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In maniera, speriamo, un po' simpatica stasera, per voi potremmo dire che è perfetto. Quando l'abbiamo vista voi, questo è un passato giusto per loro. Si chiama RFS2, che tradotto in italiano molto velocemente, è il futuro degli operatori sociali, giusto? Ed è una forma che riguarda la musica, le emozioni e soprattutto i fori. Questo è un progetto, come lavoriamo a studio con i ragazzi, però in questo caso è un progetto dedicato alle adulti e all'educazione degli adulti. L'educazione è così, ma che non finisce solo quando si raccoglie, ma dura per tutt'altro. È un progetto per adulti o per sostanza, che si interva su quanto faccia bene al proprio benessere mentale, fisico, l'arte in generale, che sia il canto, come nel vostro caso, che sia il teatro, che sia la polizia, che sia la pittura. E quindi, quando abbiamo visto questo progetto, è venuto per la terza volta e è perfetto per loro, perché voi, meglio di chiunque altro, potete darci il vostro contributo e il vostro apporto. E questa volta abbiamo deciso di fare una cosa un pochino diversa. Non vi facciamo una testa così, con il progetto, che cos'è esattamente, ma si gioca sul campo con voi, che è veramente impreoccupante, non accalcatevi alle porte e riuscitevi in sicurezza. E chi che ne ride, ma non lo accorgiamo. E quindi vi chiediamo, sapendo che voi siete proprio i... Alzare la voce? Sapendo che voi siete proprio il target perfetto, qual è, visto che voi avete un coro, la canzone che più abbinate a un ricordo felice, a un momento che vi ha fatto stare bene, anche addirittura al giorno più felice della vostra vita? Pensando che ci sia stato, eh! Ma certo che ci sia stato! Cosa non ricordi brutti. Perché noi umani siamo finiti e finiti per certe cose, ma i ricordi ci permettono di fare avanti o indietro nel tempo. Cosa che abbiamo soltanto noi esseri umani, questo è assolutamente un giorno divino. E quindi non ricordi brutti, solo ricordi bellissimi. Voi avrete una canzone che vi viene un giorno di piace, che vi fa dire Oh, la collego quel giorno bellissimo. Per esempio quando ci siamo sposati, io e mio marito ci siamo sposati a Barallo, lui mi ha dedicato una canzone di David Bowie. Cosa è David Bowie? David Bowie. Non sono cinese, però sono un po' fina e piccolina. E io non sono David Bowie però. No, va bene perché sei tipo... Però abbiamo legato un ricordo ad una canzone. Se voi poteste fare lo stesso con noi questa sera. Sì, io ce l'ho già. Azzurro. Ma a quale ricordo è legata? Allora, poi ricordo la ragazzina. Azzurro, ragazzina. Più giovane insomma. Azzurro. Azzurro. Però il ricordo è differente. Sì. Ma qual è il ricordo? Ma ricordi che c'è la vera, c'è la vostra, c'è la vostra scena. C'è la vostra scena. Io credo c'è l'inizio. Sì, c'è la vostra scena. Però non è il rinnovato un balletto. No. Altri esempi? Io, vecchio scampone. Quanto tempo è passato? Quanti ricordi fai? Io sono vecchio, allora un vecchio scampone. No, un alpino. Perché il mio professore di latino era padre Baccalino. Non so se qualcuno se lo ricorda. Sì. E lui aveva una mania particolare per questo canto. Era stato un alpino. Era un cappellano degli alpini. Mi ricordo questo. Era una ragazzina. Sotto un liceo. Altri? Altri ricordi? Prego. E lui mi portava a sciare. E io non volevo farlo andare. Ma questa era la canzone che cantava suo marito per farla... Per invogliare ad andare a sciare. Non funzionava. Ma è andata però. È andata a sciare sempre. Sì, sì. Sì, sì, sì, ricordo del papà. Sì, sì, sì, sì. Altri esempi? Prego. Olé. E vi siete sposati a Parallo? Olé, bello. Qualcun'altro forse? Piano piano vengono in mente i ricordi e vengono in mente le canzoni. Chi è che si ricorda? Tu chiamale se vuoi. Emozioni. Vorrei di vecchioni. Ce la canta? No. Ma ci vuole un sacco. Qual è il ricordo? Sì, sì, sì. Quando ho conosciuto mio marito. Ok. Benissimo. Ok. Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... Poi c'era... E' arrivato adesso non... Stavamo spiegando di un progetto europeo dove stiamo facendo una mappa dei ricordi belli della nostra vita collegandoli con una canzone, che magari era di quel momento ma anche successiva, che ci fa rivenire in mente quel ricordo, quell'episodio, quel ricordo. Quindi per esempio alcuni il matrimonio, alcuni il ricordo del papà o della mamma, dei genitori, alcuni quando si sono sposati con Celentano e così via. Allora qualche altro ricordo forza? Non è possibile che nessuno di noi... Qualcuno ha chiesto se ha dei ricordi. E' un brutto segno che gli uomini immaginano dei ricordi, dei veri ricordi musicali. Ma non li dico. Non si è purtroppo sentito. Sì. E qual è il ricordo? Il ricordo dei piccoli bambini che c'erano, che erano in piazza, perché erano in silenzio, e i bambini giorò, ballavano. Erano tutti bianchi, ma stavano all'esercito e erano tutti bianchi. Ricordo dell'episodio. Bello. Alcune altre? Forza! Maria vuole che voi massi farmi nascere. Perché i massi sanno i ricordi, ma non li dico. Quella di Schubert. La femmina di Schubert. Bello. Emozionante. Emozionante. Emozionante. Però l'ha cantata bene, no? Mi ha emozionato abbastanza. Bene. Emozionato bene. Emozionato ora. Ti emoziona in pochi anni dopo. Va bene. Questa allora, diciamo, potremmo fare una somma, perché stiamo cercando di costruire in questo progetto, quindi per questo vi abbiamo posto queste domande, perché stiamo cercando di costruire una mappa dei ricordi. La mappa dei ricordi è una mappa dei ricordi che ognuno di noi porta e sono normalmente molto esclusivi, cioè il matrimonio del figlio, il matrimonio di una coppia, i momenti belli, il ricordo dei genitori, eccetera, eccetera. Però per esempio abbiamo notato che tra tutti quanti i ricordi, ci sono soprattutto ricordi personali o delle persone che ci sono state care, ci sono pochissimi ricordi lavorativi. Nonostante che noi abbiamo passato dal lavoro otto ore al giorno, per tutti quanti i giorni, anche se non siamo andati in pensione, chi ci è arrivato? Gli altri magari sono stati a casa, però hanno lavorato a casa e quindi così magari il lavoro a casa è stato più oneroso del lavoro. Ma leghiamo i ricordi belli a delle cose personali o a delle relazioni e molto poco, per esempio, a degli altri aspetti professionali o comunque che sentiamo meno intimi. Per cui stavamo provando a fare una mappa di questo tipo. Per esempio, ecco, questo è quello che viene fuori. Il lavoro non si canta però. No, no, no, però magari ecco c'è un bell'episodio. E poi dipende da quello che lavoro qua, del lavoro in teatro. La seconda e ultima domanda ve la introduce di nuovo Francesca. La faccio io. Ma è più o meno come la prima. E poi facciamo una somma e vi lasciamo in pace quel nostro delirio. Adesso è stata la cosa più facile pensare di collegare un ricordo ad una canzone, anche perché poi ognuno di noi magari ha una colonna sonora che si è portato dietro il primo amore, no, Lucio Battisti, no, o altri, o dei ricordi cari insomma che ci legano ad una canzone o che abbiamo sentito in quel momento, come capita a qualcuno di noi che ci ha fatto rivenire in mente la persona a quale abbiamo voluto a bene o alla quale vogliamo a bene. Bene, facciamo un passo un po' più complicato. Se dovessimo invece legare un ricordo, che può essere lo stesso o anche un altro, ad un libro. E qual è il ricordo? L'ho visto da un'amica geniale. È incredibile, vi giuro. Altri libri? Piccole donne. Altri libri? Che viaggiava al mondo. Perfetto. Verme. Verme, fa un altro salto nella tomba. Si gira nella tomba, giù il verme. Un altro bel libro? Livio. E il ricordo? Io non la conosco, però vi prendo registro. Registro. Radio Maria. C'era una persona qui a cui ho tagliato la voce. Non è possibile. E il ricordo? Qui è legato il libro. Però non c'è un episodio. Sì, sì, sì. Un altro libro. Pensierati, pensierati. Prego. Attenzione, attenzione, attenzione. Qualche libro, forza. Un po'. E' un libro veramente felice di leggere. E un ricordo di un posto mattone, pesante. Massa cose, così tutto. E' una delle poche studentesse che... Sono in letto. Altri libri. Contro i professionisti. Un altro libro. Libro al cuore. Mi aspettavo solo quel giorno che mi era venuta giura per leggere e ripagare l'episodio. Perché lei riraccontava, la maestra. Sì, sì. Ripagavo. C'era una cannellina da noi. Sì. Poi dopo lei ci legava, ci spiegava, ci inculcava, era giusta al cuore. E per me c'è stato un bel libro. Dei amici. A me ti piacciono gli amici che me l'hanno regalato. A me ti piacciono loro. Pipi Castelunghi. Sì. Ancora adesso? Sì. Qualche altro libro? Io ricordo un Pinocchio. Un Pinocchio proprio, non soltanto la storia di un Pinocchio, ma un libretto grosso così, credo del 1800 qualcosa, che mio papà aveva, aveva in casa. Aveva, c'erano le figure in bianco e nero, e lui le aveva dipinte tutte, le aveva colorate tutte. E mi ricordo di questo libretto, non tanto della storia, quanto proprio del libro in sé. Eccellenza. C'era un cuore. Bello. E il ricordo, eh? Il ricordo del papà. Il ricordo di questo libro, e naturalmente di mio papà, a cui mi piaceva molto dipingere, dipingerà bene, e aveva dipinto tutte le figure di questo libro, tutta la storia di Pinocchio, quando è diventato un sonaro, eccetera, eccetera, tutto dipinto sui tasselli. Credo unico. Credo unico. L'ultimo. Prego. Un lavoro. Un lavoro. Un lavoro. Ia ia o. Della vecchia fattoria. Della vecchia fattoria. Chi è l'autore? Lo sai che non me lo ricordo? Perfetto Scelsa. Perfetto Scelsa. Non so dove si trova. Un caso americano. Sì. Di origine americana. Non lo so che ha ricordo questa traduzione. Non lo so, non mi ricordo. Perfetto Scelsa me la ricordo, la vecchia fattoria. Ia ia o. E poi dopo ci sono tutti i suoni, tutti i versi, no? Per noi da ragazzini ci piaceva più fare i versi che non cantare la canzone. Il divertimento era quello, non era quello di fare il maiale. Ce n'è un'ultima? No. Libro? No. Nessun libro o altro? Niente? No. Sì, sì. Sì, sì, sì. Sì, sì, sì. Vediamo che alcune pupille hanno un po' un'aria da sonno. Quindi, insomma, è bene che interrompiamo. Bene. Noi volevamo appunto fare questa mappa. Adesso, ovviamente, costruiremo questa mappa anche assieme agli altri nostri partner, perché c'è un gruppo di altri nostri partner che sta in Lituania, sui Paesi Baltici, che sta facendo lo stesso con un altro gruppo di persone, chiedendo loro quali sono, appunto, le canzoni della loro vita, anche se già sappiamo che non saranno le stesse, perché certamente ce le danno, insomma, sono nei Paesi Baltici, è un po' difficile trovarlo, anche se Totò Cotugno andava alla grande. O Albano, appunto, andavano alla grande. Però, ecco, loro danno i loro canti, le loro canzoni, soprattutto i loro ricordi. E quindi, insomma, la cosa che noi stiamo facendo, stiamo mettendo insieme i ricordi delle persone, ovviamente senza identificare la persona, ma soltanto identificando, insomma, il ricordo e le canzoni, insomma, che ci fanno venire in mente quel ricordo, cioè che cosa ci risveglia per ricordo. Voi direte, ma tutto quanto questo che cosa serve? Insomma, serve per esempio a dotare le persone che lavorano, le persone che lavorano nel campo sociale, di alcuni strumenti che possano aiutarli a far rivivere, o a far rinascere, o a far venire fuori i ricordi belli, ecco, insomma, della propria vita, quelli che sono dei ricordi unici, che magari per qualche motivo sono rimasti fermi lì nella memoria, ma se per esempio sentiamo quella canzone o rivediamo quel libro, riescono fuori come se l'avessimo vissuti la settimana precedente. Soprattutto i ricordi belli, cioè soprattutto quelli che noi leghiamo ad un'esperienza piacevole della nostra vita, magari ecco la spensieratezza della gioventù, magari la bellezza, insomma, del giorno più bello della propria vita, magari il ricordo della persona a cui abbiamo voluto bene o che ci ha curato e ci ha cresciuti. E quindi l'idea è quella di costruire una mappa dei ricordi che poi appunto è una cosa, se volete, anche un po' bella, insomma, che non è una cosa, ecco, che si trova, diciamo, generalmente così al supermercato, mettiamola così. E poi soprattutto, insomma, il collegamento con delle cose che invece non sono ascoltate da tutti. Magari per me sentire Claudio Baglioni non ha un significato particolare, ma per qualcuno di voi o per qualcuno di altri, insomma, può averlo avuto e può aver legato quella canzone ad un ricordo specifico ad una persona. Bene. Noi abbiamo voluto, diciamo, in questo modo ringraziarvi, insomma. Ovviamente quando avremo questi risultati, se voi ci permettete, ve li portiamo. Se ci fate delirare un'altra mezz'ora in qualche altro momento, insomma, della vostra vita, ben volentieri, insomma, vi faremo vedere che cos'è venuto fuori. Rispondi. Spero mi sia piaciuto. Sì. Allora...