elementi anarchici che approfittarono della rivolta contro il Karowita per indurre l'esercito ad aprire fuoco, tanto che per accertare le responsabilità dei singoli cittadini si dovette arrestare centinaia di manifestanti che furono tradotti nelle cacce di San Vittore e a Castello Sforzesco, come era accaduto a molti patrioti del Risorgimento. Furono i quartieri popolari a fornire, a Porta Ticinese, Porta Volta e Porta Garibaldi, i più scatenati e rivoltosi, mentre la Camera del Lavoro e il Via Crocifisso fu subito difesa con solite barricate. Cronista di quelle sanguinose giornate fu il giornalista Paolo Valera, che raccolse le sue testimonianze in un libro. L'atteggiamento dei popolani Si è molto discusso negli articoli e nei saggi storici sui morti milanesi nel 98 intorno al comportamento provocatorio dei popolani che lasciarono sul terreno circa 80 morti e centinaia di feriti. Sicuramente vi furono elementi anarchici che approfittarono della rivolta contro il Karowita per indurre l'esercito ad aprire fuoco, tanto che per accertare le responsabilità dei singoli cittadini si dovette arrestare centinaia di manifestanti che furono tradotti nelle cacce di San Vittore e al Castello Sforzesco, come era accaduto a molti patrioti del Risorgimento. Furono i quartieri popolari a fornire, a Porta Ticinese, Porta Volta e Porta Garibaldi, i più scatenati e rivoltosi, mentre la Camera del Lavoro e il Via Crocifisso fu subito difesa con solide barricate. Cronista di quelle sanguinose giornate fu il giornalista Paolo Valera che raccolse le sue testimonianze in un libro. Settembre, ancora per un po'. È il mese preferito dei contadini che sospirono «Settember, der Fuss Semper». Forse sempre settembre, mese dei grandi raccolti. Però, attenzione, quando canta la cigada del settembre non trova roba da vendere. Cioè, se la cicala canta di settembre, non prendere merce da rivendere, dato che le cicale hanno smesso di cantare in agosto e se lo facessero adesso sarebbe un cattivo auspicio. A Santa Cruz, pane e noce mangiato a sposo. A Santa Cruz, il 14 settembre, pane e noce sono cibo da sposo, perché le noce sono ormai mature. Ma attenti, se piove, però, perché l'acqua di Santa Cruz, la slenza tuccinose, cioè la pioggia di questo giorno anacqua tutte le noci. Non dimentichiamo poi che dopo il Ghit del San Matteo, poco ben di te vedere, dopo San Matteo, il 21 settembre, si vedranno pochi giorni belli, addirittura, che se l'arcangelo e se Bagnayal e il Verpier, fino a Natale. Cioè, se a San Michele, il 29 settembre, dovesse piovere, pioverà fino a Natale. E sempre a San Michele, il caldo sale al cielo, cioè sparisce. In compenso a San Michele, mangiamo polli fino a San Michele. Cioè, mangiamo i polli fino a San Michele, fino agli addetti a trasporto dell'immondizia, che è l'abbondanza di pollame per tutti.